lago
Alberto Bevilacqua

La sostenibile leggerezza dei mobili

La Lago è diventata un punto di riferimento per l'arredamento "sospeso"

Nel 2005 la Lago di Villa del Conte era una delle tante aziende italiane di arredamento, con un fatturato di circa 3 milioni. Oggi ha ricavi dieci volte superiori (30 milioni), impiega 170 dipendenti e conta numerosi negozi monomarca nelle principali città europee.

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La spiegazione di questo balzo spetta di diritto a Daniele Lago, 44 anni, che guida l’azienda con i fratelli Franco e Rosanna. Basta ascoltarlo pochi minuti per capire che ha impresso una trasformazione radicale a tutti i settori dell’azienda. I prodotti, anzi­tutto. "Il design" dice "deve portare con sé dei significati, suggerendo nuove possibilità nel modo di abitare uno spazio". Da qui, una serie di cavalli di battaglia che hanno fatto della Lago un punto di riferimento internazionale dell’arredamento, prima fra tutte l’idea della sospensione, con la realizzazione di elementi ancorati al muro che per essere stabili hanno bisogno solo di un perno poggiato sul pavimento.

"Questo garantisce leggerezza alle for­me e praticità di manutenzione, perché il sotto è a vista e si può tenere pulito senza problemi". È una delle tre parole d’ordine della Lago. Le altre due sono modularità e colore, per garantire il contenimento dei costi e catturare la fantasia dei clienti. La chiusura del cerchio è la presenza sui social media: con 700 mila fan la pagina Face­book della Lago è la seconda al mondo nell’arredamento dopo Ikea.


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Stefano Caviglia