Gli italiani tornano nei campi per la vendemmia
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Gli italiani tornano nei campi per la vendemmia

Fino a pochi anni fa erano solo extracomunitari. Crisi e disoccupazione hanno cambiato le abitudini

“Gli immigrati in Italia? Sono gli italiani.” Parola di imprenditore veneto. La vendemmia così come tutte le attività di manovalanza legate alla vinificazione ovvero alla trasformazione dell’uva, non sono più appannaggio degli immigrati ma di esodati, cassaintegrati e disoccupati italiani.

Roberto Castagner, distillatore e Presidente dell’Accademia della grappa e delle acquaviti, nei campi e nelle cantine del Nordest sono ricomparsi gli italiani. Che cosa sta accadendo?

“Quest’anno davanti alle porte degli uffici del personale di molte aziende del settore, si sono presentati a chiedere un posto di lavoro per il periodo della vendemmia, per la raccolta e la trasformazione delle vinacce e per tutte le altre mansioni che vengono svolte in cantina, centinaia di italiani. E’ una cosa che non accadeva da decenni. Lo scorso anno, gli italiani che si presentavano a chiedere un lavoro potevano essere giovani studenti in cerca di qualche spicciolo in più per pagarsi i libri universitari o per arrotondare la paghetta, qualche operaio ma il resto erano tutti extracomunitari. Nel 2013, la situazione si è invertita completamente”

Proviamo a fare una stima, in termini di percentuale…

“Direi che ben oltre il 50% della manovalanza impiegata quest’anno per la vendemmia e per la successiva lavorazione dell’uva è costituita da italiani. Ad esempio, per mia esperienza diretta, quest’anno su 5 lavoratori quattro sono italiani e 1 è straniero. Fino al 2012, la proporzione era invertita”

Quando si sono presentati gli italiani a chiedere un posto di lavoro? E di quali qualifiche sono in possesso?

“Per la vendemmia hanno iniziato a portare il proprio curriculum vitae agli inizi della stagione estiva, dunque molti mesi fa. A differenza degli anni scorsi, gli italiani che quest’anno si sono offerti di vendemmiare non sono i manovali, operai o figure non specializzate ma sono uomini e donne con una cultura e una esperienza medio alta”

Ci faccia un esempio…

“Abbiamo assunto ex capi del settore manutenzione di grandi aziende, ex responsabili di reparti specializzati di società molto importanti che sono in difficoltà per la crisi economica. Purtroppo gli ammortizzatori sociali non riescono più a garantire quella tranquillità che erano in grado di garantire fino a qualche mese fa e i lavoratori hanno paura..”

E gli immigrati che fine hanno fatto?

“Molti sono tornati nel loro paese d'origine. Ad esempio, lo scorso anno nelle cantine c’erano rumeni, albanesi e marocchini. Quest’anno, la maggior parte di loro sono rientrati in patria perché le condizioni di lavoro in Italia, così hanno detto, non sono più favorevoli per loro”.

E gli italiani che quest’anno sono tornati nei campi da quale settore provengono?

“Sono quasi tutte figure altamente specializzate del settore del mobile e dell’edilizia. Insomma, i settori che più di altri nel Nordest, così come nel resto dell'Italia, hanno risentito della crisi economica”.      

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Nadia Francalacci