Torino-luoghi-apertura
iStock. by Getty Images

Torino: 5 luoghi da scoprire

Un quartiere in rinascita, un parco con vista e altri angoli meno conosciuti per immergersi dentro l'atmosfera della città

In una chiacchierata con Panorama di qualche tempo fa, l’attore Luca Argentero non ha avuto un attimo d’esitazione nel descrivere il suo luogo del cuore: "Torino vista dalla collina, dalle panchine del parco di San Vito".

La sua città, ma da una prospettiva insolita, non ovvia: "È un punto spettacolare, sconosciuto persino a molta gente del posto, da cui Torino assume un volto davvero imperdibile". E ne ha tanti, di volti, il capoluogo piemontese. Dinamico e allo stesso tempo geloso della sua tradizione, un filo reazionario e però in perenne trasformazione.

Giusto dunque seguire il consiglio: partire da qui, da questa terrazza senza cemento, da questo affaccio privilegiato e un po’ appartato non lontanissimo dal Museo dell’automobile, per tracciare un itinerario urbano che, senza scivolare sull’ovvio, sintetizza le anime in subbuglio, quel dritto e rovescio impegnati a darsi continuamente il cambio ai piedi della Mole.

Quartiere AURORA

Luoghi-Torino-Nuova-sede-LavazzaLavazza

Nella sua «guida alternativa alla città di Torino», il quotidiano britannico The Guardian consiglia una visita al quartiere Aurora, non lontano dal centro storico. C’è lo spazio culturale FitzLab, il collettivo di artisti Diogene, ma soprattutto un elemento che prenderà un posto importante nella geografia del capoluogo: la nuvola Lavazza, il prossimo quartier generale del gigante del caffè (foto), che sta recuperando gli spazi dell’ex centrale Enel.

Un’area industriale dismessa diventerà un centro polifunzionale da 18.500 metri quadri aperto ai cittadini. Avrà un museo, un centro congressi, zone dedicate al buon cibo (un ristorante gourmet incluso), un istituto di design per 500 studenti, un’area archeologica di una basilica paleocristiana del IV o V secolo emersa durante gli scavi. In attesa che sia tutto completato, vale la pena andare a curiosare nei dintorni di quella che sarà senz’altro un’anima cruciale della vita cittadina.

Cultura e suoi derivati

Luoghi-Torino-Circolo-lettori

Basta già il nome, «Circolo dei lettori» (via Bogino, 9), per evocare le suggestioni di un luogo dal sapore antico e dal feeling naturale con la cultura.

Da più di dieci anni, però, qui si tenta di andare oltre la semplice deferenza verso la tradizione letteraria, per «raccogliere la sfida di un presente caratterizzato dal melting pot espressivo e influenzato dall’uragano di racconti, segnali ed emozioni provenienti dalla società digitale». Ecco dunque un calendario che alterna gruppi di lettura, corsi ed eventi con protagonisti italiani e internazionali.

Il tutto in un contesto spettacolare, a cominciare dalla sala grande ornata di fregi e bassorilievi, fino a quelle intitolate alla musica, agli artisti, ai filosofi e alla luminosa galleria (nella foto sopra), che si apre sul panorama della Mole.

Alle radici del tramezzino

Luoghi-Torino-Mulassano

Non è detto che visitare il luogo in cui un drink o una pietanza sono stati inventati, significhi necessariamente assaggiare i migliori in assoluto, il loro stato dell’arte. Soprattutto nel caso di un alimento basico, facilmente riproducibile, che fa parte del nostro quotidiano come il tramezzino. Il protagonista di pranzi veloci, attacchi di fame incontrollabili e rivisitazioni assortite in chiave gourmet.

Però, sarà sempre un aneddoto da raccontare al rientro, un momento goloso della visita a Torino, la sosta doverosa al Caffè Mulassano di piazza Castello dove è stato inventato questo matrimonio tra il pane morbido senza crosticina e un universo sterminato di companatico.

Amati da Gabriele D’Annunzio, oggi i tramezzini sono proposti in un assortimento robusto, dall’aragosta in giù. Decine di assaggi conditi dallo stesso granello di storia.

Splendore operaio

Luoghi-Torino-Villaggio-Leumann

È addossato a Corso Francia, arteria infinita che parte dal centro e si allunga fino a Rivoli, ma non è vicino come potrebbe sembrare in linea d’aria, giacché richiede almeno una mezzora in auto e quasi il doppio con i mezzi pubblici. Ma premierà eccome questo pellegrinaggio in periferia, fino all’area di Collegno, per visitare il Villaggio Leumann.

Un salto indietro nel tempo, chiaramente distinguibile per la sua unicità appariscente. Siamo in un quartiere operaio di fine Ottocento i cui edifici residenziali, per la quasi totalità in stile liberty, sono firmati da Pietro Fenoglio, tra i principali interpreti di questo fermento architettonico nel Bel Paese.

I più letti

avatar-icon

Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

Read More