Le start up venete che guardano al futuro
Panorama D'Italia

Le start up venete che guardano al futuro

A Vicenza per Panorama d'Italia, le idee di business in una provincia pronta all'innovazione - FOTO e VIDEO

Non c'è dubbio: mentre il Veneto eccelle nella dinamicità inprenditoriale di vecchie e nuove imprese, Vicenza è una provincia dove l'innovazione arranca. Il tema è stato al centro del dibattito "Fare start up in Veneto si può" che si è tenuto alla scuola di formazione manageriale Cuoa di Vicenza durante la tappa vicentina del tour Panorama d'Italia.

Panorama d'Italia a Vicenza: fare start-up in Veneto si può

"La nostra area è solo 60esima in Italia, nonostante un ecosistema favorevole” ha ricordato Giuseppe Ravasi, ecosystem development and innovation center manager di Ibm. “Noi comunque agevoliamo queste micro imprese dando loro servizi gratuiti e consulenza per la crescita”.

La videointervista a Giuseppe Ravasi e Jacopo Pertile

Una tendenza confermata anche da Marco Salin, imprenditore ed esperto di information technology, che ha sottolineato come “sebbene il Veneto è molto attivo nelle start up, Vicenza è rimasta un po’ indietro, perché siamo una realtà manifatturiera e i nostri imprenditori sono un po’ più distanti dalla logica digitale. Ma anche loro stanno cambiando”.

La videointervista a Matteo Salin

Lo dimostrano realtà come Develon che da 13 anni opera nell’ecommerce. "La svolta è arrivata tre anni fa" dice il suo titolare, Michele Lorenzi "quando le aziende si rivolgevano a noi per creare la loro piattaforma di ecommerce e abbiamo deciso di realizzare un servizio a 360 gradi, in full outsourcing. Ne sono sicuro: l’Italia è ancora fanalino di coda in Europa nelle vendite online, ma nei prossimi 4 anni sarà la nazione che crescerà maggiormente".

Una cosa è certa: l'investimento va fatto sopratutto nel settore digitale. Ci pensano aziende come Talent garden, il più grande network europeo di campus che selezionano talenti digitali. “Nei nostri coworking c’è una ricerca continua che va a coprire tutta la filiera dell’innovazione” spiega Jacopo Pertile di Talent garden Padova "e si possono incontrare gli investitori. Pochi giorni fa abbiamo siglato un accordo con Digital magics con cui apriremo 50 nuovi campus in tutto il mondo, 36 in più di quelli attuali, diventando così più capillari".

Sono realtà che aiutano a veicolare le risorse finanziarie, a far girare competenze, professionalità e dunque denari. "In questo momento abbiamo un bando aperto che si chiuderà il giorno 11 maggio che consente di accedere a quattro acceleratori di start up" racconta Marco Lotito, Responsabile TIM #WCAP Accelerator di Bologna, un programma di open innovation di Telecom Italia che accelera startup. "Nel mondo digitale i cambiamenti sono velocissimi e noi aiutiamo i nuovi team a muoversi in questo mondo che sosteniamo con finanziamenti e orientamento ai giovani startupper creando piccole filiere di microaziende che possono collaborare a vicenda".

Si rivolge invece al settore della diritti d'autore un'altra realtà aziendale innovativa: Kopjra. "Supportiamo le imprese nel proteggere i diritti d’autore dei loro contenuti digitali" spiega Tommaso Grotto, "un tema molto importante e delicato anche per la diffusione di applicazioni come Periscope".

La videointervista a Marco Lotito e Tommaso Grotto

Un’altra start up vincente è quella promossa da Paolo Franceschetti che con Solwa opera nel settore della sostenibilità ambientale. "Il salto di qualità è arrivato con la vittoria del Premio Marzotto e da quest’anno è entrata nel nostro capitale una grande azienda manifatturiera vicentina che ci consentirà di produrre e commercializzare il nostro prodotto: il Modulo SOLWA, ovvero un nuovo metodo di depurazione e potabilizzazione di acqua dalla dissalazione di acque con il solo uso di energia solare".

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Mikol Belluzzi