Terremoto Acquasanta, anziani isolati
Terremoto Acquasanta, anziani isolati
News

Terremoto in Centro Italia: cosa può succedere ora

Dopo gli eventi sismici di ieri, massima attenzione sulla faglia di Pizzoli che potrebbe riservare brutte sorprese

“Non parlerei di eccezionalità o di evento unico nella storia ma eventualmente di una unicità di concomitanza di eventi significativi in una era recente”.

Commenta così Paolo Frediani, Responsabile dell’Osservatorio Sismico Apuano, le quattro scosse di terremoto che hanno colpito ieri mattina nell’area tra Amatrice, Capitignano e Campotosto, con epicentro a Montereale e tutte di magnitudo superiore a 5.

- LEGGI qui cosa è accaduto, morti e dispersi
- LEGGI ANCHE: La testimonianza di Davide

“Non sorprende e neppure deve sorprendere un evento di questo genere in un’area che ormai da mesi, ossia da agosto, registrava centinaia di scosse, più o meno forti, ogni giorno" continua a spiegare a Panorama.it, Frediani "i terremoti registrati ieri mattina con magnitudo superiore a 5, sono da considerarsi come un unico evento, un’attività sismica unica che si deve collocare tra gli eventi dell’Aquila e quelli di Amatrice”.

Frediani, che cosa dobbiamo aspettarci?
Premesso che, è impossibile fare una previsione certa, adesso credo sia importante monitorare l’area della faglia di Pizzoli, che nel 1703 originò un evento sismico fortissimo dalle conseguenze disastrose. Noi non dobbiamo dimenticarci mai che quando si parla di terremoti inevitabilmente si parla di energia che si sprigiona da ogni scossa. E ogni scossa crea, a sua volta, stress nel sottosuolo. Uno stress che poi deve essere ammortizzato. Come ciò avvenga e soprattutto quando è difficile da dire, ma spesso accade con un altro evento sismico.

Solamente dalla mezzanotte alle 7 del mattino, sono state oltre 65 le scosse di terremoto, considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2, registrate nel Centro Italia, cui due di magnitudo 3.5.

Dunque, ancora centinaia di scosse forse ancora di magnitudo importante…
Non si può escludere, ovviamente. Bisogna studiare attentamente quali sono le faglie adiacenti, sottostanti e che in parte sovrastano, quelle che si stanno muovendo e stanno generando i terremoti in atto per capire quelle aree che potrebbero essere interessate da nuovi sismi. Dobbiamo immaginare il sottosuolo come le bacchette del gioco shangai: se viene spostata una di queste bacchette inevitabilmente vi sono ripercussioni sulle altre rimanenti. Occorre capire in che modo, queste ripercussioni, modifichino l’assetto esistente delle bacchette”.


terremoto-marche
ANSA/ UFFICIO STAMPA PROTEZIONE CIVILE
La colonna mobile del Corpo permanente dei Vigili del Fuoco di Bolzano in azione a Montemonaco (Ascoli Piceno), 18 Gennaio 2017

I più letti