Dietro un buon caffè c'è la meccanica di qualità
Alberto Bevilacqua

Dietro un buon caffè c'è la meccanica di qualità

La Romcaffè studia nel mondo nuove tecniche e tendenze

Bilance di precisione, tostatrici di prova, macchine espresso, macina dosatore, colorimetri, igrometri. La sala prove è il cuore pulsante dello stabilimento Romcaffè di Macerata. Qui nel 1925 è nata l’azienda della famiglia Romagnoli guidata oggi dalla terza generazione che ha continuato l’espansione all’estero iniziata negli anni ’90: Nord America, Australia, Estremo Oriente, Scandinavia.

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"Abbiamo instaurato joint-venture commerciali acquisendo know-how su modalità di estrazione del caffè diverse da quelle tradizionali italiane» spiega Stefano Severini, amministratore delegato «aprendo la porta a nuovi mercati e a tendenze che attualmente rappresentano una nuova frontiera, soprattutto nel pubblico giovane".
L’approvvigionamento viene fatto da sempre nelle migliori piantagioni di tutta la fascia tropicale, soprattutto in Centro America. E la produzione subisce rigorosi controlli: prove organolettiche, visive, olfattive, gustative. Il mercato di riferimento resta l’Italia. E la delocalizzazione è stata solo una tentazione: "Abbiamo preferito rimanere radicati alla nostra terra e trasmettere conoscenza e passione attraverso la formazione professionale. Ciò che non abbandona mai me e mio fratello Elio sono le nuove sfide, senza perdere il gusto del rischio creativo".

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Chiara Raiola