Tulliani-Gaucci: un pareggio in tribunale
ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
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Tulliani-Gaucci: un pareggio in tribunale

Il giudice di Roma ha rigettato le richieste di entrambi. Una lite tra calcio, politica e immobili

Lui chiedeva una parte degli immobili che le avrebbe intestato, lei per tutta risposta esigeva la restituzione di una parte della vincita all’enalotto (circa un milione di euro). Di mezzo la politica, un po’ di calcio, gossip, rettifiche e un dissidio che si è fatto operetta quello fra Elisabetta Tulliani, compagna dell’ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, e Luciano Gaucci ex patron del Perugia calcio.

Una controversia a suon di milioni che coinvolgeva direttamente la Tulliani in precedenza compagna di Gaucci e la stessa famiglia, il più noto fratello (assurto alle cronache per il famoso appartamento a Montecarlo lascito di una donazione ad An, il partito di Fini e poi venduto al cognato) madre e padre, tutti – secondo Gaucci – intestatari di beni che in realtà gli appartenevano.

Da par suo la Tulliani, vincitrice del jackpot all’enalotto (un milione di euro circa) chiedeva la restituzione di una fetta della vincita, la metà, che a suo tempo avrebbe accreditato sul conto di Gaucci con il fine di investire la somma per suo conto.

La lite è finita in tribunale a Roma dove il giudice Giovanni De Petra si è espresso il 5 aprile, sancendo un armistizio che a sentire Carlo Izzo, avvocato della Tulliani è «appagante».

In realtà, il giudice ha sì rigettato la richiesta di Gaucci, che chiedeva la restituzione di beni immobili, quadri, ma ha anche rigettato la richiesta della Tulliani. Come spiega Izzo, la Tulliani ha dimostrato di aver acquistato i beni attraverso i proventi della vincita esibendo assegni del proprio conto bancario, insomma, nessun regalo, ma solo il prodotto di un investimento fatto con denaro proprio. «Una vicenda che ha dato adito a polemiche e strascichi politici – ricorda sempre Izzo – che non dimentica come la vicenda sia stata manipolata all’indirizzo del compagno della Tulliani, Fini». «Per noi è stata fatta giustizia» aggiunge sempre soddisfatto il legale. Da conoscere l’opinione di Gaucci che potrebbe ancora ricorrere in appello. E se lo facesse? «Saremmo pronti a combattere ancora, abbiamo anche noi delle contromosse». Ricchi, chiacchierati, con pareggio

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Carmelo Caruso