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Alberto Bevilacqua

Da noi sempre in forma

Elite coccola i ciclisti di mezzo mondo, compresi quelli che non escono di casa

Come raggiungere un fatturato di 30 milioni, producendo solo rulli per pedalare da fermi in casa (strutture su cui mettere la bici vera, non cyclette), borracce e portaborracce per ciclisti? Semplice: basta essere conosciuti come i più bravi al mondo.

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È quel che succede alla Elite di Fontaniva, che esporta il 90 per cento della produzione in 70 Paesi. Il primo biglietto da visita è la sede, un’antica fornace restaurata con un curatissimo giardino. Uno degli ambienti ospita la palestra, dove i dipendenti pedalano nella pausa pranzo e i cittadini della zona possono andare ad allenarsi. L’impresa è stata fondata nel 1979 da Amerigo Sartore, scomparso nel 2010. Da allora è affidata all’amministratore delegato Giulio Bertolo (più di vent’anni in azienda) che sta preparando il passaggio del testimone ai due figli del fondatore, Andrea e Nicoletta. I dipendenti sono 48, solo amministrativi e commerciali, perché la manifattura è affidata a piccole unità produttive della zona che lavorano con attrezzature e su progetti di Elite. Unica eccezione, l’acquisto di una società che produce borracce, avvenuto otto anni fa, "solo perché non riuscivamo a raggiungere la qualità giusta" spiega Bertolo. La cura maniacale del prodotto è il primo segreto di questo successo, a cui si aggiunge anche il dialogo con il cliente. "La vera ricchezza di Elite è aver conquistato la fiducia dei ciclisti di tanti Paesi" aggiunge Bertolo.

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Stefano Caviglia