Un drone per l'ambiente
Quattro soci e un investimento contenuto per spiccare il volo
Che cos’hanno in comune la piena dell’Arno, la storica villa della Certosa di Calci, la fortezza Verruca e le mura di Volterra? Oltre a essere tutte in provincia di Pisa, sono realtà monitorate con successo da DroneSense, azienda incubata all’interno del Polo di Navacchio. Una start-up fondata da quattro signori non proprio ventenni.
"Facendo volontariato durante l’alluvione dello scorso anno ci è sembrato naturale unire le due cose e impiegare un nostro drone autoprodotto per monitorare gli argini del fiume a distanza" racconta Simone Bacci, uno dei soci. "Da lì alla richiesta di utilizzi più ampi, in chiave ambientale, il passo è stato breve". E con un investimento tra i 25 e i 30 mila euro è nata la società. "Il settore è cresciuto in maniera impetuosa ma troppo frammentata" continua Bacci. "C’è un sistema di regole e di progettazione troppo legato all’aviazione civile, che è tutt’altra cosa".
Un ambito su cui puntare? "In campo agroalimentare, nella cura delle colture e nella prevenzione di siccità e incendi i droni possono rappresentare quel che il diesel è stato per l’industria automobilistica".