Olimpiadi: Londra dimentica la strage di Monaco
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Olimpiadi: Londra dimentica la strage di Monaco

Nessuna celebrazione per gli atleti israeliani uccisi nel 1972 dai terroristi palestinesi

Quarant’anni fa terroristi palestinesi dell’organizzazione Settembre nero presero in ostaggio e poi uccisero 11 atleti della squadra olimpiaca israeliana alle Olimpiadi di Monaco di Baviera. Una ricorrenza scomoda che sta creando qualche imbarazzo alla Gran Bretagna che si appresta a ospitare i trentesimi Giochi Olimpici . Come nelle precedenti edizioni anche oggi il Comitato olimpico si rifiuta di ricordare le vittime della strage terroristica commemorandole durante la cerimonia di apertura dei giochi, come chiede un gruppo di familiari degli 11 atleti uccisi sostenuti questa volta da un ampio movimento d’opinione e politico.

Ilana Romano e Ankie Spitzer, vedove di due tra gli undici atleti uccisi a Monaco nel 1972, hanno raccolto su internet 90 mila firme ottenendo l' appoggio di Guido Westerwelle, ministro degli Esteri tedesco, che invoca "un momento di riflessione, quarant' anni dopo" un atto terroristico che vide la morte anche di un poliziotto tedesco.

In Italia 125 parlamentari di tutti i gruppi politici hanno sottoscritto una lettera al Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Jacques Rogge affinché, durante la cerimonia di apertura venga osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del massacro di Monaco. Iniziative simili sono state formulate dal parlamento canadese e australiano, dal Congresso statunitense mentre anche un ex campione olimpico del calibro di Pietro Mennea è sceso in campo con una lettera aperta nella quale sostiene che "Il Comitato Olimpico Internazionale deve avere il coraggio di  commemorare con un minuto di silenzio e con altre cerimonie l'olocausto degli undici atleti israeliani trucidati da terroristi palestinesi quel maledetto 5 settembre 1972 durante le Olimpiadi di Monaco".

Il Comitato Olimpico di Israele organizzerà il 6 agosto, a Londra, una cerimonia ufficiale di commemorazione ma è difficile che Londra accetti di tributare un omaggio ufficiale alle vittime di quell’atto terroristico, ufficialmente per non mischiare temi a sfondo politico allo sport ma soprattutto nel timore di provocare boicottaggi o proteste delle delegazioni arabe o di creare un valido pretesto per i terroristi islamici .

In realtà molti ambienti britannici politici, economici e universitari sono stati protagonisti negli ultimi anni di boicottaggi e aspre critiche nei confronti di Gerusalemme mostrando al tempo stesso un’accondiscendenza nei confronti del mondo arabo e islamico sempre più radicata nella società britannica anche a causa dei crescenti investimenti degli emirati arabi del Golfo nella City.

L’aspetto economici non è certo secondario in una manifestazione sportiva che, secondo uno studio di Goldman Sachs, determinerà una crescita del Pil britannico dello 0,4 per cento nel terzo trimestre di quest’anno. La minaccia terroristica di matrice jihadista non ha poi certo bisogno della commemorazione delle vittime di Monaco per colpire le olimpiadi di Sua Maestà come confermano tutti i rapporti della sicurezza  

Questi i nomi degli atleti israeliani vittime della Strage di Monaco del 1972 : Moshe Weinberg, 33 anni, allenatore di lotta greco-romana, Yossef Romano, 31 anni, pesista, Yossef Gutfreund, 40 anni, arbitro di lotta greco-romana, David Berger, 28 anni, pesista, Mark Slavin, 18 anni, lottatore, Yakov Springer, 51 anni, giudice di sollevamento pesi, Ze’ev Friedman, 28 anni, pesista, Amitzur Shapira, 40 anni, allenatore di atletica leggera,  Eliezer Halfin, 24 anni, lottatore, Kehat Shorr, 53 anni, allenatore di tiro a segno, André Spitzer, 27 anni, allenatore di scherma.

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Gianandrea Gaiani