Meno vittime civili in Afghanistan
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Meno vittime civili in Afghanistan

Diminuisce, con percentuali a due cifre, il numero di civili uccisi in Afghanistan

Il numero dei civili uccisi in Afghanistan nei primi 4 mesi del 2012 è crollato del 21 per cento. Secondo l'Onu in totale sono 579 le vittime e 1.219 i feriti, di cui la maggior parte (il 79 per cento) uccisa dai talebani. Lo ha riferito Jan Kubis, rappresentante speciale del Palazzo di Vetro in Afghanistan alla testa della Unama

Solo il 9 per cento dei morti civili è attribuibile alle forze filo-governative o alle truppe alleate mentre per il restante 12% non è stato possibile stabilire la responsabilità. Nei primi quattro mesi del 2011 le vittime civili del conflitto furono 898 e i feriti 1.373. ''Il segretario generale dell'Onu - ha poi detto Kubis - ha chiesto che il problema delle vittime civili e di come ridurne il numero sia ora più che mai al primo posto delle preoccupazioni durante la transizione della sicurezza dalla Nato a esercito e polizia afghani''.

L’ultimo caso di danni collaterali è stato registrato il 26 maggio nella provincia orientale di Paktia dopo un bombardamento aereo delle forze alleate che avrebbe provocato la morte di otto civili tra cui 6 bambini, Il comando alleato ha riferito che in quell’area “truppe Isaf sono state attaccate da un gran numero di insorti nella provincia di Paktia e hanno reagito a questo attacco rispondendo al fuoco e richiedendo l’intervento aereo”.

In sensibile calo anche le perdite tra i militari alleati rispetto all’anno scorso, il più sanguinoso dall’inizio delle ostilità nell’ottobre 200. Da allora i caduti alleati registrati sono 3.025 (50 gli italiani)  mentre le perdite quest’anno sono al momento 178 delle quali 42 in maggio contro i 59 caduti del maggio dell’anno scorso e i 220 registrati nei primi cinque mesi del 2011.

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Gianandrea Gaiani