"Io, sindaco, minacciato di morte..."
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"Io, sindaco, minacciato di morte..."

Dopo il caso del sindaco di Cardano al Campo ucciso da un vigile sospeso dal servizio, il racconto di un altro primo cittadino che teme per la sua vita

“Io rischio di essere bruciato vivo con i miei tre figli e a Roma parlano del sesso degli angeli”. Cristiano Simone Aldegani, il sindaco di Ponteranica, un comuni di 7 mila abitanti nella bergamasca, si sfoga. Mentre il sindaco di Cardano al Campo moriva dopo 20 giorni di agonia per una pallottola sparata da un vigile urbano sospeso dal servizio, lui veniva minacciato di morte da un altro concittadino che si è visto recapitare a casa un multa per aver "bruciato" un semaforo rosso.

“A Roma i politici devono smettere di parlare dello ius soli, dell'omofobia e di altre stupidaggini e devono cominciare a pensare seriamente ai veri problemi dei cittadini italiani- si sfoga con Panorama.it, il primo cittadino- noi sindaci siamo soli e soprattutto stufi e stanchi di dover ammortizzare questa crescente rabbia sociale”.

"Rischiare di finire bruciato insieme ai miei bambini per una multa e' delirante e umanamente inconcepibile – continua il sindaco di Ponteranica - ma rende perfettamente il senso del delirio e del livello di tensione sociale che serpeggia pericolosamente tra la gente. I cittadini sono arrivati ad un punto tale che non si rendono più conto che non sono i sindaci la casta”.

L'uomo ha minacciato di dare fuoco al primo cittadino e ai figli 8, 11 e 13 anni, di cui uno affetto da gravi disabilità, attraverso la sua pagina Facebook.

"Essere un sindaco virtuoso al giorno d'oggi, rispettoso delle leggi, significa - continua il primo cittadino - non riuscire più a dare le risposte ed essere impotente di fronte alle legittime richieste e istanze della cittadinanza, a causa dei tagli pesantissimi di risorse economiche e vessazioni da parte dello stato centrale, e si diventa, nostro malgrado, anche oggetto di minacce inaudite da parte di persone solo per il fatto di vedersi recapitare a casa una multa. Denuncio quindi con forza la situazione drammatica in cui versiamo''

Ma la rabbia diventa quasi sconforto davanti alla possibilità di non riuscire a perseguire penalmente l’autore delle minacce.
  
“Sembrerebbe inoltre che perseguire penalmente chi ti minaccia tramite Facebook sia problematico e richieda tempi lunghi - sbotta Aldegani - adesso sono curioso di vedere come la giustizia italiana, così molto solerte nei confronti della signora Velandro, ex consigliere leghista padovana, che aveva osato scrivere sulla sua pagina Facebook frasi oltraggiose e gravi nei confronti di un ministro italiano, e che nell'arco di un mese circa era stata processata con una condanna a 13 mesi e interdizione dai pubblici uffici per 3 anni, sia altrettanto veloce nel procedere nei confronti di chi minacci di morte un sindaco e i suoi tre figli minori''.

Poi conclude facendo accenno anche al caso Calderoli: ''Voglio proprio vedere come si muoverà la giustizia e la politica ai più alti livelli, visto anche la bufera che ha investito il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, reo confesso di aver pronunciato una frase irriguardosa nei confronti di un ministro italiano. Senza nulla togliere alla inopportunità e alla gravità della frase detta da Calderoli, ritengo ancor più grave quella di minacciare di bruciare un sindaco e i suoi figli, di cui uno affetto da grave handicap visivo”.

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Nadia Francalacci