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Silvia Morara
Panorama D'Italia

Start-up in Sicilia: 4 storie di eccellenza

Mosaicoon, Orange Fiber, Push, ScappaTopo: come sono nate e a cosa puntano

Dagli agrumi che diventano tessuti, ai video prodotti di fronte al mare di Isola delle Femmine. La Sicilia è terra di start up, di aziende con i piedi nell'Isola e gli occhi puntati verso il mondo. È il caso di Mosaicoon, Orange Fiber, Push e Scappatopo. Un'idea quest'ultima nata dall'ingegno di una siciliana: “Ho pensato – racconta Carla Delfino – a un prodotto non tossico contro i topi. E l'idea è stata quella di prendere esempio dagli alberi e utilizzando oli naturali e prodotti vegetali. Oggi nella mia azienda che ha sede a Roma, lavorano circa trenta persone, e lo fanno soprattutto 'da remoto', tramite le tecnologie informatiche”. Le altre società invece hanno sede proprio in Sicilia. In cinque domande, il segreto del successo di queste realtà.

1 - Ugo Parodi Giusino - Mosaicoon

Come è nata l'idea?
Volevamo dimostrare che si può fare azienda anche in luoghi decentralizzati. Così, ecco l'idea di vendere prodotti video confezionati da professionisti del setttore, per brand che ne fanno richiesta.

Perché ha deciso di svilupparla in Sicilia?
Nella scelta ha influito la nostra origine: siamo siciliani. Ma anche il fatto che l'Isola è uno dei posti col miglior clima al mondo.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di lavorare in Sicilia?
Tra i vantaggi c'è certamente quello di poter creare qualcosa nella propria terra. Certamente non siamo favoriti dagli aspetti logistici che ci isolano un po' rispetto al resto del mondo.

Quanta gente lavora a questa start-up?
Adesso siamo circa 80”.

A quando il primo utile?
Lo abbiamo ottenuto già nel 2010, l'anno della nostra nascita.

2 - Domenico Schillaci - Push

Come è nata l'idea?
Siamo stati favoriti da un bando del Miur del 2012 sulle smart cities con cui è stato finanziato per tre anni un nostro progetto: tutto parte da lì

Perché ha deciso di svilupparla in Sicilia?
Siamo palermitani. La spinta maggiore è stato il tentativo di migliorare il luogo nel quale siamo nati e dove abbiamo deciso di tornare dopo gli studi. E nel quale c'è un costo della vita molto basso.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di lavorare in Sicilia?
È un vantaggio poter lavorare in contesti marginali, dove è possibile sperimentare progetti a basso costo da estendere magari in un secondo momento. Lo svantaggio è dato dal fatto che sotto certi aspetti l'isola è ancora periferia d'Europa.

Quanta gente lavora a questa start-up?
Siamo una quindicina di professionisti.

A quando il primo utile?
Abbiamo ottenuto quest'anno il nostro primo utile. Anche se il nostro è un business no-profit: tutti gli utili vengono reinvestiti nel nostro laboratorio.

3 - Adriana Santanocito - Orange Fiber

Come è nata l'idea?
Da una mia tesi in design di moda con la quale ho esplorato la possibilità di produrre un tessuto dagli scarti degli agrumi.

Perché ha deciso di svilupparla in Sicilia?
In Italia, ma soprattutto in Sicilia esiste un problema di smaltimento dei sottoprodotti dell'industria agrumicola. Noi li recuperiamo e li trasformiamo in un tessuto per la moda. Volevamo creare un prodotto innovativo, ma anche fare qualcosa per la nostra terra.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di lavorare in Sicilia?
Molte delle industrie di trasformazione degli agrumi sono in Sicilia. Il mondo start up è più sviluppato altrove, ma l'Isola è in crescita.

Quanta gente lavora a questa start-up?
Oggi siamo in sette, comprese le due fondatrici.

A quando il primo utile?
Non siamo ancora in fase commerciale, ma in quella di scaleup industriale.

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Accursio Sabella