Perché Apple ha bisogno di un nuovo iPad
Il mercato dei tablet è in crisi. Così, dopo l’iPad Pro, Cupertino pensa a un nuovo modello da 10 pollici
Il tablet non tira più. Lo dicono i dati di mercato, impietosi nel rilevare un calo di oltre 10 punti percentuali nell’anno appena passato. Dopo il boom dei primi anni, evidentemente, la macchina si è inceppata.
Si potrebbe dire, banalmente, che gallina vecchia fa buon brodo, che in pochi - cioé - sentono l’esigenza di dotarsi di un modello più aggiornato; ma c’è dell’altro. C’è l’influenza (negativa) degli smartphone, le cui dimensioni attuali rasentano quelle dei tablet da 6-7 pollici, e - più in generale - l’impressione che l’utenza voglia qualcosa di più di una “semplice”, si fa per dire, tavoletta touch.
È una crisi che non fa sconti a nessuno. Nemmeno a quella Apple cui si deve l’invenzione che ha fatto da apripista a tutte le variazioni sul tema: l’iPad - in tutte le sue versioni - nel 2015, ha visto le vendite crollare di oltre il 20%, costringendo Tim Cook e soci a valutare nuove alternative.
La prima, forse la più clamorosa, la si è vista sul finire dello scorso anno: un iPad in formato XXL pensato soprattutto per i professionisti. La seconda potrebbe andare in scena il prossimo mese di marzo. Per quella data, scommettono i ben informati, la società di Cupertino sarà pronta a estrarre dal cilindro un nuovo iPad da 10 pollici.
Sarà, secondo le indiscrezioni, un iPad esteticamente simile a quello attuale ma arricchito con alcune funzioni già viste sul nuovo iPad Pro: il nuovo sistema di speaker dinamici, ad esempio, o l’innesto del cosiddetto smart connector, il connettore che permette al tablet di agganciarsi a una tastiera magnetica.
Difficile dire se questa sarà la panacea di tutti i mali, ma una cosa è certa: Apple ha capito che non potrà più limitarsi a semplici aggiornamenti di prodotto. Per risollevare le sorti di un settore da troppo tempo in affanno, c’è bisogno di qualcosa che sappira trasformare radicalmente l’esperienza d’uso.
Il tablet - così come ci era stato presentato da Steve Jobs ("il dispositivo che sostituirà PC") - non ha mantenuto le sue promesse. Se c’è ancora un futuro per il genere, sarà qualcosa di profondamente differente da quello che abbiamo visto finora.
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