Tecnologia

Nilox DOC, la recensione del primo hoverboard "ufficiale"

Abbiamo provato la prima "tavola" elettrica commercializzata in Italia dal brand di Esprinet. Ecco le nostre impressioni

Dopo il boom negli Stati Uniti, il fenomeno hoverboard si prepara a conquistare anche l’Italia. Il prossimo Natale, sono in molti a scommettere, la cosiddetta “tavola elettrica” sarà uno degli oggetti più gettonati nelle letterine inviate a Santa Claus dai nostri connazionali.

L'offerta, inizialmente piuttosto modesta, comincia a farsi interessante anche dalle nostre parti anche se, va detto, non sono molti i modelli che dispongono di una rivendita ufficiale. Uno di questi è commercializzato da Nilox, brand di punta del gruppo Esprinet, si chiama DOC ed è in vendita nel nostro Paese dallo scorso gennaio a un prezzo di 349 euro.

Panorama.it ha avuto la possibilità di provarlo per qualche settimana e di ricavarne alcune impressioni. Qui di seguito la nostra breve recensione.

Cos’è
Nilox DOC è un hoverboard nel senso più letterale del termine: due ruote, una pedana, un motore alimentato a batteria, ma soprattutto una serie di sensori in grado di comprendere i movimenti del nostro corpo, e in particolare dei nostri piedi. Il design è pressoché identico a quello di tanti altri esemplari della specie, ma bisogna anche riconoscere una certa cura dei particolari: Nilox DOC come il 99% di questi prodotti è realizzato con componenti provenienti dalla Cina ma il lavoro di selezione e assemblaggio operato da Nilox può dirsi abbastanza accurato.

Il problema maggiore riguarda semmai la portabilità: con i suoi 10 kg di peso, il DOC deve essere tenuto rigorosamente con due braccia quando si porta in giro. Per fortuna, in dotazione c'è anche una preziosa sacca a doppio manico, utile per trasportare l’hoverboard e il suo caricabatterie.

Come funziona

In teoria basta salire sulla pedana e muovere dolcemente i piedi – ma sarebbe più corretto dire il peso – in avanti o all’indietro, a destra come a sinistra. In pratica occorre fare un po’ di…pratica. L’hoverboard non è uno skateboard, ma uno acceleratore di movimento che si sposta in avanti (e all'indietro) secondo un principio tutto sommato inedito.

Questione di una massimo due ore, comunque. Giusto il tempo di tararsi sulla sensibilità dell’accelerometro, che è poi il sensore che fa da tramite fra noi (o meglio le nostre intenzioni) e il movimento del mezzo. Una volta trovato il limite diventa tutto facile. Di certo chi ha praticato sport di equilibrio (skateboard, appunto, ma anche sci, pattini e via dicendo) un po’ di vantaggio ce l’ha.

In città? Meglio al parco
Ma cosa si può fare in concreto con un hoverboard come questo Nilox DOC? Oggetti di questo tipo, chiariamolo subito, non si possono considerare veri e propri mezzi di locomozione, innanzitutto perché non sono velocissimi (anche spingendo a tavoletta non si superano i 10 km/h); in secondo luogo – e questo forse l’aspetto più importante - perché la legge non lo consente.

Gli hoverboard sono considerati infatti acceleratori di velocità e, come tali, possono essere utilizzati solo al di fuori delle strade, il che significa sui marciapiedi, sulle piste, nei parchi e nei cortili. Ecco, al di là delle norme, l’impressione è che il contesto migliore per questo genere di oggetti sia proprio quello di un bello spazio pubblico all’aperto, circoscritto, e comunque ben asfaltato. Per quanto ben carenato, infatti, Nilox DOC non è nato per l’off-road; motore, ruote e struttura sono stati concepiie per terreni lisci o quanto meno privi di asperità.

Due ore di autonomia
Quanto alla batteria ce n’è a sufficienza per godersi un’esperienza di senza l’assillo continuo della ricarica. Le due ore di autonomia dichiarate dal produttore sono effettive: con un "pieno" di energia siamo stati in grado di utlizzare l’hoverboard (in maniera non continuativa) per un pomeriggio intero.

Peccato davvero che non sia possibile collegare la tavola allo smartphone: sarebbe davvero utile poter visualizzare l’autonomia residua da un’applicazione mobile.

Conclusioni
Nilox DOC va valutato per quello che è: un bel giocattolo, divertente e affidabile, adatto soprattutto a chi vuole sperimentare un modo diverso e, diciamolo pure, un po’ cool di andare su due ruote. L’età giusta per acquistarlo? In teoria dai 7 ai 16 anni ogni momento è buono, in pratica non ci sono limiti anagrafici, l'unico requisito è la voglia (e il coraggio) di mettere alla prova le proprie abilità motorie.

Una cosa è certa: una volta estratto dalla sua sacca, Nilox DOC è quel genere di aggeggio che attira la gente come fossero api sul miele. Sarà la novità, sarà che sembra così naturale avere due ruote al posto dei piedi, sarà che ognuno di noi è stato almeno una volta bambino, sta di fatto che è davvero difficile resistere alla tentazione di salirci sopra e farci almeno un giro.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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