Osvaldo Supino: Penso che la disciplina e la tenacia aiuti in ogni campo

Osvaldo Supino: Penso che la disciplina e la tenacia aiuti in ogni campo

Lui è quello che tutti per semplicità definiamo “Un fenomeno” nell’accezione migliore del termine. E’ stato capace di raggiungere numeri straordinari sul web, ha superato traguardi unici per un cantante italiano e i suoi live sono veri e propri spettacoli. …Leggi tutto

Lui è quello che tutti per semplicità definiamo “Un fenomeno” nell’accezione migliore del termine. E’ stato capace di raggiungere numeri straordinari sul web, ha superato traguardi unici per un cantante italiano e i suoi live sono veri e propri spettacoli. Oggi intervisto Osvaldo Supino perché a mio parere, se ne parla ancora troppo poco in Italia.

La domanda è banale ma viene spontanea, come hai capito che la chiave per il successo sarebbe stato il web, dato che la tua carriera lo ha sfruttato già in tempi non sospetti?

Sinceramente non ci avevo mai pensato, anche perché ho fatto lo stesso percorso di moltissimi altri… ho pubblicato i miei primi progetti su myspace e tutto è nato veramente per caso. Ho sempre lavorato per fare musica e crescere artisticamente fin da quando ero molto piccolo, pertanto ho visto anche il web solo come un’opportunità.  Quando ho visto che i numeri diventavano interessanti, ho cercato di sfruttarli per crescere, per lavorare con produttori diversi e darmi delle chance per avvicinarmi di più ogni volta al mio desiderio di crescere musicalmente. Non ho mai visto il web come un obbiettivo, ma sinceramente solo il mezzo per poter fare ciò che ho sempre voluto. Penso che la disciplina e la tenacia aiuti in ogni campo.

Hai raccolto un sacco di riconoscimenti soprattutto all’estero, cosa manca al mercato Italiano che invece in europa o nel mondo già c’è?


Io sono uno molto nazionalista, amo il mio paese e ogni volta che sono all’estero sento sempre di più questo mio essere italiano. Penso che a differenza di ciò che si dice, il pubblico italiano è pronto alle novità, perché le apprezza e le cerca. Non si spiegherebbe allora come mai ogni volta che si ha il coraggio di promuovere seriamente un progetto nuovo e diverso ha sistematicamente un successo “inaspettato”. Ma è il sistema di promozione che è ancora troppo legato a una tradizione musicale che ormai non esiste più. Non è vero che se canti in inglese non vendi, non è vero che il pop internazionale fatto bene in Italia non funziona. Bisogna semplicemente investire le stesse energie che si usano per promuovere gli altri progetti.

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La tua più grande soddisfazione professionale?

Londra, Trafalgar Square l’anno scorso di fronte a 35.000 persone. E questo nuovo disco “Exposed”. Ne sono davvero fiero. (Ecco linkato il nuovo video “Ma Radio” uscito in questi giorni

Con chi ti piacerebbe poter collaborare nel panorama nostrano?


Claudio Baglioni, sono cresciuto con la sua musica e sogno di cantare con lui. E poi sicuramente i Sonohra e Tiziano Ferro. Mi piacerebbe davvero un sacco collaborare con lui.

I tuoi spettacoli sono molto provocatori, come mai hai scelto questo modo per comunicare? 


La provocazione è un aspetto molto presente nella cultura pop. Ho sempre ammirato personaggi come Madonna, Michael Jackson che portavano dei veri concetti sul palco, fatti non solo di musica ma (anche) di abiti, luci. Ogni aspetto è comunicazione. Per quanto mi riguarda la sensualità è molto frequente nei miei brani, ma non in maniera provocatoria e piuttosto naturale, come parte di una vita quotidiana. E’ chiaro che poi sul palco per puro intrattenimento si porta a estremizzare ogni concetto… ma confesso che molte delle cose che sono state definite provocanti non erano affatto calcolate.

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Il social che ti aiuta di più nel tuo lavoro?

Facebook sicuramente. Anche se ne sto diventando un po’ un’ossessione. ( facebook.com/osvaldosupino )

Quanta maturazione c’è in questo tuo nuovo album?

Exposed è nato dopo un momento di forte cambiamento per me. Avevo appena chiuso una storia importante, ero veramente a pezzi. E’ un disco che mi ha preso praticamente tutto. E’ stato lavorato diversamente, in silenzio, senza alcuna distrazione. Lontano dal palco, lontano dai viaggi e dalle interviste, diversamente come mi era accaduto in passato. Questa volta non ho pensato alle influenze musicali, alla forza dei pezzi in maniera mediatica, o a come potevano essere recepiti, ma più a ciò che davvero significavano per me. E mi sono reso conto che avendo attribuito un valore così importante al disco, il giudizio principale doveva essere il mio. Alla fine guardarti dentro, così in profondità, come è successo per tutto il tempo che ho impiegato a lavorare a questo disco, aiuta senza dubbio a crescere e inevitabilmente tutto ciò si riflette nella tua musica.

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So che ogni pezzo è il preferito del proprio autore ma se dovessi sceglierne uno del tuo album nuovo?


Probabilmente il primo singolo “I Have A Name””, racchiude tutta l’essenza di questo disco.

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@aplusk , @BarackObama e @LePerlediPinna.

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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