Cani e padroni: ecco perché si assomigliano
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Cani e padroni: ecco perché si assomigliano

Secondo The Atlantic, il fenomeno è stato dimostrato da molte ricerche. E forse dipende dalla lunghezza dei nostri capelli...

C'è qualcosa di vero nella vecchia credenza popolare, che sostiene che le persone assomiglino ai loro animali domestici? Il fenomeno, secondo quanto scrive The Atlantic,  è stato ampiamente documentato. I ricercatori di tutto il mondo hanno più volte stabilito che gli estranei possono abbinare le foto di alcuni cani con le foto dei loro proprietari, con un alto tasso di successo. Forse succede perché le persone sono attratte da animali che assomigliano a loro. In uno studio compiuto su un gruppo di studentesse universitarie, quelle con i capelli più lunghi hanno giudicato più attraenti, amichevoli e intelligenti i cani con le orecchie grandi (spaniel, beagles) rispetto a cani con le orecchie a punta. Le donne con i capelli più corti hanno concluso l'opposto.

E l'apparente affinità tra proprietari e animali domestici è ancora più profonda: una ricerca ha stabilito che gli amanti dei cani sono meno nevrotici di quelli che preferiscono i gatti. Un altro studio ha osservato che le persone sgradevoli preferiscono i cani aggressivi.

Se la legge dell'attrazione (il simile attira il simile) potrebbe spiegare alcune di queste somiglianze, ci sono buoni motivi per pensare che anche gli animali domestici tendono a emulare i loro proprietari. Uno studio del 2011 ha rilevato che i cani con il compito di aprire una porta scelgono come fare in base al metodo appena utilizzato dai loro proprietari (la testa o le mani). I ricercatori hanno concluso che i cani possiedono una "imitazione automatica", un istinto che può prevalere sia sul comportamento naturale sia sull'interesse personale. I cani sono anche più sensibili al contagio dello sbadiglio (un indicatore di empatia), quando a sbadigliare è il loro padrone, piuttosto che un estraneo.

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Redazione