Così Papa Francesco si dedica ai più poveri
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Così Papa Francesco si dedica ai più poveri

Sempre più "Papa dei lavoratori" e degli "ultimi": Bergoglio ha in serbo nuove sorprese

Sempre più Papa dei lavoratori e degli ultimi: dopo l’accorato discorso pronunciato a Scampia, durante la recente visita a Napoli, contro la disoccupazione e in difesa della dignità dei lavoratori, Francesco continua con i gesti e i messaggi forti, incurante dell’etichetta di «Papa comunista» che i suoi avversari pretendono di affibbiargli.

Forse nella Chinatown di Prato
Non ha paura Bergoglio di fare concorrenza a Maurizio Ladini e già si annuncia che il prossimo 9 novembre, quando visiterà Firenze per l’apertura del Convegno ecclesiale nazionale della Cei, ha intenzione di recarsi a Prato per vedere di persona le condizioni in cui lavorano gli immigrati cinesi per l’industria tessile. E c’è da giurarci che, se la tappa sarà confermata, non mancherà il suo discorso di condanna per le condizioni terribili in cui lavorano questi “immigrati-schiavi” e per le tragedie che sono accadute a causa del mancato rispetto delle norme di sicurezza (a cominciare dal rogo del dicembre 2013 quando un capannone prese fuoco e uccise 7 operai).

Lava i piedi alle donne
Anche nell’imminente Settimana Santa le sorprese e i gesti simbolici non mancheranno. Il 26 marzo 150 clochard hanno visitato la cappella Sistina.Domenica 29 marzo, domenica delle Palme il Papa pronuncerà in piazza san Pietro un’omelia moto forte in vista dell’Anno Santo sulla misericordia. Il Giovedì Santo, 2 aprile, Bergoglio celebrerà nel carcere di Rebibbia la Messa in Coena Domini, che ricorda l’istituzione dell’Eucarestia da parte di Gesù. Nel corso della celebrazione avviene la “lavanda dei piedi” in ricordo dell’analogo gesto che fece Gesù con i suoi apostoli. Ma questa volta non saranno solo 12 uomini, come tradizionalmente accadeva nelle celebrazioni del passato, a lasciarsi lavare i piedi dal Papa durante la messa. Ci saranno anche delle donne, della sezione femminile del carcere. Una scelta simbolica da parte del Papa, per ricordare che la Chiesa è fatta da uomini e da donne.

Il primo Papa nel tempio valdese
Anche nel 2013 il pontefice aveva lavato i piedi a un gruppo di detenuti, minori del Carcere di Casal del Marmo, tra essi c’erano delle ragazze e persino una musulmana. Mentre l’anno scorso era toccato a un gruppo di disabili, tra cui donne. Francesco è molto attento anche al dialogo ecumenico e interreligioso. Non a caso il 22 giugno, durante la sua visita a Torino per l’Ostensione della Sindone, visiterà il tempio valdese della città. Primo Papa nella storia a a entrare in un luogo di culto valdese.

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Ignazio Ingrao

Giornalista e vaticanista di Panorama, sono stato caporedattore dell’agenzia stampa Sir e diretto il bimestrale Coscienza. Sono conduttore e autore della trasmissione A Sua Immagine su RaiUno

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