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Sciopero, il venerdì nero di trasporti, scuola e sanità

In tutta Italia si sono astenuti dal lavoro i dipendenti pubblici per la mobilitazione indetta da Slai Cobas e Usi

È stato un venerdì nero per trasporti, scuola e sanità. In molte città hanno funzionato a singhiozzo i servizi scolastici, sanitari, mezzi pubblici e trasporti ferroviari per lo sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private indetto da Slai Cobas e Usi (escluse le zone colpite da calamità ed eventi sismici).

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"Dalle 14,30 la linea A della metropolitana di Roma è tornata in servizio. Si registrano comunque forti riduzioni di corse". È quanto fa sapere l'Agenzia per la mobilità  di Roma. Dalle 12,30 la linea C della metropolitana è stata invece riattivata sull'intero percorso. Il personale Atac che ha aderito allo sciopero del trasporto pubblico di oggi, secondo il dato rilevato a metà mattinata, è stato pari all'8,2%"

Hanno incrociato le braccia anche i dipendenti del ministero della Giustizia iscritti a Flp-Giustizia e Usb (personale del dipartimento dell'organizzazione giudiziaria) sempre per le 24 ore. Ad aggiungersi poi la protesta nel settore ferroviario dei lavoratori del Gruppo Fs, Trenitalia, Rfi, Trenord, Fsi, Ntv, Serfer-Servizi Ferroviari, Ferservizi e Italcertifer (personale aderente a Cat e Cub Trasporti, Usb, Sgb) dalle 00.00 alle 21. Fermo anche il trasporto merci sempre dalle 00.01 alle 21 di domani.


ANSA / ETTORE FERRARI
Una lunga fila alla fermata dei taxi alla stazione Termini durante lo sciopero del trasporto pubblico, Roma, 25 novembre 2016.

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