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Temperature: nei prossimi 5 anni possibile superare 1,5 gradi di aumento

Lo rivela un rapporto del Met Office inglese che però puntualizza: siamo ancora in tempo per rispettare l'accordo sul clima di Parigi

Il limite di 1,5 °C di aumento della temperatura globale rispetto all'era pre-industriale è quello che si sono dati le nazioni che hanno aderito all'accordo sul clima di Parigi. Ora un rapporto del Met Office britannico avverte che quella soglia potrebbe essere superata, almeno una volta, addirittura nel corso dei prossimi cinque anni.

Prevedere il domani partendo da oggi

Le previsioni climatiche a lungo termine dicono qualcosa del possibile andamento del clima nel corso di questo secolo. Delineano insomma delle tendenze, ma non ci dicono che tempo farà domani o tra un anno. Quello pubblicato dal Met Office però è un rapporto di previsioni decennali, quindi con un orizzonte temporale più breve. Gli studiosi hanno preso le ultime osservazioni dell'atmosfera, degli oceani, della superficie terrestre, del ghiaccio e le hanno messe insieme creando una stima di quello che il clima sta facendo oggi. Poi hanno fatto partire una simulazione al computer per i prossimi anni sulla base di quei dati per vedere cosa ci aspetta nei cinque anni a venire.

"Durante il quinquennio 2018-2022", si legge nel rapporto, "la temperatura media globale dovrebbe rimanere tra 0,96 °C e 1,54 °C (intervallo di confidenza del 90%) rispetto alle condizioni pre-industriali rappresentate dal periodo 1850-1900 (da 0,35 °C a 0,93 °C sopra la media 1981-2010) con una piccola (circa 10%) possibilità di un anno temporaneamente superiore a 1,5 °C".

L'anno più caldo nei 160 anni di misurazioni del Met Office Hadley Center è stato il 2016 con una temperatura di 1,14 °C più alta rispetto alle condizioni pre-industriali. Mediata su tutto il periodo di cinque anni 2018-2022, la temperatura media globale dovrebbe essere compresa tra 1,10 ° C e 1,40 ° C in più rispetto alle condizioni pre-industriali.

Fattori da considerare

La previsione è per il continuo riscaldamento globale, in gran parte determinato dai persistenti elevati livelli di gas a effetto serra. Tuttavia, stanno contribuendo anche altri cambiamenti nel sistema climatico, tra cui un fenomeno La Niña moderato nel 2018 e cambiamenti a lungo termine sia nell'Oscillazione Decadale Pacifica (PDO) che nell'Oscillazione Multidecadale Altantica (AMO), cicli di temperature più calde e più fredde di questi oceani. Le prossime temperature record sono previste per i prossimi cinque anni, anche se si prevede che La Niña si raffredderà leggermente.

Escludendo una grande eruzione vulcanica o un repentino ritorno alla PDO negativa o condizioni AMO negative (quindi con temperature più basse) che potrebbero temporaneamente raffreddare il clima, i tassi di riscaldamento medio globale decennali nei prossimi anni saranno probabilmente simili ai livelli della fine del XX secolo. Il recente rallentamento del riscaldamento della superficie sembra essere giunto al termine dopo una serie di anni molto caldi a partire dal 2014.

Previsioni prudenti

Ma queste previsioni ci azzeccano? Il Met Office mette a confronto la previsione fatta nel novembre 2012 per il quinquennio 2012-2017 e le osservazioni delle temperature fatte nel corso di quei cinque anni. La previsione di cinque anni fa annunciava un aumento del riscaldamento nelle alte latitudini settentrionali e un raffreddamento in alcune parti dell'Oceano Antartico e del ciclone subpolare dell'Oceano Atlantico settentrionale.

"Sebbene vi siano differenze nell'entità precisa e nella posizione delle anomalie", spiega il Met Office, "le osservazioni nel complesso rientrano nell'intervallo di incertezza prevista". Tuttavia, erano previste temperature generalmente più fresche di quelle che si sono osservate nell'Oceano Antartico, nel ciclone subpolare dell'Atlantico settentrionale (un'area di bassa pressione che staziona quasi fissa nei pressi dell'Islanda) e nel Pacifico settentrionale. Quindi le previsioni si sono avvicinate alla realtà e se hanno sbagliato non è stato per eccesso ma per difetto.

E l'accordo di Parigi?

"C'è almeno un 10% di possibilità che uno dei prossimi cinque anni la temperatura globale del pianeta possa superare 1,5 gradi di riscaldamento rispetto ai livelli preindustriali", ha spiegato Adam Scaife, responsabile della Long Range Prediction del Met Office. "E' importante notare", ha però puntualizzato, "che questo non è un superamento dell'ambizione di Parigi di mantenere il riscaldamento globale sotto 1,5 gradi. Quell'accordo si riferisce in realtà alla media del clima a lungo termine. Queste sono fluttuazioni intorno a quella media a lungo termine. Così un anno potrebbe superare il livello di 1,5 gradi senza rompere l'accordo di Parigi".

"Quindi", conclude Scaife, "c'è ancora tempo per riuscire a rispettare l'accordo, ma questo alto tasso di riscaldamento recente e queste ultime previsioni suggeriscono che abbiamo bisogno di ridurre rapidamente le emissioni di gas a effetto serra".

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Marta Buonadonna