LUXARDO
Alberto Bevilacqua

Il profumo della Dalmazia è qui

Dopo 200 anni il Maraschino dei Luxardo resta ancora fedele alla tradizione

Producono liquori da quasi 200 anni. È una storia fatta di coraggio e tenacia quella dei Luxardo che dalle coste dalmate, perseguitati dai partigiani comunisti di Tito solo perché italiani, alla fine della seconda guerra mondiale approdano ai piedi dei Colli euganei.

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Lo specchio di mare di fronte a Zara non hanno potuto portarlo con sé, ma le piante di marasche sì, "in modo piuttosto rocambolesco perché c'era la cortina di ferro". Non aggiunge altro Piero Luxardo, che non parla volentieri dell'esodo istriano-dalmata durante il quale perse i nonni. Guarda oltre, lui, che è nato in Italia ed è presidente dell'azienda di famiglia che ha fatturato nel 2015 più di 20 milioni di euro con oltre 5 milioni di bottiglie vendute in Italia e nel mondo: dall'Europa all'Asia, dall'America all'Africa e all'Oceania.

Il prodotto di punta è il Maraschino realizzato grazie a oltre 20 mila piante donate ai coltivatori della zona: quia Torreglia vengono lavorate "alla maniera di Zara", distillate e invecchiate in botti di frassino. L'imbottigliamentoè pressoché continuo con 6-7 mila bottiglie all'ora, pronte per essere spedite. Niente pubblicità: "È una scelta aziendale, siamo presenti in negozi di nicchiae assai limitatamente nei grandi supermercati, anche perchéi nostri prodotti richiedono una lunga lavorazione e sono costosi. Ma lo standard qualitativoè molto elevato. E lo sarà sempre, come vuole la tradizione".

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Chiara Raiola