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Ravenna: 5 luoghi da non perdere

Dalla tomba di Dante Alighieri al tempio di Teodorico, cosa non si deve mancare in una visita nella meravigliosa città dell'Emilia-Romagna

L'olio di Dante Alighieri

Il monumento funebre di Dante Alighieri si trova presso la basilica di San Francesco, proprio nel centro di Ravenna. Sul soffitto arde perennemente una lampada votiva che ogni anno, il 14 settembre - anniversario della morte del Sommo Poeta, avvenuta nel 1321- viene rifornita dall'olio dei colli toscani. La tomba di Dante, accuratamente restuarata nel 2006, è "monumento nazionale"

Mausoleo di Teodorico

Il sepolcro di Teodorico re degli Ostrogoti, patrimonio Unesco, sorge vicino alla stazione ferroviaria e risale al 520 d.C.. La sua cupola, formata un unico pezzo di calcare dal diametro di 10 metri e dal peso di 230 tonnellate presenta un crepa: proprio questa fenditura ha alimentato la leggenda che vuole che a Teodorico fosse stata predetta  la morte a causa di un fulmine. Per questo motivo fece edificare un mausoleo, con la sua enorme cupola, dove rifugiarsi nei giorni di pioggia. 

Cole Porter a Galla Placidia

Il mausoleo di Galla Placidia, fatto edificare dall'imperatrice omonima come tomba familiare nel V secolo d.C, secondo la leggenda ha ispirato la composizione della celeberrima canzone "Night e day". Si racconta infatti che Cole Porter, in visita a Ravenna durante il suo viaggio di nozze, alla fine degli anni '20, fosse rimasto così colpito dalla cupola stellata del mausoleo da aver dato vita alla sua composizione più famosa proprio in seguito al viaggio.

Guidarello e il bacio

"Le donne nubili che baceranno Guidarello, potranno sposarsi entro l'anno". Così narra la leggenda popolare ravennate: la statua funebre del nobile cavaliere Guidarello Guidarelli, scolpita nel 1525 da Tullio Lombardo e ospitata nella Pinacoteca del Mar, ha così finora ricevuto, secondo le stime, circa 5 milioni di baci nel corso di due secoli. Oggi la statua del cavaliere di Cesare Borgia non può più essere toccata

Teodorico e il vulcano

"Ed il re Teodorico, vecchio e triste al bagno sta". Nella celeberrima poesia di Giosuè Carducci si narra di un'altra leggenda su Teodorico: mentre è intento a fare il bagno viene avvisato dell'apparizione di un cervo straordinario, dalle corna dorate e dagli zoccoli d'argento. Fattosi portare l'occorrente per la caccia, il sovrano balza in groppa a un cavallo nero che in realtà è una creatura infernale che in volo lo porterà fino alle isole Eolie sbalzandolo nel cratere dello Stromboli

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Maddalena Bonaccorso