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Silvia Morara

L'abbraccio di Panorama al paese

Nozze d'argento per il tour "Panorama d'Italia" giunto alla 25esima tappa in 30 mesi: 9 milioni di italiani coinvolti, 250 mila partecipanti, 508 eventi

"Le storie che accadono in un piccolo centro accadono ovunque" ha detto lo scrittore Andrea Vitali nel primo "incontro d'autore" del 2016 di "Panorama d'Italia", andato in scena in marzo a Genova. E davvero il viaggio che in questa prima metà dell'anno Panorama ha vissuto nel "meglio dell'Italia visto da vicino" ha illuminato infinite realtà anche piccole (e anche no) ma tutte sorprendenti per forza, qualità e fascino.

Un viaggio fisico e, insieme, multimediale che con la tappa di Ravenna, conclusa il 2 luglio scorso, ha tagliato il traguardo simbolico delle prime 25 città "scoperte" con le sue straordinarie unicità, tutte raccontate con l'aiuto di una lunga carovana di artisti, politici, uomini di cultura, d'impresa, arte e letteratura, tutte riconducibili a valori comuni: conoscenza, bellezza, creatività, coraggio; e gioia di vivere.

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Forse è anche per questo mix di impegno e leggerezza che i 25 "luoghi dell'anima" riscoperti dal tour nei suoi 30 mesi di vita hanno fatto ringiovanire, anziché invecchiare "Panorama d'Italia": come il mitico personaggio di Scott Fitzgerald, Benjamin Button, al quale un altro nostro grande ospite, Dante Ferretti, ha detto, parlando nella sua Macerata, di sentirsi simile: "Oggi" ha scherzato lo scenografo premio Oscar "dovrei avere 14 anni".

Venticinque tappe e non sentirle, dunque. Il bello è che invece "Panorama d'Italia" è stato sentito eccome da nove milioni di italiani: tre nel 2014, quattro l'anno dopo, e circa due nei primi sei mesi del 2016. Ben 250 mila (di cui 60 mila quest'anno) sono stati i partecipanti agli eventi, gli altri li hanno seguiti in streaming video (360 ore di diretta) o il sito Panorama.it (più di 1.100 articoli nei due anni e mezzo) e i nostri social (300 mila utenti nella nostra community web, un milione e mezzo di visualizzazioni su Facebook e quasi 1 milione e 700 mila su Twitter solo negli ultimi sei mesi); o ancora leggendo le quasi 700 pagine che Panorama ha dedicato alle città "sposate" e gli oltre 300 tra articoli e videoreportage dedicati al tour da giornali e tv d'Italia, sempre attenti al nostro percorso.

Niente di strano, del resto, a guardarsi indietro: come promesso tre anni fa, la nostra squadra ha fatto quel che Mogol, a Macerata, ha raccontato di aver sempre cercato di fare con la sua arte: "Il cronista della vita, mi ispiro a quel che è successo a me e alle persone vicine". Il modo migliore, l'unico, per mettere in comune emozioni e interessi.

A guardare i numeri di queste "nozze d'argento" con l'Italia viene da dire, tanta roba: 508 eventi, di cui 88 nelle ultime cinque tappe; con 863 relatori, di cui 188 quest'anno. A curiosare nei dati si scopre che "Panorama d'Italia" ha portato alla ribalta finora 25 chef per due terzi stellati, 36 scrittori, 48 attori, 35 cantanti o musicisti, 15 ministri, 20 governatori di Regione, 25 tra sindaci e vicesindaci, 410 imprenditori e 31 università coinvolte e quasi 200 start-up.

Tutto ciò è stato reso possibile da 41 sponsor, diversi nelle caratteristiche ma tutti appassionati sostenitori dell'iniziativa e in qualche modo "coautori", grazie alle competenze e alla creatività che hanno apportato. Hanno condiviso l'evoluzione che, con il tour, Panorama sta vivendo: da magazine tradizionale a brandmagazine e ora anche community-magazine, al centro di un sistema multimediale e circolare che vive sul periodico, sul sito, sui social, con le sue brand-extension Icon, Icon Design e Flair; e anche con i suoi partner come Focus, grande novità del 2016, con convegni su ambiente e spazio, con metereologi e astronauti; e naturalmente con il TgCom di Mediaset.

Doveroso un cenno ai mattatori del tour: primo fra tutti, Vittorio Sgarbi, con le sue lezioni magistrali, sempre sold-out; Piera Detassis, intervistatrice impareggiabile di attori e registi; Alfonso Signorini, re del gossip. E poi gli chef: oltre 600 persone solo nelle cinque tappe di quest'anno, si sono deliziate ai loro show-cooking. Gli studenti, che hanno vinto i "cento libri per una scuola": 5 mila volumi regalati da Mondadori in 15 tappe, messi in fila con le loro pagine aperte coprirebbero 30 chilometri...

E le guide turistiche (cui va il nostro grazie di cuore) che hanno accompagnato gli iscritti del tour nei "Viaggi nella città segreta": una delle novità dell'edizione 2016, preziosi momenti di meraviglia all'interno di gemme dell'arte e dell'architettura. Le tappe dell'edizione 2016 hanno aggiunto molte novità all'insegna del servizio: l'orientamento al lavoro, grazie a Giordano Fatali e alla sua Hrcommunity, e all'Universitas Mercatorum; la formazione per gli imprenditori che hanno bisogno di credito bancario, con Win the bank.

Il tour ha proseguito prendendo nuova linfa grazie a un altro sponsor eccezionale, il gruppo Cruciani, con l'impegno solidale nei confronti della Lega del filo d'Oro e del suo miracoloso lavoro di recupero e assistenza ai bambini sordo-ciechi: oltre alla raccolta di offerte, i visitatori degli eventi hanno potuto acquistare per 10 euro il braccialetto esclusivo creato da Cruciani per raccogliere e donare nuove risorse al centro di Osimo.

Impossibile elencare tutti i cento volti e nomi che hanno riempito di scoop le nostre tappe, dai politici agli artisti. Il rammarico è un solo: che non abbia ancora trovato pieno compimento l'augurio, e insieme il viatico, che l'anno scorso volle dare al tour il presidente della Repubblica Sergio Mattarella: il ritorno alla crescita. La strada è più vicina, sembra finalmente intrapresa, ma non è stata ancora, o non ovunque, raggiunta. "Panorama d'Italia", dal prossimo 7 settembre a in Costiera Amalfitana, continuerà a parlarne, a discuterne, a informare per dare il suo contributo alla ripresa che l'Italia merita.

Tutti i testimonial di Panorama per Cruciani-Lega del Filo d'Oro

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Silvia Morara
Genova, 2 aprile 2016. Elenoire Casalegno a Panorama d'Italia, indossa il braccialetto di Cruciani realizzato per la Lega del Filo d'Oro

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Sergio Luciano