La trattoria si gestisce online
Alberto Bevilacqua

La trattoria si gestisce online

Il palmare per le ordinazioni di Labware ha cambiato la vita nella ristorazione

Touch screen, quick menu, ticket lan voip. È il ristorante intelligente made in Civitanova Marche quello ideato da Paolo Pagnanini, "padre" del computer palmare per le ordinazioni che 20 anni fa ha cambiato faccia alle trattorie italiane e a quelle di mezzo mondo.

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"Quando iniziammo" racconta il fondatore della Labware "il mondo era molto diverso, non era ancora così connesso. E noi siamo evoluti con lui". Dal tablet degli anni Novanta, utilizzato solo per l’ordinazione, si è passati alla informatizzazione completa di tutto il sistema della ristorazione. "Con la nostra tecnologia»" spiega Pagnanini "il proprietario del locale può controllare tutto comodamente da casa sua: dall’operatività dei dipendenti alla gestione della cassa, dalla situazione tavoli alla cucina»".
Ogni anno il 100 per cento dell’utile viene reinvestito in azienda dove lavorano 25 ingegneri dedicati alla ricerca e 35 addetti alla produzione. La grande innovazione degli ultimi anni è stata la tecnologia bluetooth che, rispetto alla rete wi-fi, dà più sicurezza, più stabilità, più autonomia e può contare su una copertura di mezzo chilometro. Ogni anno la Labware automatizza 5 mila ristoranti; nel 2015 ha registrato un incremento del fatturato pari al 30 cento ed esporta circa l’80 per cento della sua produzione soprattutto in Europa. Ma tutto, ci tiene a dirlo Pagnanini, "è pensato e costruito qui, a Civitanova Marche".

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Chiara Raiola