Chi è il politico più popolare su Twitter?
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Chi è il politico più popolare su Twitter?

Berlusconi davanti a tutti, a sinistra Renzi non ha rivali. La classifica

Dato che la politica è sempre più un affare di tweet e dato che il cinguettio ha sostituito la nota ufficiale, il comunicato stampa, la dichiarazione (a proposito che fine hanno fatto i portavoce?) forse varrà la pena rottamare i sondaggi a favore di Topsy, il contatore che sostituisce il gradimento, la statistica che tutto ammannisce e accumula in termini di quantità sul social network.

E sia chiaro che le primarie del Pd, a parte le polemiche sulle tessere false, sugli albanesi di Asti, sui doppi segretari di Trapani, sulla moltiplicazione delle tessere di Torino e Rovigo, insomma nonostante tutto si celebreranno tra un mese. Non sono voti certo, ma solo zirli del web che nulla dicono se non che da un mese a questa parte il nome di Matteo Renzi è stato twittato per ben 94.232 volte, mentre quello del più discreto Gianni Cuperlo “solo” 15.573, superato addirittura da Pippo Civati con 16.071. Pazienza per Gianni Pittella, quarto candidato alle primarie, che si dichiara paladino del Mezzogiorno che ne raccoglie 3986 di tweet (ma in compenso la sua marcia al parlamento europeo, meno di due minuti per approvare una caterva di leggi e simili, raccoglie 9150 visualizzazioni e l’applauso di tutti gli europarlamentari che non vedevano l’ora di andare a pranzo).

Si contano anche a destra dove è tutto un duello di numeri in vista del futuro consiglio nazionale dove si miureranno colombe, falchi, pitonesse (eccezione per Massimo Razzi che appartiene solo a Berlusconi, come ha dichiarato, e di Alberto Belloni che ha coniato una nuova corrente meno di 24 ore fa, quella dei realisti). Più di 600 lealisti e di firme, sembra averne Denis Verdini, 300 le colombe, ma se sono 850? Beh, c’è chi ha firmato per entrambi. Ebbene torniamo a twitter. Fitto o Alfano? Non avrà un forte radicamento sul territorio, come rimproverano al vicepremier, ma ce l’ha sul social network dove 33.528 tweet parlano di Alfano, contro i 4646 di Raffaele Fitto che però può sempre annettere quelli di Daniela Santanchè (7027).

Ma attenzione! Non ce ne sarebbe per nessuno se solo si tenesse conto di questa modesta classifica dove Sandro Bondi domina con 319.993 tweet. Sarà forse per la sua sincerità: «Senza Berlusconi saremmo delle rape». Per risalire dal campo al parlamento si monitori Enrico Letta che non ha “le palle d’acciaio” (è stato solo una cattiva interpretazione, si è giustificato dopo l’intervista rilasciata all’Irish Times) ma vanta 92812 tweet.

Se poi si volesse tenere conto della guerra editoriale scoppiata tra gli ex Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema, Romano Prodi, tre moschettieri uno contro tutti, a colpi di retroscena libreschi, il primato spetterebbe a Prodi (32.971), Bersani (9188) ultimo D’Alema (8638). Ma tutto finisce e in politica tra decadenza, traditori, successori, grazia, larghe intese, tutto porta a Berlusconi (ma è favorito, c’è anche la figlia Marina) con i suoi 194 mila tweet. Più che una classifica è sale, zucchero e twitter. Un mese di anticipazioni, frasi estrapolate dal libro di Bruno Vespa “Sale, zucchero e caffè” e volete che neppure Twitter lo evitasse? Un mese di Vespa vale quasi 158 mila twetter. Adesso, basta fare logout per tornare in parlamento…

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Carmelo Caruso