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Vaccini: ecco come le coperture tornano a salire

Presentati dal Ministero della Salute i dati relativi al 2017: per i bambini più piccoli la soglia del 95% è molto vicina

Tra il 2013 e il 2016 le coperture vaccinali erano scese ben al di sotto della soglia del 95%, raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per limitare la circolazione di virus e batteri e garantire l'immunità di gregge. Tra le malattie che erano tornare a far paura c'è il morbillo che in Italia nel 2017 ha fatto registrare quasi 5.000 casi con 4 decessi.

Più piccoli, più protetti

Ora, in occasione della Settimana Europea della Vaccinazione, che si celebra dal 23 al 29 aprile, il Ministero della Salute ha reso pubblici i nuovi dati sulle coperture nel nostro paese, a nove mesi dall'entrata in vigore del Decreto Lorenzin che estende da 4 a 10 i vaccini obbligatori per l'iscrizione al nido e a scuola. Si tratta di buone notizie.

Per quanto riguarda l'antipolio, la copertura nei bambini fino a 24 mesi è quasi al 95% (94,54% per la precisione), ma supera questa soglia in 11 regioni. L'aumento rispetto al 2016 è stato dell'1,12%. Meglio ancora è andata per la prima dose di vaccino antimorbillo, che lo scorso anno ha fatto registrare un aumento del 4,42% rispetto all'anno priecedente raggiungendo una copertura che sfiora il 92%, ed è intorno al 95% in tre regioni.

Il trend è positivo anche per le coperture vaccinali a 36 mesi di età. Tra questi bambini, nati nel 2014, l'antipolio supera il 95% e la copertura del morbillo sale del 5,12% arrivano a superare il 92%. "Anche le altre vaccinazioni obbligatorie superano il 95%", si legge nel comunicato del Ministero, "con l'eccezione, se pur per pochi punti decimali, di anti-epatite B e anti-Haemophilus influenzae tipo b".

E così avanti anche per le coorti di nascita degli anni precedenti, e quindi per i bambini che hanno 4 anni, 5-6 anni, 8 anni: in tutte queste fasce di età le coperture sono aumentate anche se in diversi casi siamo ancora lontani dal 95%. Vi sono poi altre due coorti monitorate tra gli adolescenti: i sedicenni (coorte 2001) e i diciottenni (coorte 1999). Anche per queste "si conferma un miglioramento delle coperture vaccinali: "l'anti-difterica (quinta dose) nei sedicenni aumenta di 4,43% (63,64% nel 2016 vs 68,07% del 2017) e l'antimorbillo (seconda dose) guadagna il 4,98% (78,86% nel 2016 vs 83,84% del 2017); nei diciottenni si osserva un aumento del 3,73% per antidifterica e +6,05% per antimorbillo".

Merito dei nuovi obblighi

Il Ministero della Salute tira le somme e si dichiara soddisfatto per questi indubbi passi avanti, ottenuti grazie alle misure straordinarie messe in atto nel corso del 2017, "in particolare l'approvazione del decreto vaccini e gli interventi di comunicazione che l'hanno accompagnato e seguito, nonché la grande resilienza dei servizi territoriali deputati all'erogazione delle vaccinazioni, che hanno avuto la capacità di riorganizzarsi in pochissimo tempo per rispondere ad una domanda di vaccinazione considerevolmente aumentata per ottemperare al nuovo obbligo vaccinale". Grazie a questo sforzo congiunto è stato dunque possibile "arrestare il trend in diminuzione delle coperture vaccinali".

Per la ministra Lorenzin, che ha presentato i dati, "anche se i risultati sono soddisfacenti, avremo risolto quando non ci saranno più morti e ricoveri urgenti". Non dimentichiamo che la presentazione delle coperture avviene nella Giornata mondiale della Meningite, malattia di cui si registrano ogni anno circa 300 casi gravissimi in Italia. La Ministra commenta così: "Ci siamo quasi abituati a questo bollettino di guerra, ma l'unico modo per proteggersi è la vaccinazione".

"Di casi meningite virale in Italia - specifica Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) - se ne verificano diverse centinaia ogni anno. Ma quelli di tipo batterico, che sono in genere molto gravi, sono circa 300, dovuti soprattutto al meningococco del ceppo B e C. I morti per fortuna non sono molti, grazie a interventi di cura sempre più efficaci, ma in alcuni casi può comunque causare conseguenze gravissime per tutta la vita".

Importante non tornare indietro

Lo stesso Ricciardi commentando i dati sulle coperture vaccinali, esprime "grande soddisfazione e una grande gratitudine nei confronti del governo e del Parlamento italiano perché il 2017 è stato un anno choc per l'Europa. L'Italia ha reagito per prima e così siamo usciti da una graduatoria infame", che ci vedeva ai primi posti un Europa per numero di contagi da morbillo.

"Spero questi dati aiutino chi deve prendere decisioni in seguito", ha chiosato Lorenzin, alludendo al prossimo governo. "Governare è assumersi responsabilità, questo non sempre coincide col consenso, ma gestire la salute pubblica è di importanza primaria". L'auspicio è quello di "una nuova alleanza tra politica e scienza".

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Marta Buonadonna