Macerata e lo Sferisterio: l'arte di una città senza confini
Ufficio Stampa Macerata Opera Festival ©A.Tabocchini

Macerata e lo Sferisterio: l'arte di una città senza confini

La città marchigiana è il suo bellissimo teatro all'aperto. E poi è la sua provincia, da Treia a Recanati

Macerata è lo Sferisterio, il più bel teatro all'aperto dopo l'arena di Verona. A Macerata il teatro è più importante del Duomo. Fu costruito da Ireneo Aleandri tra il 1823 e il 1829. Giacomo Leopardi era vivo, e per primo il poeta vi vide non spettacoli come oggi, ma il gioco del pallone con bracciale.

In presa diretta, come un cronista in versi ce lo racconta nell'ode A un vincitore nel pallone quale fu il famosissimo Carlo Didimi. Lo stile neoclassico, con la pianta a segmento di cerchio, restituisce la condizione psicologica dei teatri antichi classici all'aperto.

Per lo Sferisterio si va a Macerata, nonostante le belle chiese e i palazzi, primo fra tutti palazzo Buonaccorsi dove è accolta la pinacoteca civica, in un nuovo pregevole allestimento che va da Carlo Crivelli alle stanze futuriste di Ivo Pannaggi.

Ma Macerata è soprattutto la sua provincia, con la città di Treia dove visse la scrittrice Dolores Prato; Recanati, luogo indimenticabile per il palazzo Leopardi, con la biblioteca che generò simbolicamente il poeta; e per il pittore Lorenzo Lotto, veneziano in felice esilio nelle Marche, il cui capolavoro, l' Annunciazione con il gattino impaurito, è tra le massime opere della pittura italiana.

Ogni paese della provincia di Macerata è un universo: Pollenza, Montecassiano, Montefano, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Camerino. E, lungo il Chienti, le più belle abbazie, Rambona, San Claudio al Chienti, Santa Maria a Piè di Chienti. La varietà di architetture e monumenti rende questa provincia un continente con un paesaggio variato tra colline e valli che degradano fino al mare.

La bellezza dei paesi, le tradizioni, lo spirito civico rendono questi borghi non solo belli ma densi d'anima. E Macerata è solo sul piano amministrativo il capoluogo, perché, come le Marche, plurali, la provincia di Macerata è policentrica, e ogni piccola città è un universo. Macerataè centrifugae allontanandosi da lei non ci si allontana dal centro.

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Vittorio Sgarbi