Usa e immigrazione: il bando del Texas contro le città santuario
Dopo lo stop della corte federale, il governatore texano avalla il provvedimento di Trump contro chi protegge gli immigrati irregolari
Dopo che un giudice federale due settimane prima aveva bloccato il provvedimento di Donald Trump contro le cosiddette città santuario, il governatore repubblicano del Texas a sorpresa ratifica quel discusso progetto di legge.
La polizia locale ora potrà chiedere a chiunque informazioni e dettagli circa il proprio status di immigrato. Le autorità cittadine texane dovranno cooperare con quelle federali in questo ambito, applicando le leggi sull'immigrazione.
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La ricostruzione della vicenda
Nel gennaio scorso, a cinque giorni dall'inizio del suo mandato, Trump firmò un ordine esecutivo per una stretta sulle cosiddette "sanctuary cities", dichiarandole "non idonee a ricevere sovvenzioni federali". Si definiscono città santuario quelle città che proteggono gli immigrati irregolari e limitano la loro collaborazione con le autorità federali accogliendo i migranti senza documenti. Ai dipendenti municipali e della polizia locale di queste città è vietato mettere in discussione le persone sul loro status di immigrato. Tra queste: Los Angeles, Houston, New York, Chicago, Philadelphia, San Francisco.
Proprio un giudice della Corte federale di San Francisco, William H. Orrick, il 25 aprile aveva però stoppato il decreto di Trump, obiettando che il presidente fosse andato oltre il suo potere.
Ora la contromossa del governatore texano.
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Cosa dice il governatore del Texas
Il governatore repubblicano del Texas Greg Abbott ha firmato la legge contro le città santuario, postando su Facebook un video con le sue motivazioni.
"In qualità di governatore, la mia priorià è la pubblica sicurezza e questo testo porta avanti quell'obiettivo tenendo pericolosi criminali lontano dalle nostre strade", ha sottolineato poi in una nota.
L'approvazione del provvedimentro contro le "città santuario" potrebbe portare a pene detentive per i poliziotti texani che non collaborino con l'U.S. Immigration and Customs Enforcement.
Dopo la firma Abbott, la normativa entrerà in vigore il 1° settembre. Il testo è stato approvato nei giorni scorsi presso il Congresso dello Stato del Texas, a maggioranza repubblicana.