Strage di Tunisi scarcerato Touil, arrestato a maggio in Italia
ANSA/PASQUALE CLAUDIO MONTANA LAMPO
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Strage di Tunisi scarcerato Touil, arrestato a maggio in Italia

L'uomo era stato fermato su richiesta delle autorità tunisine, ma avrebbe rischiato la condanna a morte

I giudici della V Corte d'Appello di Milano hanno negato l'estradizione verso la Tunisia di Abdel Mayid Touil, il marocchino accusato dalle autorità tunisine dell'attentato al Museo del Bardo. I giudici hanno così automaticamente revocato la misura cautelare per il giovane e disposto la sua scarcerazione.

Touil era stato arrestato lo scorso maggio su richiesta delle autorità giudiziarie tunisine in vista dell'estradizione. A comunicare il no alla "consegna" del giovane alla Tunisia è stato il presidente della Corte d'appello di Milano Giovanni Canzio con una nota ufficiale. "Con sentenza del 26 ottobre 2015, depositata in data odierna, - si legge nel comunicato stampa - la Quinta sezione penale della Corte d'appello di Milano, su conforme requisitoria del procuratore generale, ha negato l'estradizione verso la Tunisia di Touil (...), accusato di essere coinvolto nell' attentato al museo del Bardo di Tunisi avvenuto il 18 marzo 2015". "I fatti più gravi contestati all'estradando - continua la nota - sono puniti dal codice penale tunisino con la pena di morte. La pena capitale è ostativa all'estradizione, non essendo ammessa nell'ordinamento italiano (Costituzione, art. 27, quarto comma)".

D'altra parte la convenzione bilaterale di estradizione Italia-Tunisia non prevede alcun meccanismo di conversione della pena di morte in altra sanzione detentiva. Nél'autorita' tunisina ha fornito alcuna assicurazione sulla non esecuzione della pena capitale". "Al diniego di estradizione - conclude Canzio nel comunicato - consegue automaticamente la revoca delle misure cautelari e la scarcerazione dell'estradando". (Ansa)

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