Perdono il figlio in guerra, Obama li spia
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Perdono il figlio in guerra, Obama li spia

La prima causa legale contro l'amministrazione per il controllo dei telefoni è dei genitori di un Navy Seals, morto in Afghanistan

Michael Strange era uno dei 30 militari americani che quella notte d'agosto del 2011 si trovava sull'elicottero CH-47 che sfrecciava sulla valle del Tangi. La sua squadra, la mitica Team Six dei Navy Seals era quella che aveva eliminato Osama Bin Laden qualche settimana prima. Era stata chiamata in aiuto di un gruppo di Rangers che era caduto in una imboscata: entrati in azione per arrestare alcuni capi talebani, i soldati si erano trovati di fronte a decine di guerriglieri. Una trappola nella trappola. Perché mentre stava per atterrare, il Chinook venne centrato da un missile terra aria sparato dal fianco della vallata. Il suo arrivo era atteso. Ventidue membri delle truppe speciali vennero uccisi. La vendetta contro i Navy Seals era compiuta.

La battaglia dei genitori contro Barack Obama

Charles e Mary Ann Strange hanno sempre pensato che il Pentagono e la Casa Bianca avessero delle responsabilità per la morte del figlio. I militari perché avevano inviato la squadra in zona di combattimento senza un'adeguata copertura. Il presidente perché, nell'auto glorificazione seguita all'eliminazione del leader di Al Qaeda, aveva rivelato chi lo avesse ucciso: il Team Six; facendo diventare così i Navy Seals dei bersagli viventi per la ritorsione dei talebani. Come poi è avvenuto. Per questo, la coppia di Filadelfia aveva iniziato una battaglia contro l'amministrazione. Fatta di pubbliche denunce, conferenze stampa, interviste. E, di una causa legale contro il governo degli Stati Uniti.

I telefoni sotto controllo e la prima causa legale contro la Casa Bianca

I genitori di Michael Strange sono ora i primi americani a rivolgersi a un tribunale per lo spionaggio delle telefonate della compagnia Verizon da parte del governo federale. La denuncia legale è stata presentata insieme a Larry Klayman, un avvocato che da tempo si occupa di questi temi, fondatore di JudicialWatch, un'associazione di impronta conservatrice, in prima fila sulla questione del rapporto tra l'Aministrazione e i cittadini.

Come si legge con chiarezza sul testo della denuncia, la coppia di Filadelfia accusa Barack Obama di aver spiato le loro telefonate dopo che avevano iniziato la loro battaglia per accertare la verità sulle circostanze che hanno portato all'abbattimento del Chinook e alla morte del figlio.

Solo una provocazione ?

A prima vista, in assenza di prove contro il governo, la decisione dei coniugi Strange può sembrare una tragica provocazione: un gesto simbolico e di protesta, l'ennesima tappa del loro calvario di dolore per la perdita subita. Da qui, la loro necessità di trovare un colpevole, la costruzione della "tesi" secondo cui sarebbero spiati, l'accusa contro la Casa Bianca. In realtà, la prospettiva è diversa. E, un'altra deve essere la domanda: chi può essere sicuro che le telefonate dei due non siano state ascoltate dagli analisti della National Security Agency?

In questo momento, nessuno. Anzi, c'è la ragionevole certezza che, al contrario, questo sia avvenuto. Se l'obiettivo dela programma segreto di sorveglianza è la prevenzione del terrorismo, e se il controllo delle telefonate viene fatto attraverso dei software che catturano le conversazioni contenenti parole chiave, è più che probabile che i colloqui di Charles e Mary Ann Strange siano entrati nelle rete degli analisti della Nsa.

La versione di Snowden

Questa supposizione è suffragata anche da altri fattori.  Prima di tutto le parole di Edward Snowden, la talpa del Datagate. Nell'intervista al Guardian, il 29enne, ha spiegato i motivi per cui ha deciso di fare scoppiare lo scandalo. Giovana idealista, aveva visto come si muoveva il governo:"Non avevo la coscienza a posto nel permettere che il governo Usa distruggesse ogni privacy, le liberta' della rete e i diritti fondamentali delle persone in tutto il mondo."

A questo possiamo aggiungere l'ormai acclarata ossesione di Barack Obama per ogni forma di fuga di notizia riguardante la sicurezza nazionale. Lo dimostrano i diversi casi di controllo di giornalisti coinvolti in inchieste sul tema. Possiamo pensare che i coniugi Strange, genitori di un eroe nazionale, di un Navy Seals, impegnati nelle loro battaglia per sapere tutta la verità sulla morte del figlio, non potessero essere oggetto di interesse da parte della Nsa?

Tre miliardi di dollari di dannie milioni di analoghe cause

E'quello che hanno chiesto i tre con la loro class action al governo federale. L'accusa nei confronti di Barack Obama, del Ministro della Giustizia Eric Holder, del direttore della Nsa Keith Alexsander e del numero uno della Verizon Lowell McAdam è quello di aver violato la Costituzione, le leggi sulla Privacy, la libertà di espressione e di associazione e di aver "istituito e guidato un programma segreto e illegale di intercettazione e controllo delle telefonate domestiche" dei tre che hanno presentato la denuncia.

Questa è probabilmente la prima causa legale contro Obama per il Datagate. D'ora in poi, quanti altri milioni di cittadini americani si rivolgeranno ai tribunali per difendere la loro privacy?

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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