Sanremo: la seconda puntata è sempre quella più difficile
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Sanremo: la seconda puntata è sempre quella più difficile

Il commento alla seconda serata del Festival del nostro "Arfio" Marchini

La seconda puntata del Festival della Canzone Italiana di Sanremo è stata dura, durissima. Mi sono addormentato sei volte, ho dovuto ricorrere all’intervento dei sanitari che a causa di ripetuti svenimenti mi hanno dovuto collocare dei sali sotto il mio regale naso.

La serata è stata noiosa, talmente noiosa che i vertici Rai stavano pensando di rimandare in onda il discorso di fine anno del Presidente Giorgio Napolitano, che inoltre ha deciso di attendere la puntata di venerdì per decidere se affidare il Festival a Beppe Vesicchio e Nicoletta Orsomando.

Da registrare un Fabio Fazio delle migliori occasioni non ha perso lo smalto che da sempre lo contraddistingue: quell’opacità patinata da buonismo, in cui la famiglia del Mulino Bianco passerebbe per un covo di terroristi. I monologhi da sempre fiore all’occhiello degli autori sono stati così deboli che ad un certo punto Luca Giurato si è indignato. Serata pessima anche per quel che concerne l’abbigliamento. 

Tutto era fuori posto, tanto che la vestaglia indossata nel finale da Fazio è sembrata una grandissima botta di eleganza. Un capitolo a parte lo merita il replicante di Claudio Baglioni, che recatosi all’Ariston è riuscito a superare i controlli che hanno stabilito che il suo corpo era composto per il 51% da materia plastiche. Baglioni ha poi intonato la popolare canzone: “Questo piccolo grande botox”, che ha emozionato le prime sette file del Teatro Ariston di Sanremo, interamente sottoposte al trattamento di crioconservazione da diversi decenni. La più giovane di tutti è stata Franca Valeri, che dimostra che un tempo le donne di spettacolo sapevano fare le donne di spettacolo, nonostante tutto.

Questa mattina ho rispettato un minuto di silenzio per i capelli di Noemi, che l’hanno resa così uguale al mio meccanico di fiducia. Io mi chiedo: ma per quale motivo storpiare beltà e acconciatura tanto da sembrare un ultrà del Sassuolo?

Il mio cuore ha tirato un sospiro di sollievo quando Riccardo Sinigallia è salito sul palco, regalandoci due canzoni vere, merce rara in questo Festival. 

La cosa più bella della seconda serata è stato PIF in anteprima e il Dopo Festival.
Sanremo ti prego. Sanremo ti guardo. Roma ti amo. 

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Arfio Marchini

Arfio Marchini nasce a Roma. Già "Uomo dell'anno" per molte donne, sceglie di impegnarsi nell'agone politico per  perché ognuno deve fare la sua parte. Vorrebbe  più spazio per il polo e per il golf. Sogna una città e una regata di vela sul Tevere. Per i poveri ha in mente delle giornate della ricchezza. Il suo motto? Roma ti amo.

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