La biblioteca ha messo le ruote
Alberto Bevilacqua
Panorama D'Italia

La biblioteca ha messo le ruote

Con il suo speciale Apecar maestro Antonio La Cava porta libri ai bambini dei paesi con meno di mille abitanti

Centomila chilometri, avanti e indietro tra Basilicata e Puglia. È la distanza percorsa in 16 anni da Antonio La Cava, 70 anni, a bordo del suo Apecar, tale e quale a quello dei fruttivendoli ma pieno di libri. Mille, da Geronimo Stilton in su. "Ho sempre pensato che dovrebbero essere oggetti di uso quotidiano, come lattuga e pomodori" spiega l’ex maestro elementare di Ferrandina, paesino vicino Matera. Il suo Apecar si chiama «Bibliomotocarro» (sottotitolo "I libri hanno messo le ruote") e sembra uscito da una fiaba.

Celeste con le scritte colorate, il tetto delle classiche casette disegnate dai bambini e una sorta di teatrino con lo schermo all’interno: lì i bambini proiettano i corti che interpretano e filmano nel laboratorio di "animazione della lettura" tenuto sempre dal maestro ("anche le nuove tecnologie sono fondamentali per capire il mondo") il cui arrivo è annunciato dalla musica diffusa dall’altoparlante del Bibliomotocarro. Il maestro dà in prestito i libri circa una volta al mese nelle scuole dei paesi con meno di mille abitanti. "Mi sono sentito sempre un po’ un maestro di strada. Il Bibliomotocarro è nato quando ero ancora in servizio e si è perfezionato quando sono andato in pensione". Sul Bibliomotocarro ci sono anche dei quadernoni rilegati, "libri bianchi» che, spiega La Cava, aiutano i bambini a vincere la loro solitudine".

Sono loro a scriverli, a turno, consegnando le loro storie che poi vengono arricchite da quelle di bambini di altre scuole. La Cava  con la sua nobile missione ha preso una quantità di premi, ma a parte i donatori di libri non ha sponsor (la Basilicata gli ha dato il patriocinio gratuito). Per la sua missione culturale si paga anche da solo la benzina.

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Antonella Piperno