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ANSA/ANGELO CARCONI
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Separazione delle carriere: già 10 mila i "sì"

Prosegue la raccolta di firme per la proposta di legge costituzionale che punta a seprarare di più pubblici ministeri e giudici

Sono già più di 10 mila in una sola settimana le firme raccolte a favore della proposta di legge costituzionale sulla separazione delle carriere tra magistrati e giudici. Questo è il dato appena diffuso dall'Unione delle camere penali e dal Comitato promotore per la separazione delle carriere relativo alla raccolta delle firme, partita il 4 maggio.

"Il dato è di particolare rilevanza" osservano i vertici degli avvocati penalisti riuniti nell'Ucpi "se si tiene conto che le oltre diecimila firme sono state raccolte, pressoché totalmente, nei tribunali e dai nostri iscritti delle camere penali".

L'Unione delle camere penali, sostenuta dalla Fondazione Einaudi e dal Partito radicale, propone due Consigli superiori della magistratura, distinti e totalmente separati tra di loro: uno per i pubblici ministeri, l’altro per i giudici. E l’ordine giudiziario finalmente suddiviso tra magistratura requirente e giudicante, così come avviene in quasi tutti i Paesi dell’Occidente.

Da questa settimana l'Ucpi scenderà anche nelle piazze dei Comuni italiani mentre altre camere penali inizieranno la raccolta in ulteriori presìdi, sia dentro che fuori dai tribunali.

Va segnalato che c'è stato qualche presidente di tribunale che ha sorprendentemente rifiutato gli uffici del palazzo di giustizia per la raccolta delle firme. Un comportamento che il ministero della Giustizia, forse, dovrebbe censurare: i presidenti di tribunale, infatti, non ne sono i proprietari. E gli uffici giudiziari, come quelli comunali, da sempre sono teatro delle raccolte di firme per iniziative legislative popolari.

L'elenco completo dei punti di raccolta delle firme, e tutte le informazioni sull'iniziativa, si trovano sul sito dedicato www.separazionedellecarriere.it

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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