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Sottomarini: i 5 peggiori incidenti della storia - Foto

Il sommergibile argentino San Juan scomparso ha riportato alla memoria episodi del passato: Dal "Kursk" alla Guerra Fredda, al secondo conflitto mondiale per finire con la tragedia del Titan

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Il relitto dell'USS Scorpion a più di 3.000 matri di profondità

Mentre proseguono le ricerche del sottomarino argentino San Juan scomparso il 15 novembre, con a bordo 44 membri dell'equipaggio ormai dato per morto, tornano alla memoria le storie delle 5 peggiori sciagure accadute ai sommergibili.

US NAVY - USS "THRESHER" (SSN-593)

  • Sudest di Cape Cod, 10 aprile 1963
  • 129 vittime

Quello del Thresher è ad oggi il più grave incidente occorso ad un sottomarino.

Il sommergibile scomparve nelle profondità marine durante una serie di test sulla navigazione in profondità.

Il sottomarino nucleare aveva segnalato alla nave d'appoggio Skylark alcuni problemi tecnici minori prima di inabissarsi in pochi minuti. Al recupero partecipò anche il batiscafo "Trieste" assieme ad altre imbarcazioni di soccorso che alla fine individuarono il relitto ad una profondità di 2.560 metri. La perizia tecnica individuò nella causa dell'incidente la rottura di una conduttura alla base del black out elettrico che rese ingovernabile il sottomarino.

MARINA MILITARE DELLA FEDERAZIONE RUSSA - KURSK (K-141)

  • Mare di Barents, 12 agosto 2000
  • 118 vittime

Il Kursk era uno dei fiori all'occhiello della Marina Russa quando fu varato nel 1994, lungo ben 154 metri e in grado di portare testate nucleari alla ragguardevole velocità di 30 km/h in immersione. Durante un'esercitazione avvenne la fatalità, causata dall'esplosione accidentale dei siluri per una perdita improvvisa di perossido di idrogeno. La devastante forza della detonazione uccise sul colpo quasi tutto l'equipaggio. Solamente 23 militari raggiunsero vivi il fondale profondo 100 metri. Alla notizia, la Marina britannica e quella norvegese offrirono aiuto immediato, che le autorità russe tuttavia rifiutarono. Durante la permanenza sott'acqua i superstiti riuscirono inizialmente a resistere. Le riserve d'ossigeno d'emergenza, garantite da un generatore chimico, furono purtroppo contaminate dall'acqua marina filtrata in seguito all'incidente nel troncone del Kursk appoggiato sul fondale. Un'altra reazione chimica fu fatale ai pochi sopravvissuti, sia per la fiammata generata dalla reazione chimica che per la rapida consunzione dell'ossigeno rimanente. Il Presidente Vladimir Putin attese per 5 giorni l'esito del recupero e fu uno dei momenti di massima crisi del consenso di tutta la sua lunga carriera politica.

US NAVY - USS "SCORPION" (SSN-589)

  • Sudest delle Isole Azzorre, 21 maggio 1968
  • 99 vittime

Lo "Scorpion" era uno dei sottomarini nucleari della classe Skipjack varato nel luglio 1960. Nel maggio del 1968 incrociava a circa 50 miglia nautiche a sud delle Azzorre quando scomparve senza lanciare alcun segnale di allarme. Il 5 luglio fu dichiarato ufficialmente disperso dalle unità di soccorso. Il suo relitto fu ritrovato soltanto nell'ottobre successivo da un batiscafo a più di 3.000 metri di profondità. L'incidente fu probabilmente causato dall'esplosione accidentale di un siluro.

ROYAL NAVY - HMS "THETIS" riattivato come HMS "THUNDERBOLT" (N-25)

  • Canale di Sicilia, 14 marzo 1943
  • 99 vittime nel 1939, altre 63 nel 1943

Il sottomarino britannico è noto per essere stato vittima di due incidenti. Varato nel luglio 1938, fu subito impiegato allo scoppio della guerra l'anno successivo. Durante l'ultima fase di addestramento all'immersione per una falla a prua che invase i canali dei siluri. Morirono tutti i 99 membri dell'equipaggio. Recuperato e riparato, il sottomarino fu riattivato con il nuovo nome HMS "Thunderbolt". Tre anni dopo, durante le operazioni nel canale di Sicilia precedenti lo sbarco alleato, fu identificato e affondato dalla corvetta della Regia Marina C-15 "Cicogna". Soltanto 4 furono i superstiti, perché la prua rimase a galla per diverse ore. Tutti gli altri morirono soffocati.

MARINA MILITARE SOVIETICA - GOLF II (K-129)

  • Oceano Pacifico, 8 marzo 1968
  • 98 vittime

Il sommergibile, che trasportava testate balistiche, scomparve dopo essere salpato dalla costa della Kamchatka alla fine di febbraio del 1968. L'ultima comunicazione riguardò l'avvenuta immersione. La successiva missione di ricerca della Marina sovietica non portò ad alcun risultato. Il relitto del sommergibile sarà ritrovato a 4,900 metri di profondità dalla nave della Marina Usa USS "Halibut" nell'agosto successivo. Non si seppe nulla delle cause dell'incidente.

TITAN

Il 19 giugno 2023 si perdono i contatti con il Titan, un sommergibile con cui 5 persone, 4 ospiti ed il pilota del sottomarino, si stavano dirigendo ad oltre 3800 metri di profondità per visitare il relitto del Titanic. Le ricerche non hanno dato fino a questo momento l'esito sperato e nel sottomarino non ci sarebbe più ossigeno a disposizione.

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Edoardo Frittoli