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Alimentazione: i falsi miti sul cibo a cui non credere - FOTO e VIDEO

A Scheggino per Panorama d'Italia: l'importanza dell'etichettatura e verità e bugie su olio di palma, glutine, dieta vegana

Folla da grandi occasioni e tutto esaurito per l’appuntamento con la “Salute nel piatto” a Scheggino, città del tartufo toccata dalla tappa umbra di Panorama d'Italia, e realizzato in collaborazione con il magazine Focus.

Panorama D'Italia a Spoleto, alimentazione e falsi miti legati al cibo

Il cibo nutre, il digiuno non cura mai”. Partendo da questo principio le due ore per sfatare i falsi miti della nostra alimentazione scivolano via veloci. “Il concetto fondamentale è che dobbiamo avere uno stile alimentare corretto rispetto alla salute e alle malattie”, sottolinea Carla Lertola, medico specialista in scienza dell’alimentazione.

Attenzione soprattutto alle diete “sette chili in sette giorni”, tipiche di questa stagione estiva: “portano a carenze di nutrienti importanti per l’organismo”, avverte lda subito a dietista Valentina Bolli.

L'importanza dell'etichettatura

Frutta secca, ogm, conservanti, surgelati, disturbi alimentari. Come fare a capire se il cibo che consumiamo è di qualità? Le informazioni chiave sono tutte sulle etichette, come spiega Barbara Gallani, responsabile del Dipartimento Comunicazione e Relazione esterne di EFSA, l’agenzia europea per la sicurezza alimentare: “Sono complicate da leggere perché le indicazioni da fornire sono molte". A cominciare da quelle sull’olio di palma. “È un grasso solido che ha tanti grassi saturi, va considerato come se fosse una bistecca. Non bisogna esagerare nel suo consumo". Un tempo "non veniva neanche indicato e ne mangiavamo troppo senza saperlo”, chiarisce Enzo Spisni, docente di fisiologia della nutrizione dell’Università degli Studi di Bologna.

Panorama D'Italia, Spoleto: l'intervista a Barbara Galliani di EFSA

“Il modo migliore per ridurre gli alimenti che contengono olio di palma - suggerisce la dottoressa Lertola - è abituarsi a fare il pane in casa, per esempio, in modo tale che se poi nell’arco della giornata si mangia una fetta biscottata che contiene olio di palma non andremo ad appesantire il nostro organismo”.

Anche perchè in Italia (e in Umbria in particolar modo), terra di ulivi, di olio buono ce n’è in abbondanza. Ma quale comprare? Spremitura a freddo o a caldo? “In generale - dichiara Spisni - ogni processo che riscalda gli oli è dannoso. Più è alto il tenore dei polifenoli e più l’olio è di qualità. La valutazione più facile per capire? Assaggiare: il sapore deve essere piccante”.

L'importanza degli esperti

Se l’olio di palma non è proprio tutto da demonizzare, ci sono sostanze che non vanno considerate la panacea di ogni male. Curcuma e zenzero, per esempio, hanno proprietà indubbie, dicono gli esperti. Ma bisogna saperli usare. “Quando vengono usate nella cucina orientale mostrano caratteristiche positive, ma non bisogna esagerare: contengono molti pesticidi e l'abuso sarebbe dannoso”, afferma Spisni. Certo, lo zenzero riduce l’acidità gastrica e la curcuma è un toccasana per le articolazioni.

Tuttavia deve essere considerata con attenzione la differenza tra alimento e farmaco. La curcuma, per esempio, può interferire in alcune cure oncologiche. "Perciò - interviene la dottoressa Lertola - cerchiamo sempre di evitare di ragionare sul tutto fa bene e tutto fa male. Usiamo sempre il buonsenso e affidiamoci agli esperti”.

Celiaci e vegani

E il glutine? “Ci sono degli studi che dimostrano come i prodotti senza glutine presentino fattori di rischio metabolici. Solo chi soffre di celiachia dovrebbe mangiare senza glutine” chiarisce subito Spisni. Per contro Barbara Gallani rassicura chi ne soffre: “a livello europeo c’è l’armonizzazione dell’etichettatura: nella scelta degli alimenti si può stare tranquilli”.

Come non parlare poi dell’alimentazione vegana. Un mito da sfatare. “È una dieta molto in voga - dice la dietista - Ma seguendola si rischia di andare in carenza da vitamina B12. Bisogna sempre affidarsi a un esperto e usare integratori. Ed è necessario stare molto attenti con gli adolescenti"

Mangiare bene non è difficile

E se il buongiorno si vede dal mattino allora via alla prima colazione variegata: pane fatto in casa con marmellata e miele, oppure una buona bruschetta con olio. E ancora sì ai cerali e ai biscotti secchi. A metà mattina, suggeriscono gli esperti, uno spuntino diverso a seconda dell’impegno fisico di ognuno di noi. Pranzo con carboidrati, proteine e grassi. Cena con proteine e verdure. Ma una volta alla settimana il dolce è concesso. A tutti, proprio a tutti.

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Ada Masella
L'incontro "La Salute nel piatto" organizzato da Focus a Scheggino (Umbria) per Panorama d'Italia - 10 giugno 2017

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Chiara Raiola