Parrot Bebop, il drone con la passione per la fotografia
Tecnologia

Parrot Bebop, il drone con la passione per la fotografia

Il terzo capitolo della famiglia di quadricotteri della casa francese è un modello dotato di fotocamera full HD da 14 megapixel stabilizzata su 3 assi

I droni vi sembrano roba dell'altro mondo? Non avete ancora visto niente. Nei prossimi anni capirete che questo è solo l'inizio. Che ora che il genere umano ha preso coscienza dell’esistenza di una nuova specie tecnologica con il corpo di libellula e il cervello di robot, il mondo hi-tech è pronto a stupirci ancora. Mostrandoci ad esempio quali sono i veri motivi che faranno di questi oggetti non ancora ben identificati dei prodotti utili, oltre che volanti.

Fra i primi a sintonizzarsi sulla materia, Parrot è convinta che sia soprattutto la multimedialità la leva che porterà sempre più utenti a desiderare un drone. Lo si capisce una volta di più guardando il nuovo Bebop Drone, che poi altro non è che l'ulitmo gioiellino terra-aria della casa francese. Il principio è noto: prendi un elicottero con quattro eliche, corazzalo a dovere e fai in modo che sia controllabile da remoto mediante smartphone o tablet. Il valore aggiunto del Parrot Bebop Drone rispetto a tanti altri suoi simili sta però sul “muso”, laddove Parrot ha inserito l'attrezzatura fotografica del dispositivo: non più un obiettivo da quattro soldi per avere qualche istantanea aerea alla eno peggio bensì una fotocamera Full HD da 14 megapixel stabilizzata su una struttura a 3 assi con tanto di fisheye per le riprese grandangolari.

Per fotografi e videomaker
È l’ultima sfida di Parrot: dopo aver reso il drone un oggetto mainstream utilizzabile da grandi e piccini, l'azienda francese ammicca ora al mondo dei fotografi e dei videomaker, probabilmente fra gli utenti più sensibili dinnanzi alle mirabilanti doti dei nuovi “giocattoli” volanti. Per loro ecco un drone capace di trasmettere in tempo reale le riprese in volo proiettandole sullo schermo dello smartphone o del tablet. Il pilota, spiega la casa, può filmare o scattare foto in verticale oppure spostare l’angolo di visuale della telecamera (fino a 180° di ampiezza) irettamente dall’applicazione di pilotaggio.

Il GPS, per orientarsi in volo
Tutta la parte strutturale dell’apparecchio è stata curata in ogni minimo dettaglio. Il Bebop Drone integra una carena in EPP e quattro eliche a tre pale in policarbonato dotate di meccanismo di disassemblaggio e sistema di interruzione d’emergenza in caso di contatto durante il vol. Sono inoltre presenti quattro ammortizzatori, che attutiscono le vibrazioni del motore e algoritmi per la stabilizzazione d’immagine che agiscono indipendentemente dall’inclinazione e dal movimento del drone. Completano la dotazione l'accelerometro, il giroscopio, il magnetometro a tre assi, un sensore ultrasuoni con portata fino a 5 metri, un sensore di pressione e il Gps, componente quest'ultimo che consente fra le altre cose di raccogliere i dati di volo per mostrarli in 3D sulla mappa Pilot Academy ed eventualmente condividerli con altri utenti. 

Si comande da smartphone, tablet e skycontroller
Ma la vera novità del nuovo drone di Parrot sta probabilmente nella possibilità di attaccare lo smartphone o il tablet a Bebop Drone Skycontroller, una vera e propria cloche portatile dotata di un amplificatore in grado di aumentare la portata della connessione Wi-Fi. Oltre a rendere il controllo del velivolo più efficace e realistico, il dispositivo è compatibile con numerosi occhiali First Person View (come gli Oculus Rift) così da consentire una vera e propria esperienza in realtà virtuale: mentre il pilota controlla Bebop Drone con il joystick del controller, l'angolo della telecamera segue i movimenti della testa attraverso gli occhiali.

Parrot Bebop Drone è in vendita in tre colorazioni (blu, rosso o giallo) e due batterie incluse al prezzo di 499,90 euro. Il kit (Extended Range) con Skycontroller costa invece 899,90 euro.

Parrot Bebop Drone: le foto

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More