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Terremoto e neve: l'emergenza in Centro Italia - FOTO e VIDEO

Al dramma dell'Hotel Rigopiano si aggiungono tante altre situazioni di sofferenza in Abruzzo e nelle altre regioni colpite dal sisma

Al dramma dell'Hotel Rigopiano, la struttura del Gran Sasso travolta da una valanga presumibilmente innescata dalle ultime scosse di terremoto, si aggiungono situazioni di emergenza in tutte le zone del Centro Italia già colpite dal sisma e ora costrette a fare i conti con la neve e tutta una serie di conseguenti disagi, a partire dall'assenza di energia elettrica. Di seguito, ecco gli aggiornamenti dalle zone più in difficoltà...

20 gennaio

Ore 18:33
- E' stato recuperato il corpo del secondo dei due dispersi che si cercavano a Crognoleto, nel teramano. L'altro era stato recuperato questa mattina.

Ore 16:48 - Continua l'afflusso di personale e mezzi delle forze armate nelle aree colpite dal sisma e dal maltempo, sulla base delle richieste avanzate dalla Protezione Civile.

I militari complessivamente impiegati hanno raggiunto le 3.000 unità circa e poco meno di un migliaio sono i mezzi schierati, tra quelli speciali del genio a quelli ruotati e cingolati.

Ore 15:28 - Altre persone sono state individuate vive sotto le macerie dell'hotel Rigopiano. Lo riferiscono i vigili del fuoco che ancora non hanno raggiunto i superstiti. Si tratterebbe di un gruppo di cinque persone, anche se il numero è ancora da confermare.

Ore 15:00
- Dopo una notte di ricerche in condizioni estreme sono stati tutti estratti vivi nella tarda mattinata di oggi gli otto superstiti ritrovati dai soccorritori sotto le macerie dell'Hotel Rigopiano.

Sono tutti in buone condizioni, ha riferito Marco Bini della Guardia di Finanza, tra loro ci sono due bimbi. Il recupero è avvenuto in due momenti con due interventi: nel primo sono state estratte 6 persone, tre uomini, una donna e due bambini. Nel secondo altre due persone, che devono ancora essere identificate.

Alcuni di loro sono già all'ospedale di Pescara. I soccorritori confidano di trovare altre persone vive. La mamma e la figlia estratte vive hanno saputo proteggersi e reagire. "Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro", ha raccontato il soccorritore della Gdf Marco Bini che ha estratto mamma e figlia. "Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano. La speranza ora è quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori".

Ore 13:02
- Sono arrivati a otto i sopravvissuti della tragedia dell'hotel Rigopiano. Tra loro - si apprende dai carabinieri - due bambini. Due al momento le persone estratte dalle macerie.

Ore 11:41
- Sei persone - secondo quanto apprende l'Ansa - sono state individuate vive dai viigli del fuoco sotto la slavina che ha travolto l'Hotel Rigopiano. Tra i sei sopravvissuti nelle macerie dell'hotel Rigopiano c'è anche una bambina. Lo ha detto il viceministro dell'interno Filippo Bubbico al Gr1.


Ore 11:07
- E' stato trovato il cadavere dell'uomo disperso a Ortolano, una frazione di Campotosto (L'Aquila), nei giorni scorsi. La vittima è Enrico De Dominicis, 73 anni.

Il corpo dell'uomo, localizzato dal soccorso alpino della Guardia di Finanza e recuperato dai Vigili del Fuoco, è ora in un elicottero diretto all'ospedale di L'Aquila. "Abbiamo raggiunto Campotosto alle prime luci del mattino e abbiamo iniziato le ricerche" dice il funzionario dei Vigili del Fuoco Enzo Albanese. Pensionato Enel, De Dominicis aveva lavorato in passato alla centrale idroelettrica di Provvidenza, a pochi chilometri da Campotosto.

Viveva con il fratello e all'arrivo della slavina stavano entrambi uscendo di casa dopo una scossa di terremoto. Il fratello Giocondo si è salvato. Lui e' stato investito in pieno.

L'uomo, che era stato travolto da una slavina a seguito delle scosse del terremoto, è stato trovato - si apprende da fonti della protezione civile - da uomini della Guardia di Finanza che stavano lavorando da giorni nella zona.

Ore 4:59
- Sono state circa 30 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate da mezzanotte alle 5 nel Centro Italia, la più forte delle quali di magnitudo 3.1 all'1:09 con epicentro a Capitignano (L'Aquila). Non si segnalano al momento nuovi crolli. Ieri nello stesso arco di tempo le scosse erano state circa 65, due delle quali di magnitudo 3.5.

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19 gennaio

Il punto


Terremoto e nevicate storiche. Questa la "tenaglia", come l'ha definita il premier Paolo Gentiloni, che sta stringendo in una morsa le popolazioni colpite ieri nell'Appennino centrale dalla serie di scosse sopra i 5 gradi.

Le operazioni di soccorso che vedono impegnati 7.000 uomini (circa 2.400 militari che presto diventeranno tremila) sono proseguite anche oggi in condizioni proibitive.

L'Hotel Rigopiano è la tragedia principale; ci sono poi altre situazioni critiche con frazioni isolate, persone rimaste intrappolate nelle proprie abitazioni, migliaia e migliaia di case senza energia elettrica. E il rialzo delle temperature fa salire al massimo l'allarme valanghe.

Domani, intanto, il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi per estendere lo stato di emergenza nei territori colpiti negli ultimi giorni: saranno aumentati gli interventi senza allargare il "cratere" dei Comuni già definito.

Padre e figlio dispersi nel teramano
Dal tardo pomeriggio sono in corso le ricerche di due dispersi nella frazione di Poggio Umbricchio del comune di Crognaleto. Si tratterebbe di un uomo di 50 anni e del figlio di 21. Usciti di casa per comprare una pizza, non avrebbero fatto ritorno.
Le ricerche, nel paese sommerso dalla neve, sono condotte dai vigili del fuoco di Teramo.

Soccorsi con sci ed elicotteri
A Campotosto (L'Aquila), nell'epicentro del sisma, gli uomini della Guardia di finanza, che hanno raggiunto la zona con gli sci, hanno recuperato un uomo di nazionalità indiana, dato ieri per disperso, che si era rifugiato sotto un capannone.
Un "bruco" cingolato dell'esercito ha raggiunto oggi la località ed ha portato viveri alle persone (oltre un centinaio) rimaste isolate all'interno dei Map nella parte alta del paese.
Dalla frazione Ortolano sono state evacuate con un elicottero della Gdf 21 persone rimaste bloccate.

Rifugio in caserme e stadi
Gli abitanti del comune di Valle Castellana e dalla frazione Nerito del comune di Crognaleto (Teramo), hanno trovato ospitalità nelle due locali caserme dei carabinieri. Gli spogliatoi del nuovo Stadio Gran Sasso-Italo Acconcia dell'Aquila sono diventati un centro di accoglienza per i cittadini spaventati dopo le forti scosse.
Circa tremila, dice Coldiretti, le aziende agricole e le stalle sepolte dalla neve nelle aree colpite dal Terremoto dove si contano casi di isolamento, nuovi crolli, decine di mucche e pecore morte e ferite.

Allarme valanghe
E dopo la tragedia di Rigopiano, sale il pericolo slavine. Le abbondanti nevicate, associate al vento forte, stanno infatti determinando in tutte le aree montane di Marche, Abruzzo, Lazio e Molise un aumento sempre più significativo del pericolo valanghe attualmente sul grado "Forte" 4 (il massimo è "Molto forte" 5). E le scosse di Terremoto in corso determinano una ulteriore probabilità di provocare i distacchi di neve.

Il consiglio dei Carabineri Forestali è quindi di "evitare assolutamente" nelle prossime ore e nei prossimi giorni le uscite e la frequentazione di pendii ripidi innevati a piedi, con gli sci, con le ciaspole o con le motoslitte o con qualsiasi altro mezzo meccanico.

Polemica su interruzioni elettriche
Forti i disagi provocati poi nei territori colpiti dalle interruzioni di energia elettrica, che hanno scatenato la protesta di diversi sindaci. L'Enel è intervenuta chiedendo scusa ai cittadini abruzzesi per i problemi dovuti a "condizioni meteo eccezionali".

Dalle 160 mila disalimentazioni dei giorni scorsi, sottolinea la società, si è arrivati alle 55 mila della serata di oggi. Quattrocento mezzi e 1.400 uomini, assicura l'Enel, stanno lavorando ininterrottamente per riportare la situazione alla normalità.

Ue, pronti a mobilitare tutti gli strumenti
Mentre il Governo domani estenderà lo stato di emergenza, Bruxelles esprime la sua solidarietà "Siamo pienamente pronti - spiega il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker - a mobilitare tutti gli strumenti a disposizione per alleviare l'impatto di questo disastro".

Ore 17:03 - "Nessuno sforzo viene risparmiato nel tentativo di salvare vite umane e di soccorrere le persone in difficoltaà. Ringrazio per la loro abnegazione i soccorritori che operano in condizioni estreme provocate dalla contemporaneità di scosse sismiche e di eccezionali nevicate. Questa condizione richiede alla comunità nazionale grande unità.

Ognuno, per la sua parte, deve agire con intelligenza e responsabilità per contribuire ad alleviare le sofferenze delle persone coinvolte". Lo dice Sergio Mattarella.

Ore 16:00 - Una cinquantina di abitanti di un Comune e di una frazione del teramano, impauriti dopo il terremoto e infreddoliti per la mancanza di energia elettrica con cui far funzionare gli impianti di riscaldamento, hanno chiesto aiuto ai Carabinieri e sono ospiti da ieri di due caserme dei militari.

Lo rende noto il Comando provinciale dei Carabinieri di Teramo. Le persone provengono dal Comune di Valle Castellana e dalla frazione Nerito del Comune di Crognaleto, che si trovano tra i Monti della Laga e contano in tutto meno di duemila abitanti.

Ore 15:38 - L'esercito si muove a seguito di richieste che pervengono dalle prefetture responsabili o direttamente dalla protezione civile. C'è una sommatoria di tre situazioni emergenziali, la ricostruzione post terremoto, la nuova ondata sismica e le proibitive condizioni meteorologiche. In questo momento per tutte queste tre esigenze l'esercito ha schierato 2.400 uomini e circa 1.000 mezzi.

Ci sono degli uomini e dei mezzi specifici che si sono aggiunti nelle ultime 24 ore e altri che sono ancora in afflusso proprio per quanto riguarda l'emergenza neve. Noi per questa emergenza finale, tra ieri e oggi, stiamo schierando 150 mezzi specifici e quasi 450 persone". Così Domenico Rossi, sottosegretario alla Difesa, a Effetto Giorno su Radio 24.

Rispetto alla possibilità di far muovere gli elicotteri dell'esercito subito, il sottosegretario Rossi spiega a Radio 24 che "le condizioni meteo relative al caso specifico erano effettivamente di carattere proibitivo quindi i mezzi si possono anche muovere ma in determinate condizioni, situazioni come quelle di ieri, erano al limite".

"Noi - sottolinea poi - nel momento in cui ci pervengono le richieste, approntiamo immediatamente i mezzi disponibili e li mandiamo, occorre sempre ricordare che questi mezzi fanno parte di reparti che sono dislocati in varie parti d'Italia, quindi noi stiamo facendo affluire i mezzi non solo dalle regioni vicine".

Ore 14:40 - Il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani ha sentito al telefono il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker sulla situazione dopo il terremoto in Italia. "Mi ha assicurato che l'Ue farà tutto il possibile", ha spiegato all'Ansa Tajani. Il commissario agli aiuti umanitari Stylianides ha sentito il premier Gentiloni e si è detto pronto ad andare nelle zone colpite, appena il governo lo riterrà opportuno. Stessa disponibilità e' stata espressa da Tajani, ribadendo la solidarietà del Parlamento.

"Faremo tutto il possibile per accelerare l'erogazione del fondo di solidarieta'", ha specificato Tajani dopo avere sentito al telefono il presidente Juncker sulla situazione dopo il terremoto nel centro Italia.

Ore 13:45 - "Primo obiettivo raggiungere tutte le frazioni, almeno avere un contatto, e verificare che non ci siano persone che rischiano la vita". Lo ha detto il premier Gentiloni a Rieti, parlando alla Protezione Civile, spiegando che il contatto dovrà avvenire almeno attraverso gli elicotteri. "Secondo obiettivo ripristinare tutte le utenze elettriche" e per questo ha chiesto uno sforzo all'Enel per eliminare ogni situazione nelle Marche e di ridurla in Abruzzo.

Ore 13:30 - L'Aquila. Una stalla in cui erano ricoverate 250 pecore è crollata a Campotosto (L'Aquila) per le conseguenze che lo sciame sismico ha avuto sugli accumuli di neve sul tetto, causando la morte di gran parte degli animali. Solo poco fa i proprietari che chiedevano aiuto da due giorni, sono riusciti a ottenere i soccorsi. "Capiamo il momento molto delicato e particolare con il territorio che è tutto in emergenza, ma lasciarci qui da soli senza aiuti è stato davvero duro", ha affermato il proprietario Emidio Rascelli, la cui azienda si trova anche ad 15 giorni senz'acqua. 

Ore 13:00 - Amatrice. "Domani ci sarà l'estrazione delle prime 25 casette, come già deciso. L'emergenza di queste ultime ore non ci ferma, la vita va avanti e lo dobbiamo sia ai 239 amici che non ci sono più che al cuore grande dell'Italia, di tutte le persone che dal 24 agosto non hanno smesso un solo secondo di dimostrarci solidarietà e affetto": così afferma in una nota il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi. "Il criterio adottato", prosegue la nota, "prevedeva una richiesta spontanea da parte dei cittadini che ne avevano strettamente bisogno. Tra quelli, ad avere la priorità nell'estrazione saranno coloro che hanno una disabilità del 100% o chi ha nel proprio nucleo familiare una persona di oltre 75 anni con almeno il 75% di disabilità". L'insediamento dei cittadini nelle prime 25 casette di Amatrice è previsto per la fine di gennaio, ma Pirozzi precisa che "molto dipenderà dalle condizioni meteo".



La slavina dentro l'Hotel Rigopiano | video

Ore 12:30 - Soccorsi dalla Lombardia. Tra ieri e oggi sono già partiti dalal Lombardia verso le zone del Centro Italia colpite dall'emergenza neve e terremoto 281 volontari di Protezione civile e 54 mezzi speciali. Lo ha comunicato la Regione Lombardia in una nota. L'assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali, che sta coordinando le partenze dalla Sala operativa della Protezione civile, ha spiegato che "altri 136 probabilmente partiranno da Sondrio, da Milano, Brescia e Varese questo pomeriggio, con pale a mano e altri 13 mezzi antineve".

Slavina distrugge Hotel Rigopiano sul Gran Sassso | video elicottero

18 gennaio - Il punto 


A cinque mesi dal primo, devastante terremoto, torna a tremare l'intero Centro Italia: 4 scosse di magnitudo superiore a 5 hanno fatto rivivere l'incubo a centinaia di migliaia di persone in Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, già provati da mesi di vita in condizioni difficilissime. Il bilancio, per ora, è di una vittima e di un disperso.

"Ogni scossa aggrava le condizioni dei cittadini, ma aumenta anche la nostra determinazione a star loro vicini e ad aiutarli" dice il capo dello Stato Sergio Mattarella.

Dai territori devastati sale il grido di dolore dei sindaci, unito alla richiesta di aiuti ed a qualche protesta. La Protezione civile parla di "condizioni estreme" e invia più uomini e mezzi così come la Difesa.

Predisposti i servizi anti-sciacalli. "Diverse zone non sono state raggiunte, abbiamo contatti ma molte zone sono isolate.

"Il tutto reso più difficile dalla viabilità", ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha anche invitato ad evitare spostamenti.

La vittima è un uomo di 83 anni rimasto sepolto nel crollo della sua stalla a Castel Castagna (Teramo), a causa delle nevicate e delle scosse di stamattina.

C'è poi un disperso a Ortolano, un uomo travolto da una slavina che si è staccata sopra le case della frazione di Campotosto (L'Aquila).

Decine poi le frazioni isolate, che i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere a causa delle forti nevicate.

Al terremoto si aggiunge infatti un'ondata di maltempo che non dà tregua ormai da giorni e che sta interessando proprio le zone colpite dal sisma.

La prima scossa è stata registrata dagli strumenti dell'Ingv alle 10.25, con magnitudo 5.1 ed epicentro a 9 km di profondità nei comuni di Montereale, Capitignano, Pizzoli, Barete e Campotosto, in provincia de L'Aquila, e di Amatrice, in provincia di Rieti.

La seconda, la più forte, è arrivata alle 11.14, un 5.5 sempre nelle stesse zone e alla stessa profondità.

Dopo 11 minuti ancora un'altra scossa, 5.3, una decina di chilometri più a sud, seguita da decine di repliche alcune sopra il 4. E alle 14:45 un altro 5.1, sempre nell'area di Campotosto.

"Mai vista", dice l'Ingv, una serie simile a questa. Ad attivarsi, spiegano gli esperti, "è la stessa faglia" che ha distrutto Amatrice e Pescara del Tronto il 24 agosto, anche se a generare il terremoto di oggi è stato un "segmento diverso".

Dal 24 agosto sono state registrate 45 mila scosse e la sequenza non è ancora terminata.

Le centrali operative dei Vigili del fuoco e della Protezione civile hanno ricevuto decine di chiamate per informazioni e segnalazioni di persone isolate.

Diversi i crolli nelle zone già devastate: ad Amatrice è venuto giù quel che restava del campanile della chiesa di Sant'Agostino e decine di crolli sono segnalati nelle frazioni gia' distrutte il 24 agosto, come a Campotosto, Aringo e Poggio Cancelli, dove la gente non riesce a scappare a causa della neve. I soccorsi sono proseguiti senza sosta.

A Castiglione Messer Raimondo (Teramo) una giovane ed un bambino rimasti sepolti sotto le macerie di una casa crollata sono stati estratti vivi dai vigili del fuoco in ipotermia.

Anche a Roma il terremoto si è sentito in maniera molto netta: nella Capitale sono state evacuate le scuole e molti uffici pubblici, chiuse le due linee della metropolitana. "Che devo dire, mi chiedo se abbiamo fatto qualcosa di male - commenta sconsolato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi - abbiamo due metri di neve e frazioni isolate, stiamo aspettando le turbine per rimuovere i cumuli di neve, questa è la priorità. Ci mancava solo l'ennesimo terremoto.

Venerdi' dovremmo consegnare altre casette, ma ormai viviamo giorno per giorno, quello che accadrà domani non lo so". "Quando stavamo per dimenticarcene, perché da dieci giorni non sentivamo più niente - aggiunge il sindaco di Arquata del Tronto Aleandro Petrucci - ecco un'altra mazzata. La situazione è disastrosa".

Un grido d'allarme arriva anche dal presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino, "Aiutateci, ci sono centri isolati per neve e non riusciamo a capire se ci siano o meno danni".

Nelle zone colpite dal sisma sono già presenti 750 vigili del fuoco e sono in arrivo altri 100 uomini delle squadre Usar, uomini esperti in ricerca e soccorso sotto le macerie.

Ma il problema principale è la neve, i cumuli lungo le strade rendono infatti difficilissimo il raggiungimento delle frazioni più isolate. "E' una situazione abbastanza complicata - conferma Curcio - in quelle zone sta nevicando da diverse ore, in maniera ininterrotta, e continuerà a nevicare nelle prossime ore".

Curcio è stato in contatto fin dalla mattina con il premier Paolo Gentiloni, a Berlino per l'incontro con la cancelliera Merkel, informandolo sugli sviluppi della situazione.

Il premier ha chiesto al ministro della Difesa Roberta Pinotti un rafforzamento dell'impegno dell'esercito. "Siamo già presenti in quelle zone - ha detto il titolare di via XX Settembre - ed ora stiamo allertando altri assetti che provengono sia dal nord che dal sud Italia proprio per dare il massimo di disponibilità".

E anche l'Europa si fa sentire: "Forniremo tutti gli aiuti a nostra disposizione, affinche' l'Italia non sia lasciata sola" dice il presidente Ue Jean Claude Junker

18 gennaio

La terra oggi è tornata a tremare. E lo ha fatto per tre volte: alle 10,25 alle 11,14 e alle 11,25. Poi ha colpito ancora una quarta alle 14,33 nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche, ma anche in Sardegna, in Campania fino in Calabria. E fortunatamente senza fare vittime.

È stata 5,1 la magnitudo del primo terremoto avvenuto in mattinata nel'Aquilano. A renderlo noto l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) alla luce dei calcoli che di routine vengono fatti dopo le prime stime, date in automatico. Confermate la magnitudo 5,4 del secondo sisma e la 5,3 del terzo. Mentre la quarta è stata intorno ai 5,1. Tutte scosse di alta intensità, tutte avvenute in un lasso di tempo ravvicinato e seguite da più di 100 piccoli movimenti tellurici.

Scosse, queste, che non hanno lasciato tregua da quest'estate. La prima più devastante era stata quella del 24 agosto, poi una seconda il 30 ottobre 2016. Ma in quelle due date il terremoto aveva toccato magnitudo 6 e 6.5. Da allora lo sciame sismico non ha mai finito di colpire quei territori con migliaia di repliche. E nuove scosse. Qui, il punto giorno per giorno.

18 gennaio 2017

Tanti i crolli che si sono susseguti nell'arco della giornata, insieme alle scosse di terremoto. Gli ultimi segnalati nelle frazioni di Rapino e Spiano, ma anche nei Comuni di Civitella, Valle Castellana, Bisenti, tutti isolati. Tutti in zona Teramo. "C'è gente che ha paura ma non riesce a uscire dalle case per la neve; in alcuni casi muri di due metri. La situazione nel comune e in provincia di Teramo è drammatica", dice il sindaco della città. "Non sappiamo quale sia la situazione, dei danni e di quanti hanno lasciato le case. Stiamo raccogliendo segnalazioni e nel frattempo approntando i centri di accoglienza: due in palestre, per oltre duecento posti, un terzo nella sede di Piano d'Accio dell'Università, per gli studenti residenti in città".

Situazione allarmente anche a Pieve Torina, in provincia di Macerata, la neve, o forse con le scosse di oggi, hanno provocato il crollo della tensostruttura provvisoria adibita ad asilo, e che per fortuna era deserta. Queste le parole del sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci. Allarme non terminato visto che secondo il primo cittadino anche altre tensostrutture si sarebbero abbassate.

Naturalmente i centri colpiti sono andati in tilt visto che erano già in piena emergenza neve. Traffico interrotto sulle linee ferroviarie interne Civitanova Marche-Albacina e Ascoli-Porto d'Ascoli per effettuare le verifiche sulle tratte ferroviarie dopo le tre forti scosse di terremoto di oggi. Lo rende noto Trenitalia. Un treno regionale e' rimasto bloccato nella stazione di San Ginesio e, dato che è impossibile a causa della neve mandare sul luogo gli autobus sostitutivi, Trenitalia sta inviando una sessantina di kit di primo necessità, con bevande e generi alimentari.

Ad Amatrice il campanile già gravemente lesionato dalle scosse di terremoto del 24 agosto e di fine ottobre, è crollato definitivamente. Paura nel piccolo centro in provincia di Rieti dove la situazione è già resa fortemente precaria da una forte nevicata che rende difficile ogni tipo di comunicazione tra i borghi del territorio. Una donna incinta è stata soccorsa dal Genio dell'Esercito a Nommisci, una delle frazioni attualmente isolate dalla neve. La donna sta bene e ora si trova sotto osservazione presso le strutture sanitarie provvisorie della zona.

Alcuni frammenti in pietra si sono staccati anche dalla facciata della chiesa dell'Arciconfraternita della Pietà a Fermo a causa delle scosse sismiche di oggi. L'ingresso della chiesa è stato transennato.

Ad Arquata manca totalemnte l'elettricità, ci sono frazioni con anziani impossibili da raggiungere e comunicare con i cellulari non è fattibile. In alcuni punti ci sono anche due metri di neve. Stamattina si erano perse le tracce di 15 allevatori che hanno i loro animali a Spelonga e Colle di Arquata. I familiari, sfollati a San Benedetto del Tronto, non riescivano a mettersi in contatto con loro via cellulare. Gli allevatori vivono in container, vicino alle vecchie stalle. Adesso all'appello ne mancano ancora tre, che non rispondono al cellulare. Le ricerche sono rese difficili dalla neve, alta fino a 2 metri, che ostruisce le strade di accesso e dal pericolo di slavine.

A Pescara gli impianti sportivi all'aperto, le palestre comunali e i palazzetti dello sport sono stati chiusi dall'Amministrazione Comunale subito dopo le prime scosse di terremoto.

Crolli a Campotosto, Laringo e Poggio Cancelli. La gente sta scavando nella neve per scappare a causa della paura per le scosse. Questa la situazione nella zona dell'epicentro di Montereale (L'Aquila) dopo le tre forti scosse di questa mattina. A riferirlo sono operatori delle forze dell'ordine, Cc e Forestali, che stanno lavorando sul posto. Riferiscono che la terra "batte in continuazione e la gente ha paura. A Montereale non si registrano danni a persone".

Grande paura anche nella capitale ma nessuno crollo, solo qualche crepa. A Roma, i licei Giulio Cesare e Manara, così come il centro linguistico di Roma Tre in via Ostiense sono stati evacuati. È tornato invece a funzionare il servizio sull'intera tratta delle linea della metropolitana A, B e B1 sospeso dalle 11.20. In via precauzionale però sono stete interrotte le visite del pubblico al Palazzo del Quirinale ed è stato evacuato il Nazareno. Per quanto riguarda le abitazioni, alcune crepe che si sono create dopo i forti movimenti tellurici sono satte sottoposte a verifiche dai vigili del fuoco.

Anche gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscite precauzionalmente, come previsto dai piani di sicurezza. Le loro scuole resteranno chiuse fino al 21 gennaio.

Nel comune di Viterbo le porte degli edifici scolastici resterenno interdetti agli alunni per consentire le verifiche tecniche sugli edifici in seguito alle scosse di oggi. Lo ha disposto il sindaco Leonardo Michelini. Stessa decisione presa anche a Monterotondo, comune alle porte di Roma, dove il primo cittadino Mauro Alessandri ha disposto la chiusura degli istituti fino a sabato 21 gennaio. Chiusi oggi pomeriggio e l'intera giornata di domani, invece, tutti gli edifici comunali.

Per quanto riguarda le scuole è stato necessario evacuare anche quelle delle località nel sud delle Marche (più vicine all'epicentro del nuovo evento sismico nell'Aquilano), dato che la maggior parte sono chiuse oggi, e in qualche caso anche domani, a causa della neve. Ad Ancona, docenti, studenti e personale delle scuole medie Pascoli sono usciti e si sono radunati nel punto di raccolta. Alunni fuori anche in altre scuole della citta' e in vari istituti scolastici di Fano (Pesaro Urbino).

Emergenza animali nelle Marche (e in tutti i comuni colpiti dal maltempo e dal terremoto di oggi). Lo precisa Coldiretti sottolineando che "si contano seicento mucche e cinquemila pecore al freddo nelle neve senza ripari. Il bilancio è destinato a salire perché molte aziende agricole nelle aree terremotate sono isolate ed irraggiungibili per le persistenti nevicate. Da giorni la cisterna non passa a ritirare il latte perché le strade sono ancora bloccate dalla neve, ed é dunque importante l'intervento annunciato dell'esercito per garantire la circolazione".

In Abruzzo, dopo la prima scossa di terremoto, Ferrovie dello Stato ha deciso lo stop dei treni, per verifiche, sulle tratte ferroviarie Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona (fino alle 17) e Sulmona-Avezzano (fino alle 19). Si stanno organizzando corse per autobus sostitutivi. A L'Aquila, dipendenti di molte aziende sono usciti temporaneamente, come previsto in questi casi, per consentire primi controlli. Per la neve che sta cadendo dalla notte, molti cittadini hanno preferito invece non lasciare le loro case. Gente in strada a Teramo.

La prima scossa, avvertita in tutta la Valnerina, ha suscitato un gran spavento ma a Norcia, fortunatamente non vi è stata nessuna segnalazione di danni a cose o persone. "Immediatamente dopo la scossa i nostri tecnici assieme a quelli della Protezione civile e ai vigili del fuoco - dice l'assessore - hanno fatto una ricognizione rapida all'interno del centro storico della città e non si registrano al momento criticita' e nessuna segnalazione ci e' pervenuta in tal senso". Lo sciame sismico è comunque avvertito a Norcia e in Valnerina.

Tutti i cittadini delle zone terremotate di Norcia, Cascia e Preci, che vivono ancora nelle tende o in abitazioni agibili, possono chiedere di trascorrere la prossima notte negli alberghi, a carico della Protezione civile: è una delle indicazioni emerse dalla riunione operativa tra Prefettura di Perugia, Regione, Protezione civile, amministrazioni comunali e forze dell'ordine, svoltasi in tarda mattinata al centro funzionale della Protezione civile di Foligno, dopo le forti scosse sismiche di oggi. "Invitiamo la popolazione a prendere in considerazione questa opzione", dice la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che annuncia anche "l'arrivo di altri camper nelle frazioni terremotate di Norcia, cosi' da permettere alle 30-40 persone che stanno ancora nelle tende di lasciarle, a favore di un ricovero piu' confortevole, in considerazione anche delle nevicate che stanno interessando queste zone". Sul fronte viabilita', la neve sta causando disagi sulla statale 77 che collega Foligno a Colfiorito, sia nel tratto nuovo che in quello vecchio: la circolazione si interrompe all'altezza di Casenove di Foligno.

6 dicembre

Sette scosse e nessun crollo. Il sisma sembra non volersi arrendere. Sette infatti sono state le scosse (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate da mezzanotte nelle zone già colpite da quest'estate da devastanti sismi. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), questa notte la scossa più rilevante è stata alle 3 e mezza con magnitudo 2.5 ed epicentro tra Capitignano (L'Aquila) e Amatrice (Rieti). A sud invece il terremoto ha colpito Potenza con una scossa di magnitudo 3.8 è stata registrata alle 3 e 13 minuti chiaramente avvertita dalla popolazione: il sisma ha avuto ipocentro a 11 km di profondità ed epicentro tra Abriola e Pignola; non segnalati danni. Nel Centro Italia una decina le lievi scosse registrate nella notte.

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30 novembre

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.7 è stata registrata alle ore 6:52 di questa mattina in provincia di Reggio Emilia, con epicentro segnalato a Bagnolo in Piano, a pochi chilometri dal capoluogo. La scossa è stata avvertita distintamente in tutta la provincia e anche in quelle di Parma e Modena.

Sono invece state 10 le scosse di terremoto (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2) registrate da mezzanotte nel Centro Italia, dove nella giornata di ieri è anche comparsa in alcune zone montane la prima neve. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), quella più rilevante si è avuta all'1:36 con magnitudo 2.9 ed epicentro vicino Castelsantangelo sul Nera (Macerata), senza però che fossero poi segnalati nuovi crolli. 

Ieri, 29 novembre, un terremoto di magnitudo 4.4 ha invece scosso la zona de L'Aquila. Al proposito, il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha precisato che tale scossa "fa parte di una sequenza diversa rispetto a quella del sisma di Amatrice del 24 agosto scorso e potrebbe essere avvenuto su una faglia nota fin dal terremoto che ha colpito L'Aquila nell'aprile 2009".

22 novembre

L'Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (INGV) ha comunicato che ci sono state nella notte, alle 2.30 di martedì 22 novembre, sei scosse di terremoto di lieve-moderata entità, con una magnitudo  superiore a 2. Le scosse, con epicentro nei pressi di Borgo Val di Taro, nel parmense, lungo l'appennino tosco-emiliano, sono avvenute  tra alcune province di Emilia-Romagna, Toscana e Liguria. La scossa più forte è stata quella di magnitudo 3.2 delle ore 04:05  - con una profondità di 9 km - tra Borgo Val di Taro, Albareto (Parma) e Zeri (Massa Carrara). Alle 04:33 è stata registrata un’altra scossa, di magnitudo 3.1, nella stessa zona: i comuni più vicini all’epicentro sono stati in tal caso Borgo Val di Taro, Albareto (Parma) e Pontremoli (Massa Carrara).  Questa mattina, con epicentro a Torremaggiore, a 37 km a nordovest di Foggia, è avvenuta un'altra scossa lieve che non ha prodotto danni. La magnitudo è stata di 2,4.

21 novembre

Sono state nove le lievi scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) registrate da mezzanotte nel Centro Italia. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), questa notte la scossa più forte è stata alle 4:43 con magnitudo 3 ed epicentro non lontano da Ussita (Macerata). Non si segnalano al momento nuovi crolli.

Sono 131 in tutto i comuni tra Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo che figurano nel cratere del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre ha interessato l'Italia centrale: un nuovo elenco, aggiornato con altri 69 Comuni, che moltiplica il numero degli abitanti coinvolti dai 36.575 abitanti di agosto a 350 mila persone. La gran parte dei Comuni, 87, si trova nelle Marche. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli assicura che ''per i cittadini non ci sarà differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici, dentro e fuori il cratere, saranno risarciti al 100 per cento. Fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi, e per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento''.

E questa settimana riprendono le scuole in diverse altre città delle zone colpite: ieri è stata inaugurata la nuova scuola di Gualdo (Macerata), che ospita 40 bambini ed è stata costruita a tempo record, in 4 settimane. Una struttura antisismica di 180 metri quadri, in legno e calcestruzzo, realizzata con i contributi di raccolte fondi. Anche i ragazzi di Preci oggi tornano sui banchi. Nel piccolo centro della Valnerina gravemente danneggiato dal sisma, le lezioni saranno in una struttura in legno, il Centro di aggregazione giovanile in Preci Borgo, donata dal Parco nazionale dei Monti Sibillini al Comune nel 1998 a seguito di un altro terremoto.

Tra i piccolissimi segnali di un difficile ritorno alla normalità, anche la riapertura della linea di produzione di pizze surgelate nello stabilimento di Svila srl, la maggiore impresa (140 dipendenti) di Visso, uno dei Comuni del Maceratese devastati. Lo stabilimento di 4.000 mq era rimasto lievemente danneggiato il 24 agosto, ma non aveva interrotto l'attività. Poi le forti scosse di fine ottobre, in particolare quella di domenica 30 ottobre, che ha spostato i macchinari della linea di produzione, costringendo ad una pausa di tre settimane.

15 novembre

Sono state circa 15 le scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) che si sono registrate anche stanottenel Centro Italia.Non ci sarebbero nuovi crolli. C'è purtroppo un'altra vittima, che si aggiunge a quelle delle scosse del 24 agosto: è Franca Marchesi, 74 anni, rimasta gravemente ferita nel crollo dell'hotel Roma di Amatrice. La donna da 82 giorni era ricoverata con ferite gravissime, ma non ce l'ha fatta. 

Nel frattempo nelle zone colpite dalle scosse si tenta un difficile, graduale ritorno alla normalità. A Macerata, Norcia e Ascoli Piceno si torna sui banchi, l'università di Camerino ha ripreso le sessioni di laurea.  A Norcia i vigili del fuoco hanno iniziato i lavori per mettere in sicurezza la facciata della basilica, da dove ricominceranno le opere di ricostruzione delle inestimabili opere d'arte perdute nei crolli.

Le persone assistite nelle Marche dopo il terremoto, secondo i dati forniti dalla Regione, sono oggi 24.561. Di queste, 9.828 sono rimaste nei centri di residenza, accolte in palestre, capannoni, palazzetti. 6.988 mila hanno trovato un'autonoma sistemazione e 7.775 vivono in albergo. Le zone rosse sono diventate 278: 161 nel Maceratese, 20 nel Fermano, 89 nel Piceno e 8 in provincia di Ancona. I Municipi inagibili sono 55 (28 nella provincia di Macerata, 7 di Fermo, 19 di Ascoli Piceno e uno nell'Anconetano). 

14 novembre

Sono state circa 30 le scosse di terremoto (di magnitudo non inferiore a 2) registrate da mezzanotte nel Centro Italia, ma per fortuna non si hanno al momento segnalazioni di nuovi crolli. L'evento sismico più rilevante è stato quello delle ore 2:33, di magnitudo 4, avvertito tra Marche, Umbria e Lazio: secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 11 km di profondità ed epicentro a 4 km da Castelsantangelo sul Nera (Macerata), 9 km da Norcia (Perugia) e 20 da Accumoli (Rieti).

Intanto, mentre a Norcia i ragazzi tornano a ferquentare le lezioni, un'aula della scuola dell'infanzia di Pantalla di Todi è stata intitolata sabato scorso a Barbara Marinelli, la maestra deceduta ad Amatrice lo scorso 24 agosto insieme con il marito Matteo Gianlorenzi sotto le macerie dell'Hotel Roma.

7 novembre

Cresce l'allarme sciacalli nelle zone colpite dal terremoto, dopo la sparizione di un quadro del '600 dalla chiesa di Nottoria, un borgo nei pressi di Norcia quasi cancellato dal sisma. I carabinieri stanno indagando per il furto del Perdono di Assisi, tela datata 1631 del pittore francese Jean Lhomme, che lavorò anche per il Papa Urbano VIII. "Lo hanno staccato dal supporto, lo hanno messo in terra, quindi hanno tagliato lateralmente la tela per separarla dalla cornice", riferisce il parroco di Norcia, don Marco Rufini, da cui dipende anche la chiesa di Nottoria. "Le nostre chiese sono distrutte e sono piene di opere d'arte - aggiunge - Ora, ferita si aggiunge a ferita, al dramma del terremoto si aggiunge questo atto vigliacco e a modo suo simbolico".

In questi giorni, per i controlli anti sciacalli n tutte le zone del terremoto entrerà in pista anche l'Esercito che schiererà proprio personale militare accanto alle forze dell'ordine nei pattugliamenti. Un modo per rassicurare gli abitanti, già provati dalle distruzioni.

La pioggia è l'altro nuovo problema del cratere, che si somma agli altri. Era attesa da giorni, ed è arrivata in abbondanza. L'acqua, viene spiegato, appesantisce le macerie rendendo ancora più pericolanti gli edifici lesionati. Inoltre può causare frane sulla viabilità alternativa ancora percorribile. I vigili del Fuoco hanno protetto completamente quanto resta della basilica di San Benedetto con teli resistenti e spessi che fanno scivolare via l'acqua e difendono le architetture superstiti. Problemi anche col vento, che nella notte ha smontato le tende delle mense da campo gestite nella gola di Cascia dai volontari delle Misericordie, costretti a un superlavoro supplementare per rimontarle.

La pioggia crea disagi negli spostamenti anche sul versante laziale del sisma. Ad Amatrice (Rieti), dopo aver incontrato i genitori, il sindaco Sergio Pirozzi ha stabilito di tenere chiuse le scuole "a tempo indeterminato", finché non saranno messe in sicurezza le strade di accesso al territorio comunale. E le scosse non si fermano, 124 solo nella prima metà giornata col picco nel Maceratese, a Pieve Torina, in piena notte, quando la terra ha tremato con una magnitudo di 3.8.

4 novembre

Sono quasi 30mila le persone assistite dal servizio nazionale della Protezione Civile in seguito alle forti scosse di terremoto che hanno colpito il territorio dell'Italia centrale il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre. In particolare, sono oltre 20.600 le persone assistite nel proprio comune: di queste, più di 18.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 2mila trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio.

Sono state circa 75 le scosse diterremoto (di magnitudo non inferiore a 2) registrate dalla mezzanotte tra Marche, Umbria e Lazio. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). E la prima pioggia che trasforma in fango la terra nelle tendopoli rende più urgenti le decisioni per il Governo di Matteo Renzi.

Non è solo una questione di tende o di alberghi, ma anche di risorse da trovare, cosa possibile liberandosi da vincoli europei non sostenibili in questo frangente. Il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ha ricordato che "il governo ha stanziato le somme necessarie" per fare fronte all'emergenza, "per un totale di 130 milioni" mentre per la ricostruzione sono previsti "266 milioni per il 2016 e 200 milioni per il 2017".

Renzi ha incalzato anche ieri l'Unione Europea affinché alleggerisca la morsa sull'Italia, che è chiamata a varare interventi straordinari per la prevenzione antisismica.

Nel frattempo la terra trema ancora, la geografia cambia (15 chilometri lo 'scalino' misurato dai geologi sul Monte Vettore) e decine di migliaia di persone di Umbria, Marche e Lazio desiderano solo di tornare nelle proprie case. Alle sollecitazioni del presidente del Consiglio c'è stata la replica della Ue. "Valuteremo i costi del terremoto quando e se riceveremo tutti i dettagli dalle autorità" italiane, ha detto un portavoce da Bruxelles.

Ieri a incontrare gli abitanti delle zone terremotate è  andata la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini. Anche lei ha parlato di ricostruzione: "Questa è una scommessa che il Paese fa", e in questo senso, ha evidenziato, "la prima grande opera pubblica è la messa in sicurezza del territorio del Paese" altamente sismico da Nord a Sud. Il 7 novembre alla Camera, in sede di legge di bilancio, ascolterà bene i sindaci dei Comuni del 'cratere' attivo dal 24 agosto. 

3 novembre

Paura ma al momento nessuna segnalazione di nuovi crolli per la scossa di terremoto di magnitudo 4.8 avvenuta all'1:35 con epicentro a Pieve Torina, nel Maceratese. Dalla mezzanotte sono state oltre 105 le scosse nel Centro Italia. Tre lievi terremoti anche vicino Arezzo.

2 novembre 

Sono continuate nelle notte le scosse, anche se di minore intensitò di quelle dei giorni scorsi, in tutte le zone colpite dal terremoto. Le scosse del 26 e del 30 ottobre hanno deformato una zona di 600 chilometri quadrati. È la prima analisi dei dati del satellite radar Sentinel 1, del programma europeo Copernicus, elaborate dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e dall'Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Secondo le dichiarazioni del presidente dell'Anci (l'associazione nazionale dei comuni italiani) Antonio Decaro, potrebbero essere 200mila le abitazioni danneggiate dal sisma.

"Ricostruiremo tutto, tutti insieme. Ci vorrà tempo e tenacia, ma lo faremo", ha detto il premier Matteo Renzi dopo la visita di ieri nel paese di Preci. "Non lasceremo solo nessuno".

Affida i suoi pensieri ai social anche il commissario per la ricostruzione Errani: "La situazione è estremamente difficile, ma stiamo lavorando". Il sindaco di Accumoli ha disposto l'evacuazione del paese. A Roma riaprono le scuole, altrove proseguono le verifiche. Oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atteso a Norcia e Camerino.

1 novembre

Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 4.7, con epicentro nella provincia di Macerata tra i comuni di Acquacanina, Fiastra e Bolognola è stata registrata dai sismografi stamattina alle 8:56 "La scossa è stata fortissima, ci sono stati altri crolli in paese, e fumo", ha raccontato il sindaco di Ussita, "è un calvario, non finisce mai". 

I container per le migliaia di sfollati arriveranno prima di Natale. Lo ha assicurato il premier Matteo Renzi, presentando ieri le misure straordinarie del governo. Renzi nel pomeriggio è arrivato a Preci (Perugia), uno dei paesi dell'epicentro del terremoto. La vosota era in forma privata, con una messa per la festivita' di Ognissanti celebrata all'aperto dal vescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo. Sono presenti anche il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e il sindaco Pietro Emili. "Ricostruiremo tutto in tempi veloci", ha ribadito il premier, che dopo la messa ha incontrato gli sfollati. 

31 ottobre

Fino a 70 centimetri. Il suolo nelle zone colpite dal terremoto di magnitudo 6.5, avvenuto il 30 ottobre vicino a Norcia, si è abbassato fino a 70 centimetri. I numeri impressionanti vengono dalle prime immagini inviate dai satelliti ed elaborate dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: ''Sono dati preliminari'' ha detto all'ANSA Simone Atzori, dell'Ingv. ''L'elaborazione delle immagini è in corso - ha aggiunto - ma possiamo già dire che in alcune zone, come Castelluccio, l'abbassamento arriva fino a 70 centimetri''.

Oggi, dopo la notte trascorsa in auto o nelle strutture di accoglienza per la popolazione colpita dal terremoto tra Umbria, Marche e Lazio, è iniziata la conta degli sfollati. Al momento sono oltre 15 mila le persone assistite dalla Protezione civile: oltre 500 sono accolte in strutture alberghiere nell'area del Trasimeno e oltre 4 mila negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa 3.000 persone in Umbria e altre 7 mila nelle Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. Ma il totale nei prossimi giorni, potrebbe salire fino a 100 mila.

Il terremoto di magnitudo 6.5 (il più forte in Italia da quello che travolse l'Irpinia nel 1980) che ha portato con sè oltre 700 nuove scosse solo nella giornata di ieri, come registrato dall'Ingv, ha continuato a terrorizzare le popolazioni: la scossa più forte nella zona di Norcia, di magnitudo 4.2, registrata alle 4:27 dai sismografi. Interi paesi sono stati distrutti.

In alcune delle località terremotate, a cominciare da Norcia, la maggior parte delle persone che hanno scelto di rimanere in città pur avendo case inagibili, chiede tende e di non essere "deportata". Per questo in Umbria si stanno allestendo tende collettive, dove consentire agli sfollati di trascorrere le prossime notti "in condizioni, sia pur precarie, di sicurezza", come dice il presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.

Altri sfollati hanno fatto invece la scelta inversa: come le 2 mila persone delle zone terremotate delle Marche che la scorsa notte hanno raggiunto in massa l'hub di raccolta e smistamento di Porto Sant'Elpidio, sulla costa adriatica in provincia di Fermo, e che sono state tutte collocate in strutture di accoglienza della zona.

Impressionanti le immagini che ieri hanno raggiunto tutti i Paesi del mondo. La forza del terremoto è stata tale da spaccare montagne, come mostra questo video esclusivo girato da alcuni cacciatori alle pendici del monte Vettore.

Terremoto: la scossa vista dai cacciatori sul Monte Vettore |video esclusivo

30 ottobre

La terra ha nuovamente tremato quest'oggi nell'Italia centrale, con un sisma che alle 7.40 ha scatenato una magnitudo di 6.5 - la più forte dopo il terremoto in Irpinia del 1980 - con epicentro nei dintorni di Norcia e un tempo di propagazione delle onde di almeno due minuti.  In poco meno 12 ore, secondo l'Ingv, si sono verificati oltre 200 eventi sismici.

Una ventina i feriti, quasi tutti non gravi, e nessun disperso, ma un bilancio pesante dal punto di vista dei danni agli edifici: interi borghi distrutti, chiese e cattedrali crollate.

E poi decine di migliaia di sfollati, che potrebbero arrivare anche a centomila. Sono 25 mila soltanto nelle Marche. Per tutti si sta cercando di trovare una sistemazione.

La scossa è stata avvertita in gran parte del Paese, da Bolzano a Bari, e molto forte a Roma, dove è stata chiusa in via precauzionale la metropolitana e dove domani le scuole resteranno chiuse per consentire le verifiche su eventuali danni agli edifici.

L'evento sismico ha colpito molte delle aree già interessate dai terremoti del 24 agosto e del 26 ottobre scorsi, e probabilmente per questo motivo non ci sono vittime: i centri storici dei paesi erano già stati in gran parte sgomberati e dichiarati "zone rosse". Ma questi stessi borghi hanno subito oggi un'ulteriore, pesante devastazione: soprattutto a Norcia, dove la Basilica di San Benedetto, la Chiesa di S. Maria Argentea e la chiesa di San Francesco sono crollate. Ad Amatrice è crollata la torre civica e la chiesa di San Benedetto. Pesanti danni al patrimonio architettonico e artistico anche a Civita di Bagnoregio, nel viterbese, e alla chiesa della Collegiata a San Genesio (Macerata).

Terremoto 30 ottobre: crollo ad Amatrice | video

Terremoto 30 ottobre. La scossa distrugge Norcia | video

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato per domani un Consiglio dei Ministri straordinario.

Diversi crolli anche a Preci, ad Amatrice, Arquata, Camerino e ad Accumoli. Finanche a L'Aquila.

Terremoto 30 ottobre: case crollate a Visso | video

Terremoto 30 ottobre: crolli a Pescara del Tronto | video

Su twitter le prime immagini mentre la notizia viene ripresa da tutti i media internazionali (dopo le immagini il nostro live blogging)

bbc-terremotoL'apertura del sito della BBC la mattina del 30 ottobre

live blogging

18:44 - Il numero degli sfollati e' salito nelle Marche a 25mila: è il dato aggiornato rilevato dai tecnici della Protezione civile dopo l'ultima scossa diterremoto. "Il numero - commenta il presidente della regione Luca Ceriscioli - è più che raddoppiato rispetto all'inizio del sisma. Ed è variabile, nel senso che dobbiamo considerare chi e' ancora in casa e dovrà uscire e chi viceversa chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone". 

17:55 -  Disponibilità fino ad aprile. È quanto chiesto agli albergatori della costa marchigiana da parte della Protezione Civile per ospitare gli sfollati delle scosse di questi giorni nelle Marche. Lo rivela Massimiliano Polacco della Confcommercio

17:30 - La scossa di oggi ha aperto ''una profonda fessura nel Colle dell'Infinito a Recanati, il cuore della città natale di Giacomo Leopardi, l'anima dell'Italia''. Cosi' il sindaco Francesco Fiordomo sul luogo che ha ispirato l'Idillio più famoso di Leopardi, visitato ogni anno da milioni di turisti. ''La fessura - dice Fiordomo - ha messo in evidenza come lo scivolamento a valle, provocato da una grave debolezza idrogeologica, ha provocato danni forse irreversibili''.

15:56 - Domani scuole chiuse a Roma. Lo annuncia la sindaca Virginia Raggi in un post su Facebook. Raggi precisa che "l'amministrazione intende chiudere le scuole domani in via cautelativa in modo tale che i tecnici e i responsabili della sicurezza possano andare ad effettuare tutte le verifiche per vedere e valutare se il terremoto ha comportato lesioni o comunque danni gravi".

13:20 - Il sisma di questa mattina ha avuto una nuova forte replica, alle 13.07, di magnitudo 4.6. Secondo l'Ingv, l'epicentro si trova tra Preci e Norcia. Si tratta di una delle repliche più forti dopo la scossa di 6.5 di questa mattina alle 7.40.

13:00 - Il premier Matteo Renzi ha annunciato per domani un Consiglio dei ministri. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che si trova in queste ore a Gerusalemme, ha detto di seguire le notizie "con preoccupazione e grande attenzione" e di comprendere "l'allarme che c'è nelle popolazioni che vivono nelle zone colpite", aggiungendo che "l'intervento è stato pronto ed efficace".

Parole echeggiate anche in un tweet del ministro dell'Interno, Angelino Alfano:

Vicinanza alle popolazioni colpite anche dal Papa, che dopo l'Angelus ha detto di pregare "per i feriti e per le famiglie che hanno subito maggiori danni, come pure per il personale impegnato nei soccorsi e nell'assistenza.

12:45 - La parte alta della frazione di Castelluccio di Norcia è stata praticamente rasa al suolo dal forte terremoto di stamani. Lo si e' appreso al Centro operativo comunale alle porte della città.

12:15 - Confermo che abbiamo una ventina di feriti, alcuni in codice giallo" ha detto il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, facendo un nuovo bilancio del sisma. "Per quanto riguarda le persone abbiamo un bilancio che ritengo positivo".

12:10 - Registriamo crolli e danni in 40 comuni della provincia di Macerata, ma danni anche lungo la costa'' ha spiegato il dirigente della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri a margine di una riunione operativa con il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli presso la Soi di Macerata. ''La zona più colpita dal terremoto di oggi è quella della fascia mediana a ridosso della montagna'' ha aggiunto Spuri. ''Già con il sisma del 24 agosto erano 120 i comuni marchigiani colpiti, dunque potete farvi un'idea"

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"La situazione ogni ora che passa è sempre più grave. Una parte della provincia di Macerata che il sisma del 24 agosto aveva già provato, ora è in ginocchio, piu' di ogni altra volta" dice l'assessore alle Protezione Civile delle Regione Angelo Sciapichetti sottolineando che, ora più di prima, la priorità e "la cosa più delicata è convincere la popolazione a lasciare immediatamente il territorio".

E non è solo un problema di freddo, che è già arrivato, e di casette, che arriveranno non prima di 7 mesi: se le scosse continuano con questa frequenza, infatti, c'è un serio rischio di un logoramento psicologico in ampi settori della popolazione. Non è un caso che si stia accelerando al massimo il trasferimento sulla costa, mentre il premier Matteo Renzi ha ribadito l'invito alle forze politiche. "Non permetteremo che questo terremoto sia una vergognosa occasione di scandalo come fu l'Irpinia o l'Aquila. Vogliamo - ha insistito - che ci sia una forte presenza solidale di tutto il popolo italiano e di tutte le forze politiche. E poi fare finalmente prevenzione perché stiamo finendo le lacrime a furia di questi disastri".

Negli hotel e nei residence di Civitanova Marche, Porto Sant'Elpidio e Porto San Giorgio ci sono già oltre mille persone provenienti da quasi tutti i paesi dell'epicentro del 26 ottobre e il sindaco di Camerino ha già fatto sapere che entro breve dovranno chiudere i tre Centri di accoglienza nella cittadina, due palestre e un hangar dove sono ospitate quasi 1.300 persone. "Abbiamo incontrato i cittadini comunicando loro le indicazioni che ci arrivano dalla Protezione civile nazionale e regionale - ha detto Gianluca Pagni -. I centri non resteranno aperti ancora per molti giorni perché è doveroso passare a una fase successiva rispetto a quella della prima emergenza. In questa seconda fase si prospettano due opportunita': il trasferimento presso gli alberghi della costa oppure la richiesta del contributo per l'autonoma sistemazione". 

28 ottobre 2016
In un'intervista al Messaggero di oggi, il prefetto Bruno Frattasi, capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco, fa il punto della situazione terremoto.

"La situazione è drammatica, abbiamo migliaia di sfollati, circa 5 mila, crolli ovunque e strade bloccate. Un danneggiamento molto diffuso, che va a pesare su quello già provocato con il sisma del 24 agosto. Ma nonostante questo, rispetto all'evento avvenuto due mesi fa, possiamo parlare di bilancio positivo perché non c'è stata neanche una vittima. Non ci sono state macerie sotto cui scavare".

Sono 900 le scosse che hanno destabilizzato Marche e Umbria dal 26 ottobre a oggi ma da ieri nessuna ha superato i 4.0 di magnitudo. "Abbiamo messo in campo 980 vigili del fuoco, con 450 mezzi e 4 elicotteri", con "il compito di effettuare le verifiche e accertare lo stato degli immobili", "tentare di recuperare le opere d'arte" e poi ci sono le persone che chiedono aiuto ai Vigili del fuoco per recuperare gli oggetti indispensabili. "C'è una fragilità enorme nel cuore del nostro paese. Negli ultimi sette anni abbiamo avuto quattro forti terremoti, che hanno causato vittime e distruzione. Sono eventi che non si possono prevedere. L'unica difesa è una buona prevenzione", conclude.

Ore 8:00 - È stata la seconda notte da sfollati per quasi cinquemila persone dei comuni colpiti dalle forte scosse di terremoto avvenute tra Marche e Umbria fra mercoledì e giovedì.

I quattromila terremotati della provincia di Macerata sono stati sistemati in strutture provvisorie, palazzetti dello sport e qualche tenda. Alcuni gruppi sono già  stati trasferiti negli alberghi della costa, come gli sfollati di Visso.
Saranno seguiti oggi da altri terremotati.

Il problema però è che in tutta l'area del sisma ci sono tantissimi edifici inagibili, e non sarà facile trovare una sistemazione adeguata e di lunga durata per così tante persone.

Nella notte altre scosse anche se di minore intensità: dalla mezzanotte sono state finora circa 100 le repliche di magnitudo non inferiore a 2, la più forte delle quali di 3.5 gradi alle 4:13 vicino Ussita.

Questa mattina i primi dati tecnici dell'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia‎) saranno presentati alla commissione Grandi rischi.

Le scuole resteranno chiuse in molti comuni almeno fino al 31 ottobre, per verifiche e sopralluoghi. 

Intanto il Governo ha deciso lo stato d'emergenza e stanziato 40 milioni.

27 ottobre 2016

IL PUNTO - Gli abitanti di Marche e Umbria, dopo una notte in bianco continuano ad avere paura. L'incubo terremoto è tornato ieri sera, con due scosse forti, una terza di poco più debole e 340 sommovimenti di assestamento più lievi che non hanno però dato tregua. 22 villaggi della Val Nerina (zona epicentro del sisma) sono completamente inagibili. Per fortuna, non ci sono state vittime ma solo 4 feriti. Oggi la terra ha continuato a tremare ancora.

Nel frattempo i sismologi sono al lavoro per studiare la struttura delle faglie coinvolte e i tecnici della Protezione Civile stanno iniziando a valutare i danni.

Quella di ieri è stata una notte lunghissima per le migliaia di sfollati (circa tre mila solo nelle Marche) nelle strutture di accoglienza, in tenda, nei prefabbricati del sisma del '97, in alloggi di fortuna o a bordo delle automobili. Una notte funestata dalla pioggia incessante e dalla terra che non ha praticamente mai smesso di tremare. Tanto che la Protezione Civile ha iniziato a spostare qualche centinaio di persone lungo la costa a Civitanova Marche.

Intanto il Consiglio dei ministri ha esteso, a quanto si apprende, lo stato di emergenza per il nuovo terremoto e ha stanziato con un decreto altri 40 milioni.

No alla tendopoli. Ricostruire presto e bene

Il premier Matteo Renzi si è recato a Camerino: "Siamo qui per dirvi grazie e che non vi molliamo" ha detto. "No alle tende. Siamo a ottobre, non ci prendiamo in giro. Non metterle nemmeno le tendopoli: questo è l'obiettivo vero. Ricostruire presto e bene. Vorrei rassicurare tutti della centralità per noi di questi territori. I 40 milioni non basteranno ma sono solo l'inizio. Vorrei che fosse forte il messaggio della comunità italiana. È la comunità che si sta muovendo".

I 40 milioni non basteranno ma sono solo l'inizio. Vorrei che fosse forte il messaggio della comunità italiana. È la comunità che si sta muovendo

LE SCOSSE - Ieri, dopo la prima scossa del 5.4 delle 19.10, in pochi sono rimasti a casa, quasi tutti si sono spinti in strada, nei centri di accoglienza o altri luoghi sicuri, "schivando" dunque il secondo tremore, del 5.9, alle 21.18. Stessa situazione alle 23.42, quando c'è stata una terza scossa, del 4.6 a Castel Sant'Angelo sul Nera. 

Delle oltre 260 repliche registrate dalla serata di ieri, la maggior parte (circa 200) sono di magnitudo compresa fra 2,0 e
3,0. Le più forti sono state avvertite in tutta l'Italia centrale ed oltre, anche a Roma, dove diverse persone sono scese in strada e sono state segnalate crepe su alcuni edifici. Segnalazioni anche dall'Austria.

Nella cartina di earthquake.it l'epicentro del terremoto in Val Nerina, 26 ottobre 2016. ANSA/EARTHQUAKE.IT

La situazione oggi è di continui tremori. Tre forti scosse sono sono state registrate questa mattina: la prima, di magnitudo 4,1, alle 5:19 a Castel Sant'Angelo sul Nera e la seconda alle 5:50, di magnitudo 4,4, a Ussita. Se ne è aggiunta poi un terza alle 10:21, di magnitudo 4,4 ancora una volta nella zona di Castel Sant'Angelo sul Nera avvenuta alla profondità di circa 9 chilometri.

(dopo i video il nostro live blogging)

Terremoto in Centro Italia: case crollate a Visso | video

Terremoto: Visso, Ussita viste dall'alto | video

live blogging

18:08 - L'Autorità per l'energia ha sospeso con un provvedimento d'urgenza il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, emesse o da emettere a partire dal 26 ottobre, per la popolazione delle zone colpite dalle nuove scosse di terremoto nell'Italia centrale.

16:00 - Il premier Matteo Renzi è arrivato a Camerino dove ha incontrato la popolazione e ha rassicurato sul fatto che il Governo non lascerà sole le popolazioni colpite e ricostruirà le case. "L'obiettivo è non fare neanche la tendopoli", ha dichiarato Renzi. "Non vi lasceremo soli".

15:33 - Il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, tenuto conto anche del parere del presidente della Provincia, ha disposto la sospensione delle attività didattiche delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli istituti universitari e gli asili nido su tutto il territorio di Ascoli per i giorni 28-29 ottobre 2016. La decisione è stata adottata alla luce della necessità di proseguire e completare i sopralluoghi e i controlli già avviati nelle strutture scolastiche ''oltre che dal perdurare dello sciame sismico e dalla prossimità temporale rispetto all'evento apicale
registratosi nella giornata del 26 ottobre''.

Anche a Tolentino il sindaco ha disposto la sospensione di tutte le attività scolastiche il 28, 29 e lunedì 31 ottobre. Lo sciame sismico, si legge in una nota, ''sta provocando danni molto più consistenti di quello che si era immaginato in un primo momento. Le verifiche  sono ancora in corso ed i tecnici non riusciranno a concluderle in tempi brevi''. L'accesso agli edifici scolastici sarà consentito solo ai tecnici comunali e ai vigili del fuoco.

14:38 - Sono ben 27 i manoscritti di Giacomo Leopardi, tra cui quello dell'Infinito, custoditi nel museo di Visso, nel Palazzo dei Governatori, che Bologna si è già offerta di ospitare per metterli al sicuro.

12:27 - "Volevo esprimere a nome del governo la solidarietà e vicinanza ai Comuni e ai cittadini colpiti stanotte dal terremoto, riproponendo l'impegno del governo a continuare sia per l'azione di emergenza che per quella di ricostruzione" ha detto in Aula del Senato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti intervenendo prima della votazione del ddl di ratifica sulla convenzione di Parigi che
riguarda i cambiamenti climatici.

11:56 - Il terremoto di ieri sera è stato sentito anche in Austria. Secondo l'istituto geofisico Zamg, sono state 150 le segnalazioni giunte alla centrale di Vienna, soprattutto dalle zone di Innsbruck, Klagenfurt, Villaco e Salisburgo. Ai piani alti degli edifici si muovevano i lampadari e il liquido in bottiglie e bicchieri, scrive l'agenzia Apa.

10:45 - "È un disastro: abbiamo credo l'80% delle abitazioni inagibili, e con le nuove scosse la gente sta cedendo psicologicamente''. Il sindaco di Ussita Marco Rinaldi lascia per un attimo il breefing con i vigili del fuoco per spiegare che il suo paese ''è devastato''. Anche la sede provvisoria del Municipio, dove ci eravamo sistemati dopo il sisma di agosto, è inagibile: abbiamo spostato gli uffici in una tenda''. Gli abitanti, circa 200, ''dovremmo sistemarli nei bungalow del campeggio''.

10:40 - "Stiamo cercando di trovare la soluzione ideale per assistere al meglio la popolazione che non può, visto il clima e la stagione, essere accolta nelle tendopoli"ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio nel corso di un sopralluogo con il commissario
Errani a Pieve Torina, paese a pochi chilometri da Visso totalmente inagibile. "Stiamo valutando il trasferimento degli sfollati verso la costa", ha aggiunto Curcio.

10:42 - Una scossa di magnitudo 4,4 è stata registrata nella zona di Castel Sant'Angelo sul Nera dalla rete sismica dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia

La vicinanza di Papa Francesco:

10:20 - Dalle 6.30 di oggi sono state risolte tutte le disalimentazioni che avevano interessato i comuni colpiti dal sisma delle Regioni Marche e Umbria. Lo Comunica la Protezione civile. 

9:43 - Un terremoto di magnitudo 3.4 è avvenuto alle 9,12 a Castel Sant'Angelo sul Nera (Macerata) dove ha provocato crolli. La scossa, una replica del terremoto avvenuto ieri tra le province di Perugia e Macerata, e' stata registrata dalla rete sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Terremoto in centro Italia: il racconto di un testimone | video

9:20 - "Stiamo raddoppiando gli sforzi, abbiamo il supporto decisivo del Dipartimento nazionale di protezione civile e grande solidarietà dalle altre Regioni, ma i nostri uomini devono affrontare una nuova forse più grave emergenza nell'arco di due mesi, dopo il sisma del 24 agosto scorso. Anche le strutture sono sotto stress, una situazione di grande difficoltà, cui ovviamente stiamo cercando di far fronte al meglio''. Lo dice il capo della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri.

8:57 - ''Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto''. Lo dice all'Ansa il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri. ''Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura''. ''Dobbiamo capire quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, e non credo di possa far ricorso alle tendopoli con l'arrivo dell'inverno"

Terremoto in centro Italia: il racconto di un testimone | video

8:17 - Le forti scosse di ieri hanno provocato altri danni al centro storico di Amatrice già fortemente danneggiato dal terremoto del 24 agosto. Secondo quanto si apprende è crollato il palazzo del comune e un palazzo in cemento armato di quattro piani in piena zona rossa.

ore 7:00 - Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, parlando nella notte da Rieti, ha ribadito che non risulta al momento che vi siano vittime, dispersi, né feriti gravi a causa dei crolli. Un uomo di 73 anni è morto d'infarto a Tolentino per lo spavento. Ma a fronte del sollievo per le mancate vittime, si è aperto un nuovo calvario per gli sfollati, e i danni alle case e alle strutture sono gravi: non solo per i borghi storici e il loro straordinario e unico patrimonio artistico, ma anche per i servizi: tre ospedali (a Tolentino, Matelica e Cingoli) e il carcere di Camerino sono stati evacuati.

Diverse strade, invase da frane, sono impraticabili, incluso un tratto della Salaria. Diverse zone sono ancora senza luce e telefono. Le scuole oggi resteranno chiuse in tutti i Comuni coinvolti. Col passar delle ore va peggiorando la conta dei danni, non solo agli edifici ma anche al morale di popolazioni che stavano appena cominciando a risollevarsi. E che a soli due mesi dal terremoto del 24 agosto si trovano a doverne affrontare un altro, con la sua scia di assestamento.

Le prime immagini giunte dai luoghi del sisma, che ha avuto stavolta per epicentro la Valnerina, tra Perugia e Macerata, raccontano di chiese crollate come fondali di cartone, a Visso, Norcia, Ussita, Camerino, pezzi di patrimonio storico architettonico ridotti in briciole. A Ussita sono crollate le mura di cinta. A Camerino il campanile della chiesa si e' abbattuto sulla palazzina di fronte, fortunatamente vuota. L' intero centro storico di Visso e' stato dichiarato inagibile.

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26 ottobre 2016

IL PUNTO - La terra è tornata a tremare con forte intensità nel centro Italia dopo il sisma del 24 agosto che ha cancellato Amatrice, Accumuli e Pescara del Tronto. Alle 19 e 11 minuti una scossa di magnitudo 5.4 ha colpito e sconvolto le stesse zone e quelle limitrofe. Un'altra, piu' forte, 5.9, si è ripetuta alle 21.18. Un terremoto, secondo gli esperti, collegato a quello di 24 agosto, con epicentro localizzato tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita, nelle Marche, e Preci, in Umbria. Ma le scosse sono state avvertite anche a Roma e in molte località del centro nord. 

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23:19 - A Fabriano, a causa del crollo di alcuni tramezzi in un palazzo di via Fratelli Latini ''ci sono 8 feriti, a quanto so contusi lievi''. Lo dice all'Ansa il sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola, che parla anche di ''alcune abitazioni inagibili'' e sta organizzando i punti di accoglienza dopo le due scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 di oggi. ''Apriremo il PalaGuerrieri, il PalaFermi e il PalaCesari, in modo da accogliere le persone che hanno paura a dormire nelle loro case''. Verifiche sono in corso in tutte le frazioni, e domani le scuole resteranno chiuse.

22:04 -  "Attenzione, ho appena disposto la sospensione, per domani 27 ottobre, dell'attività didattica in tutte le scuole del Comune. Nella giornata di domani procederemo ad una nuova verifica della sicurezza di ciascun edificio". Lo annuncia sulla propria bacheca Facebook il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente.

21:58 - "Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito". Lo ha detto il sindaco di Ussita, Giuliano Rinaldi, a Skytg24, in relazione all'ultima e più forte scossa di terremoto. Il sindaco ha affermato che "è crollata anche la facciata della chiesa" e che si è  "spaccato il terreno. La frazione di Casali non la possiamo raggiungere" Il sindaco di Ussita ha poi detto che l'ultima scossa "è stata terribile e lunga, di una violenza inaudita. Il più forte terremoto della mia vita. Sono crollate parecchie case". Esistono anche difficoltà di accesso al paese. "Dobbiamo spostare - ha aggiunto - 25 anziani di una casa di riposo, già ospitati in un hotel". Il sindaco di è detto "fiducioso" sul fatto che non ci siano vittime. "La gente era tutta per strada".

21:52 - Momenti di terrore allo Stadio Adriatico di Pescara intorno al 32' del primo tempo della gara di campionato di serie A fra Pescara e Atalanta a causa della scossa di terremoto che si è sentita distintamente sulle tribune e che ha fatto scappare alcuni spettatori. Panico anche fra i giocatori in campo con l'arbitro Guida di Torre Annunziata (Napoli) che ha subito sospeso la gara, ripresa poi dopo circa due minuti in un clima surreale e con diversi spettatori che avevano già abbandonato le tribune mentre qualche attimo dopo è scoppiato un violento temporale con pioggia violentissima. Le squadre al 47' sono rientrate poi negli spogliatoi. 

21:51 - Semi distrutta la chiesetta di San Salvatore a Campi di Norcia distante pochi chilometri in linea d'aria da Castelsantangelo sul Nera epicentro del terremoto. La chiesa era già stata danneggiata nel terremoto del 24 agosto. Dalle immagini risulta che tutto il tetto è crollato e anche gran parte della facciata. 

21:44 - La Farnesina è stata evacuata in "tutta calma" con una "misura precauzionale come da protocollo di sicurezza" a tutela del personale. È quanto riferiscono fonti del Ministero degli Esteri, sottolineando che non si è verificato nessun crollo all'interno del palazzo.

21:40 - "Stiamo riaprendo i centri di accoglienza: ci sono più di 200 persone fuori casa, sta piovendo forte e le dobbiamo accogliere per la notte": lo dice l'assessore comunale di Norcia Giuseppina Perla, impegnata ad accogliere i concittadini che passeranno la notte fuori casa. "Li avevamo sistemati tutti - dice l'assessore - o in alberghi o in autonoma sistemazione. Ora con le scosse di stasera e' tornata la paura e ci tocca ricominciare daccapo. Ma quella che fa premio su tutto il resto è la paura provocata soprattutto dalla seconda scossa di stasera.

21:39 - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è arrivato a Palazzo Chigi da dove segue la situazione, dopo il terremoto nel centro Italia, in contatto costante con la protezione civile.

21:34 - L'epicentro della nuova scossa di magnitudo 5.9 di pochi minuti fa si è registrato negli stessi comuni della precedente scossa.

21:21 - Una nuova fortissima scossa di terremoto si è avvertita poco fa nelle Marche, in tutta la regione

21:12 - Quella avvenuta oggi tra Perugia e Macerata è stata la scossa più forte scatenata dallo stesso sistema di faglie all'origine del terremoto di magnitudo 6,0 del 24 agosto. La sua intensità è pari a solo a quella avvenuta un'ora dopo la scossa principale. "Al momento non ci sono indicazioni per non considerare il terremoto di oggi una replica di quello del 24 agosto", ha detto all'Ansa il sismologo Massimo Cocco, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).

21:08 - Al momento risultano due persone ferite a Visso. Segnalati, inoltre, crolli e danni. Lo dice la Protezione civile. Il Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, terrà un punto stampa di aggiornamento della situazione presso la Di.comac di Rieti intorno alle 22. 

21:06 -  Il sindaco di Perugia Andrea Romano insieme ai responsabili della Protezione Civile Comune di Perugia sta predisponendo l'ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di domani, 27 ottobre, al fine di poter effettuare tutti i controlli del caso. Lo si legge sulla pagine Fb della Protezione civile del Comune di Perugia

21:03 -  "Ringraziando Dio non ci sono né morti né feriti. Abbiamo resistito al sisma del 24 agosto, le case crollate erano già lesionate. È andata bene, dobbiamo stare sereni, prendere l'aspetto positivo, che tutti siamo vivi". Lo ha detto a Sky Tg24 il sindaco di Amatrice nel Reatino Sergio Pirozzi. "Certo c'è stata un po' di paura. Gente fuori casa? Ma no, se vogliamo stare assieme c'eè il palazzetto, c'è un bel piatto di pasta - ha aggiunto -. Molti sono rimasti a casa, le case dichiarate agibili dopo il sisma del 24 non sono state scalfite. Massima serenità, testa alta, la luce è tornata quasi subito, la Protezione civile sta facendo un grande lavoro, già monitorate tutte le frazioni. Mi dispiace per i due feriti di Visso". 

21:01 - ''Siamo bloccati lungo la strada statale Salaria, ci sono centinaia di auto in coda, e non so darvi conferma delle notizie sul ferito che ci sarebbe a Visso''. Lo dice il coordinatore della Protezione civile regionale delle Marche Cesare Spuri, che sta tentando di raggiungere il Centro di coordinamento regionale di Pescara del Tronto, dove è atteso anche il presidente delle Marche Luca Ceriscioli. La Salaria è stata precauzionalmente chiusa al traffico dopo la scossa; possono transitare solo i mezzi di soccorso.

21:00 - Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e' in contatto con il premier Matteo Renzi per descrivergli la situazione dopo la scossa di terremoto 5.4, con epicentro nella provincia di Macerata. Ceriscioli e Renzi si stanno scambiando sms.

20:15 - Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, spiega che in città si segnala qualche crollo nella zona rossa, quella degli edifici già colpiti dal terremoto.

20:10 - Il sindaco di Roma Virginia Raggi ha dichiarato che non si segnalano vittime o danni in città.

19:50 - La Protezione Civile ha deciso di chiudere la via Salaria

19:45 - "Eravamo in Comune in riunione con dei tecnici quando è iniziato lo sciame sismico. Ora siamo in quindici nella piazza davanti al Comune, ma non riusciamo a dire se ci siano stati crolli perché è andata via la luce, è buio e sta piovendo". È il racconto a Skytg24 del sindaco di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcicco.

19:30 - Il terremoto ha interessato tutto il centro Italia. 

La  scossa molto forte è stata avvertita in tutte le Marche, dalle zone terremotate dell'Ascolano ad Ancona, a Fabriano e Pesaro. Molte persone sono uscite di casa spaventate. Tantissime le chiamate ai vigili del fuoco. Non si sa ancora se ci sono stati danni.
 
La forte scossa di terremoto è stata avvertita distintamente anche a Roma. La scossa è stata sentita anche nei piani basse delle abitazioni. I lampadari hanno tremato, le porte e le finestre hanno vibrato.

Avvertita anche Rieti intorno alle 19.11 è durata svariata secondi

Avvertita ad Arezzo a Perugia ed Assisi.

Courtesy Stato Maggiore Esercito
Pattuglia dell'Esercito fotografata ad Amatrice pochi minuti dopo il crollo del campanile in seguito alla scossa del 17 gennaio 2017

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