Perché Nokia tornerà a produrre telefonini
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Tecnologia

Perché Nokia tornerà a produrre telefonini

Le competenze da un lato, il desiderio di rivalsa nei confronti di Microsoft dall’altro : così la società finlandese prepara il grande ritorno

Più o meno un anno fa di questi tempi, veniva lanciato il Lumia 735, ultimo discendente di una delle dinastie più gloriose del panorama hi-tech di tutti i tempi, quella dei telefonini Nokia. Con quell’annuncio si consumava in pratica l’ultimo atto della storica divisione Devices & Services della casa finlandese, confluita come noto all’interno di Microsoft nell’autunno del 2013. Dal 535 in poi, in pratica, tutti i nuovi modelli Lumia sono usciti con l’effigie dei quattro quadrati di Redmond.

Secondo quanto dichiarato da Reuters, però, ci sarebbero concrete possibili che Nokia possa presto tornare a recitare un ruolo da protagonista nel settore della telefonia mobile. A rivelarlo il nuovo CEO della società, Rajeev Suri, che avrebbe confidato a un giornalista di Manager Magazen l’intenzione di riportare il brand di Espoo su uno smartphone: "Vorremmo semplicemente progettare nuovi telefonini e concedere il brand in licenza", le parole esatte del manager alla testata tedesca.

Nokia starebbe dunque meditando di tornare sul mercato come licenziatario del marchio, più o meno quello cha ha fatto Polaroid con le sua macchine fotografiche dopo il fallimento. Un’attività diversa da quella su cui Nokia ha costruito il suo successo ma che potrebbe avere dei risvolti molto interessanti, soprattutto per gli appassionati del marchio.

Sulle ragioni che stanno portando Rajeev Suri e i suoi a spingere per il grande ritorno nel mercato della telefonia si può al momento solo congetturare. Di certo Nokia dispone ancora di molte tecnologie e competenze spendibili nel settore della mobilità. Sono in molti poi a scommettere su un desiderio di rivalsa nei confronti di Microsoft, rea secondo una parte di Nokia di aver prima depresso e poi ucciso un marchio che aveva ancora molto da dire. Oggi Microsoft detiene circa il 2,7% del mercato mondiale dei telefonini intelligenti (dati IDC Q1 2015), una quota sostanzialmente pari a quella che aveva prima che il deal con Nokia diventasse a tutti gli effetti operativo.

La rinascita di Nokia


Di certo, non ci saranno nuovi smartphone Nokia prima del 2016: fra le clausole firmate dai vertici della casa finlandese al momento del passaggio in Microsoft ce n’è anche una che riguarda proprio lo sfruttamento del brand su dispositivi mobili, interdetto appunto fino all’anno prossimo. Nel mentre, i vertici di Nokia avranno comunque il loro bel da fare per trovare produttori e partner interessati all’operazione. Saranno loro, ancor prima degli utenti, a dover stabilire se Nokia è ancora un marchio attraente.

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Roberto Catania

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