Afghanistan: Karzai vuole le basi Nato
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Afghanistan: Karzai vuole le basi Nato

Circa 500 basi e avamposti verranno abbandonati dalla Nato entro il 2014

La Nato si ritira dall’Afghanistan ed entro il 2014 abbandonerà circa 500 tra basi vere e proprie, basi avanzate (le cosiddette FOB – Forward Operating Base), avamposti (COP - Combat Out post) e check point fortificati. Postazioni protette con barriere anti-kamikaze tipo Hesco-bastion, dotate di alloggi e servizi con aria condizionata che la Nato sta già provvedendo a smantellare nelle aree dove il ritiro delle truppe ha preso il via con un contratto da 57 milioni di dollari assegnato alla società Serco che ha già effettuato lo stesso lavoro in Iraq.

Il presidente afgano Hamid Karzai ha però chiesto agli alleati di fermare la demolizione delle basi militari facendo notare come queste strutture possano essere riutilizzate per ospitare scuole, ospedali e uffici amministrativi. Karzai ha chiesto al ministero della Difesa di "adottare tutte le misure necessarie per fermare lo smantellamento delle basi e rendere possibile il loro riutilizzo". Iniziativa sostenuta da alcuni parlamentari. "La costruzione delle basi è costata moltissimo e ora si vuole spendere ancora di più per demolirle" ha affermato Shukria Barakzai, giornalista ed esponente politica afgana per la quale "queste strutture si potrebbero usare per realizzare ospedali, scuole o per altri fini governativi".

Costruire e attrezzare FOB in zone ad alto rischio ha comportato spese elevatissime. Pochi i dati disponibili ma per istituire la FOB Sterzing nella valle del Mushai (non lontano da Kabul) il contingente italiano spese circa 600 mila euro. Infrastrutture oggi in molti casi da demolire per impedire che vengano occupate e utilizzate dai talebani. Il comando Nato a Kabul ha espresso stupore per la richiesta di Karzai ricordando che alcune Fob e Cop sono stati ceduti direttamente alle forze afghane e che il governo afgano avrebbe avuto la possibilità di rivendicare il controllo della basi ma che la richiesta di Kabul è tardiva.

Secondo portavoce statunitensi citati dal Washington Post gli afghani schierano circa 200 mila soldati ma non hanno  la capacità logistica per gestire le centinaia di basi disseminate nel Paese, specie quelle che si trovano in zone montuose isolate. Una valutazione concreta basata sulle reali capacità delle forze di Kabul ma che impone di chiedersi come potranno le truppe afghane difendere da sole il Paese dai talebani se non sono neppure in grado di rilevare le basi alleate?

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Gianandrea Gaiani