Allarme a Londra: la sicurezza delle Olimpiadi fa acqua
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Allarme a Londra: la sicurezza delle Olimpiadi fa acqua

Mancano all'appello seimila guardie private. Cameron costretto a mobilitare l'esercito

Il Comitato Olimpico Internazionale non sembra preoccupato dal flop senza precedenti della sicurezza che sta emergendo a pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi di Londra. La società G4S, che si era aggiudicata un appalto da 284 milioni di sterline per fornire 10.400 guardie private per garantire la sicurezza agli impianti sportivi ha ammesso che non potrà rispettare gli impegni né addestrare un numero adeguato di personale considerato che solo 4 mila vigilantes sono oggi operativi presso i 100 siti olimpici. Per coprire "il buco" il governo britannico è stato costretto, non senza imbarazzo, a mobilitare 3.500 soldati, alcuni dei quali da poco rientrati dall'Afghanistan e in meritata licenza.

"Abbiamo avuto rassicurazioni da parte del governo sul fatto che la sicurezza durante le Olimpiadi di Londra sarà garantita" ha spiegato il presidente del Comitato olimpico internazionale Jacques Rogge in una conferenza stampa aggiungendo che "l'ulteriore apporto dei soldati ci dà tranquillità nel campo della sicurezza".

Il governo aveva già mobilitato 13.500 militari e affidando loro compiti specialistici e la "sicurezza areale" delle Olimpiadi incluse le forze speciali e antiterrorismo e la difesa aerea di un corridoio largo 48 chilometri nei cieli di Londra con aerei radar Sentry, velivoli da caccia Typhoon, elicotteri Lynx e Puma e persino batterie di missili antiaerei Rapier pronti ad essere impiegati in caso di minacce aeree portate da velivoli ultraleggeri o aerei dirottati per azioni suicide simile a quelle dell’11 settembre 2001.

Nick Buckles, l'amministratore delegato del colosso della "private security" i G4S, si è scusato ammettendo di essersi reso conto solo pochi giorni fa che la sua società non sarebbe stata in grado di fornire il numero di guardie concordato dopo aver ammesso ai colloqui 50 mila delle 110 mila persone che avevano presentato domanda d’impiego. G4S, che ha ricavi per 7,5 miliardi di sterline annui, dovrà restituire almeno 50 milioni di sterline (più una multa tra i 10 e i 20 milioni) e sta scontando la figuraccia con forti perdite in borsa mentre i 3.500 militari aggiuntivi assegnati alla sicurezza olimpica potrebbero essere costretti a dormire in scuole e altre sistemazioni di fortuna perché nelle basi della capitale non ci sarebbe più posto.

Una circostanza che rischia di peggiorare il malumore degli ambienti militari britannici causati dai tagli alla Difesa del governo di David Cameron. Ai veterani dell’esercito di sua Maestà spetterà poi il compito ben poco qualificato di perquisire gli spettatori delle gare olimpiche e ispezionare borse e zaini agli accessi degli impianti sportivi e a poco servirà la promessa del ministro dell'Interno, Theresa May, di regalare ai militari migliaia di biglietti per assistere alle competizioni in segno di riconoscenza per i loro sforzi.

Il colonnello Richard Kemp, ex comandante delle truppe britanniche in Afghanistan, ha detto al Daily Telegraph che molti dei soldati richiamati sono appena rientrati dall’Afghanistan e si aspettavano "una meritata pausa" con le loro famiglie. "Come sempre le forze armate svolgeranno estremamente bene, in maniera professionale e con il sorriso sulle labbra, il compito assegnato" ha detto Kemp "ma non dimentichiamoci che molti di questi soldati sono persone alle quali nei giorni scorsi è stato detto che saranno licenziati, che i loro reggimenti verranno sciolti e che si trovano già sotto grande pressione. Il morale delle forze armate è molto fragile e questo peggiorerà le cose".

Oltre a quella degli impianti sportivi sembra essere critica anche la sicurezza a Heathrow, il principale aeroporto di Londra. Un rapporto dell'ispettore delle frontiere, John Vine, ha evidenziato che molti funzionari del controllo dei passaporti non sono addestrati a riconoscere documenti falsi. Non è la prima volta che viene sottostimato l’impegno per la sicurezza delle Olimpiadi di Londra. Basti pensare che le esigenze inizialmente previste erano limitate a duemila guardie per un  budget di 86 milioni di sterline, poi lievitato a quasi 300 milioni.

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Gianandrea Gaiani