Goodmornig paper, il piatto diventa biodegradabile
Alberto Bevilacqua

Goodmornig paper, il piatto diventa biodegradabile

La start up mantovana ha rivoluzionato il settore delle stoviglie ecocompatibili

Quest’anno alla Festa del tortellino di Valeggio sul Mincio hanno vinto in due. Il piccolo borgo a due passi dal lago di Garda, che ha fatto conoscere i suoi "nodi d’amore" a più di 21 mila golosi, e Goodmorging paper, la start-up fondata da quattro giovani mantovani, che ha fornito piatti e posate biodegradabili compostabili per servire questa pasta all’uovo ripiena che la tradizione vuole risalga al Trecento. "Insieme alle stoviglie abbiamo fornito anche un tovagliolo di carta con le istruzioni per smaltire tutto correttamente nel bidone dell’umido e l’iniziativa è piaciuta moltissimo" racconta Erika Zambreri, che con la sorella Karin e i soci Cristian Pecori e Daniele Gaspari ha fondato Goodmornig paper, una micro azienda specializzata nel packaging sostenibile, perfetto per sagre, feste e cibo da asporto.

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"I clienti sono catering, locali e bar, punti di ristoro, gastronomie, caffetterie e i grandi eventi" continua Karin Zambreri "e la nostra marcia in più è la consegna veloce unita alla cultura del servizio personalizzato. Per ora, infatti, serviamo solo le province di Mantova, Verona, Brescia, Vicenza e Trento, ma stiamo anche partendo con l’ecommerce sul nostro sito". I fornitori delle biostoviglie di Goodmornimg paper attualmente sono soprattutto all’estero, in Gran Bretagna, Spagna e Belgio, dove da anni si usano soltanto materiali biodegradabili. "Ma noi puntiamo a una produzione completamente italiana per fare insieme rete".

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Mikol Belluzzi