300 libri a 3 scuole di Vicenza
Silvia Morara
Panorama D'Italia

300 libri a 3 scuole di Vicenza

Le lettere degli studenti dell'istituto Boscardin, dell'Almerico da Schio e dell'Alessandro Rossi sono le migliori del concorso "100 libri a 1 scuola"

Il direttore di Panorama Giorgio Mulè ha consegnato 300 libri a tre scuole di Vicenza: l'Istituto di Istruzione Superiore Boscardin, l'Istituto di Istruzione Superiore Almerico da Schio e l'Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi. Il premio e il relativo diploma sono stati consegnati a Sara Tagliaferro, Ziliotto Valentina e Nina Kuzmanovic e a Andrea Baggio, gli studenti delle rispettive scuole che hanno partecipato al concorso "100 libri per 1 scuola" e che hanno scritto le lettere giudicate "migliori" dalla redazione di Panorama.

Il concorso, infatti, è aperto agli studenti degli istituti superiori delle 10 città dove si svolge Panorama d'Italia ai quali si chiede di scrivere un testo rispondendo alla domanda: "Perché Panorama dovrebbe lasciare in eredità 100 libri alla tua scuola?" La lettera giudicata "migliore" riceverà un premio che consiste, appunto, in 100 libri per la biblioteca del proprio isituto. A Vicenza, Panorama ha deciso di raddoppiare.

LEGGI QUI COME FUNZIONA E COME PARTECIPARE AL CONCORSO

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Ecco le tre lettere vincitrici:

Sara Tagliaferro
IIS Boscardin - Classe VB tec.                                                                 
 "Quando prendiamo in mano dei libri, questi ci appaiono a prima vista soltanto come un pacco di fogli tenuti insieme da una copertina, ma quando li si apre e li si legge ci si accorge che non sono soltanto questo. I libri sono molto di più, i libri sono dei viaggi, viaggi che trasportano le persone in diverse storie e che fanno vivere più vite in una sola.
Leggendo un libro, ci si ritrova a confrontarsi con la vita del protagonista e, a volte, grazie alle descrizioni, ci sembra di essere dentro alla storia; percepiamo i profumi e vediamo con gli occhi del protagonista ciò che egli vede. Voltando pagina, spesso si spera che quella non sia l’ultima perché ci si sente ormai parte di quella realtà, a volte tanto diversa dalla nostra e a volte tanto simile.
Arrivare alla fine di un libro è come arrivare alla fine di un viaggio, come quando si ritorna a casa e ci si ritrova sempre con un bagaglio più ricco perché pieno di souvenir, regali, ricordi ma anche di esperienze nuove. Alla fine di un libro ci si ritrova, in egual modo, con un bagaglio arricchito, arricchito di conoscenza, di nuove scoperte, di nuovi pensieri ecc..
Molti uomini potenti, nel corso della Storia, hanno temuto che le persone, leggendo alcuni libri, ampliassero la loro visione del mondo e si creassero le proprie idee, diverse da quelle imposte. Ci furono per questo motivo dei veri e propri roghi di libri; ne ricordiamo uno fra i tanti, quello avvenuto nella Bebelplatz a Berlino ad opera del regime nazista che diede alle fiamme circa 25000 libri.
I roghi di libri sono come massacri perché, insieme con quella carta, sono bruciate e continuano a bruciare le persone e le storie racchiuse in essi.
Umberto Eco dice: “chi non legge a settant’anni avrà vissuto una sola vita: la propria, chi legge avrà vissuto cinquemila anni. C’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la letteratura è un’immortalità all’indietro”.
È per questo che bisognerebbe donare libri, soprattutto ai ragazzi, per far loro vivere più storie possibili e per far sì che il loro bagaglio di vita si arricchisca sempre di più, in modo da permettere loro di ragionare e di crearsi delle idee che siano le Loro idee.

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Ziliotto Valentina - Nina Kuzmanovic - Dana Ferraro
IIS Almerico da Schio

"Perché Panorama dovrebbe lasciare in eredità 100 libri alla scuola? I libri sono molto più di un passatempo, sono uno strumento che indirizza l’uomo verso la propria strada conducendolo al ragionamento tramite i diversi contenuti, dando la possibilità di conoscere e soprattutto di viaggiare con la fantasia ricercando emozioni uniche. La lettura rende liberi poiché permette di superare le barriere dell’ignoranza, concede all’uomo la possibilità di gestire la propria vita e dona le conoscenze adeguate, perché egli possa difendersi nella dura realtà di imposizioni e corruzioni.
E’ proprio questa la ragione per la quale, in un contesto ostico dove la popolazione era fortemente controllata e manipolata, quale il primo dopoguerra, si assiste ai roghi sui quali bruciavano i libri.
Metodo di eliminazione non casuale considerando che il fuoco distrugge senza dare la possibilità di costruire un nuovo futuro partendo dalle macerie del passato. Bruciando i libri si eliminano così le persone, impedendo il ragionamento e la capacità di scelta che contraddistingue ognuno di noi, perché un popolo di ignoranti è più facile da governare. Ecco perché speriamo che Panorama contribuisca ad alimentare le nostre conoscenze, la nostra fantasia e il nostro pensiero".

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Andrea Baggio
Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Rossi - 5A
 
"Sono convinto che per vivere nella società di oggi sia necessaria una “cultura di base” ossia una cultura che si può acquisire leggendo giornali o libri e la scuola ha in tutto ciò un ruolo di primaria importanza. Nel caso della nostra scuola, essendo un istituto tecnico, verrebbe naturale pensare che i libri sono l’ultima cosa di cui la scuola ha bisogno, in realtà però noi studenti, che nella maggior parte dei casi andremo a svolgere un lavoro tecnico (ingegnere, perito…), come possiamo pretendere di avere successo nella vita senza un’adeguata preparazione culturale che solo i libri possono darci? Con i continui tagli alla scuola e all’istruzione in generale, però, rifornire le biblioteche scolastiche è diventata l’ultima delle priorità dei dirigenti scolastici.
La biblioteca di istituto invece è fondamentale per una scuola, di qualsiasi ordine e grado, in quanto fornisce a studenti e insegnanti gli strumenti necessari a costruirsi la “cultura di base” accennata prima. Tagliare sui libri equivale a tagliare sulla cultura, e secondo me una scuola che ha una biblioteca poco fornita o addirittura una scuola che è priva di una biblioteca presta poca attenzione alla formazione culturale dei propri studenti. Come già detto però la crisi e i conseguenti tagli necessari per sanare i conti dello stato hanno portato in secondo piano il ruolo principale della scuola, che è quello di formare i futuri cittadini. Questo concorso è quindi un’opportunità da non perdere, in quanto permetterebbe alla biblioteca di istituto di rimanere ben fornita e aggiornata, facendo risparmiare all’istituto risorse economiche preziose ma soprattutto questo dono darebbe alla scuola la possibilità di formare “culturalmente” e non solo “tecnicamente” noi studenti, dandoci la possibilità di costruirci una formazione di base spendibile in futuro".

Silvia Morara
Il direttore di Panorama Giorgio Mulè premia Valentina Ziliotto, Dana Ferraro e Nina Kuzmanovic della 5BTT dell'Istituto Istruzione Superiore Almerico da Schio di Pisa per il concorso 100 libri in una scuola

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