I soldati russi in Crimea - reportage
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I soldati russi in Crimea - reportage

L'inviato de "il Giornale" e "Panorama", Fausto Biloslavo, in Crimea racconta l'invasione in Ucraina dei militari di Putin

dalla Crimea

Sui blindati con targa russa spuntano i soldati in mimetica verde, senza mostrine, con il dito sul grilletto della mitragliatrice. Uno di loro, il più grosso di tutti, con il mefisto calato sul volto, si avvicina deciso ed in modo sbrigativo intima: «Fuori dalle palle».

Il manipolo è solo l'avanguardia di una colonna di 500 soldati russi su 20 camion scortati da autoblindo. L'obiettivo è la base della 36° brigata della guardia di frontiera ucraina a Perivalnoje, un posto nel mezzo del nulla a 36 chilometri dalla capitale della Crimea.

Le truppe russe in incognito che stanno occupando la penisola hanno lanciato un ultimatum a tutte le unità dell'esercito di Kiev: la resa entro l'alba o interveniamo. Il comandante della base, colonnello Sergei Starozhenko ha un po' di pancetta e va in giro disarmato. «Noi non ci arrendiamo e non consegniamo le armi - dichiara l'ufficiale nel gelo delle prime ore del mattino - Se ci attaccano combatteremo». Dentro la base ci sono carri armati e blindati ed un numero imprecisato di uomini. Grazie all'autista tartaro, che non ama i russi, intercettiamo lungo la strada la colonna in movimento verso una delle ultime ridotte ucraine in Crimea decise a resistere. I camion sono zeppi di militari senza insegne.

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Fausto Biloslavo