Tornano i dirigibili, "fratelli maggiori" dei droni
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Tornano i dirigibili, "fratelli maggiori" dei droni

In Afghanistan verrà testato il più grande velivolo americano del genere

E' stato da poco ultimato ma Washington intende testarne l’efficacia in Afghanistan prima del ritiro completo delle truppe alleate da Kabul. Il nuovo dirigibile sperimentale dell’Us Army noto come LEMV (Long Endurance Multi-Intelligence Vehicle)
è lungo 100 metri e può volare a 22 mila piedi (14 mila metri) di quota per oltre 21 giorni. Si tratta di un dirigibile teleguidato, privo di equipaggio, riempito di sensori per la sorveglianza e lo spionaggio. Telecamere per la visione diurna e notturna , sistemi d’intercettazione delle comunicazioni radio e telefoniche tutti connessi con gli altri sistemi d’arma, aerei e terrestri, delle forze statunitensi anche se la strumentazione imbarcata è un segreto gelosamente custodito.

Secondo il Wall Street Journal un LEMV potrà svolgere il lavoro di una decina di droni ma il paragone tra le due diverse tipologie di velivoli non è calzante perché a differenza dei dirigibili i velivoli teleguidati possono effettuare anche azioni d’attacco. Un LEMV costa 517 milioni di dollari ed è il più grande dirigibile in servizio dopo che negli ultimi anni il Pentagono ha ripreso a impiegare questo tipo di velivoli per compiti di sorveglianza e intelligence. Un dirigibile gestito dalla Us Navy è da alcuni anni ancorato nella base italo-statunitense di Farah, in Afghanistan, dove tiene sotto controllo l’area circostante per un raggio di 50 chilometri.

Il volo inaugurale del LEMV, prodotto da  Northrop Grumman, è previsto a Lakehurst, in New Jersey (lo stesso luogo dove nel 1937 precipitò il dirigibile tedesco Hindenburg) con una crociera che porterà la “airship” piena di elio in Florida. La missione in Afghanistan è considerata un test importante per la valutazione del LEMV, ma non è esente da critiche. La quota operativa del dirigibile lo mette al riparo dalle armi leggere utilizzate dai talebani ma trasferire il velivolo a Kabul sarà logisticamente complesso così come gestire e tenere in manutenzione un mezzo così grande nelle basi afghane e farlo volare nelle condizioni meteo e di quota del Paese asiatico ai piedi della catena dell’Hindukush.

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Gianandrea Gaiani