Barack Obama con la first lady Michelle
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Un regalo di nozze per la campagna di Obama

Abbandonato da molti grandi sostenitori, Barack Obama punta a finanziare la sua campagna elettorale con l'aiuto dei piccoli donatori ai quali si appella con originali iniziative come quella di chiedere di devolvere l'equivalente di un regalo di nozze o di compleanno alle sue casse. Per battere la macchina di raccolta fondi di Mitt Romney, il presidente mette in campo la sua base, mentre l'ex governatore può contare sul sostegno di facoltosi uomini d'affari

L'ultima trovata è una riffa, una lotteria per partecipare a una cena con Michelle Obama. Se sei un supporter del presidente e vuoi uscire a cena con la First Lady può versare un cifra compresa tra i 15 e i 1000 dollari per avere diritto (o accesso) al sorteggio per essere uno dei fortunati a sedere a fianco della Prima Dama d'America. Barack non sarà contrariato, ma anzi, invece, dispenserà felicità per questa vostra presenza.

Il presidente punta sulla sua base per essere rieletto. Abbandonato da molti grandi f inanziatori (a parte Hollywood e alcuni grandi nomi della finanza come George Soros), tenta di ripercorrere la strada che quattro anni fa gli permise di arrivare fino alla Casa Bianca: quella di appellarsi alla base, ai piccoli donatori, agli elettori che "scommettono" su di lui, puntando piccole (grandi) cifre: dai 10, 15 dollari in su, fino a un massimo di 5000 dollari.

Recuperare tutti quelli che nel 2008 si spesero (e spesero) per lui, non sarà facile. Negli ultimi mesi, il numero di questi piccoli donatori era inferiore rispetto a quello registrato nella precedente campagna elettorale. C'è dunque la necessità di dare loro una nuova motivazione, anche attraverso nuove forme di coinvolgimento (finanziario). Come l'appello a devolvere la cifra equivalente del regalo di compleanno o di matrimonio stanziati per un amico alla campagna elettorale di Barack Obama: una vera e propria lista nozze per il presidente.

Queste piccole donazioni dirette sono affiancate da quelle indirette, che arrivano dalla vendita dei gadgets del presidente. Il giro d'affari è importante, gli oggetti proposti sono spesso originale. Si va dalla classica maglietta alla ciotola per cibo per cani con il logo ufficiale della campagna Obama - Biden; dalla rituale borsa con spilla alla Obama Dog Bandana, un fazzoletto da mettere al collo del miglior amico d ell'uomo. I cani, in effetti, sembrano essere diventati tra i migliori veicoli di propaganda politica. Non è un caso che Anne Wintour, la mitica direttrice di Vogue,  per aiutare il finanziamento della campagna elettorale, abbia lanciato una linea di moda per cani chiamata "Bark for Obama" ("Abbaia per Obama").

L'attenzione con cui Barack Obama si rivolge alla sua base per avere donazioni è pari alla freddezza (o presunta tale) con cui si rapporta con i grandi finanziatori. In realtà, il presidente è sempre stato molto attento alla comunità degli affari, ma non è mai riuscito a ( o non ha mai voluto) instaurare una relazione calda e coinvolgente con molti esponenti del gotha finanziario e industriale. Cosa che invece Mitt Romney è riuscito a fare perfettamente, ben al di là dello storico rapporto tra l'establishment economico statunitense e il Grand Old Party.

Per questo, il cospicuo flusso di denaro è stato continuo nelle casse d ella campagna elettorale del candidato repubblicano. L'ultima sua iniziativa è stata quella di invitare un ristretto gruppo di suoi sostenitori (circa 300, i quali avevano contribuito con generosi assegni) in un lussuoso resort in Utah, a Park City, il villaggio di montagna dove vennero organizzate molte delle gare delle Olimpiadi invernali di Salt Lake City, evento nella cui organizzazione, Mitt Romney ebbe una fondamentale ruolo.

In maggio, l'ex governatore ha battuto Barack Obama nella raccolta di fondi: quasi 77 milioni di dollari contro i 60 del presidente.Tra i donatori piu' generosi c'e' Bob Perry, imprenditore edile texano di 79 anni, che ha versato ben 4 milioni di dollari. Ci sono poi anche i fratelli Koch, Bill, David e Charles, tra i maggiori sostenitori del Tea Party. Hanno promesso di investire 400 milioni di dollari per battere Obama e Mitt Romney beneficerà  di parte di questi soldi. I Koch hanno organizzato una iniziativa simile a quella del candidato repubblicano in Utah con finanziatori pro Grand Old Party.

Dalla lista nozze al week end nel resort in montagna, tutto va bene per raccogliere soldi nella campagna elettorale più costosa della storia. Il tetto di un miliardo di dollari (che era stato previsto) sarà superato.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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