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Il sonno della politica

La politica non dorme sonni tranquilli... Quanto dormono alcuni dei nostri politici

Il primo è stato il grillino Viti Crimi, paparazzato mentre dormiva in aula a inizio legislatura. Ma ora la nanna dei politici è diventata un tema cruciale. I 55 giorni insonni di Berlusconi sono un tormentone, ed è stremato anche il premier Letta: non ha chiuso occhio alla vigilia del voto di fiducia (si è presentato in aula con il collirio) e ad Assisi per la visita del Papa, dopo pranzo ha chiesto ai frati una cella per una pennichella. E alla Camera c’è un pure un esperto molto preoccupato, il montiano Gianluigi Gigli, presidente dell’associazione medicina del sonno: sostiene che lo stile di vita e il tipo di lavoro dei parlamentari favoriscono i disturbi del sonno. Che a loro volta conduconoIl primo è stato il grillino Viti Crimi, paparazzato mentre dormiva in aula a inizio legislatura. Ma ora la nanna dei politici è diventata un tema cruciale. I 55 giorni insonni di Berlusconi sono un tormentone, ed è stremato anche il premier Letta: non ha chiuso occhio alla vigilia del voto di fiducia (si è presentato in aula con il collirio) e ad Assisi per la visita del Papa, dopo pranzo ha chiesto ai frati una cella per una pennichella. E alla Camera c’è un pure un esperto molto preoccupato, il montiano Gianluigi Gigli, presidente dell’associazione medicina del sonno: sostiene che lo stile di vita e il tipo di lavoro dei parlamentari favoriscono i disturbi del sonno. Che a loro volta conducono a disturbi dell’attenzione, gastriti, irritabilità e pure alla depressione

Imagoeconomica

Carlo Giovanardi, pdl, 6 ore. Costretto a sacrificare il suo sonno alla politica, recupera però la domenica: «Dormo fino alle 12 e mi concedo anche la pennichella» 

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