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ShieldPod
Salute

Coronavirus, gli scudi più originali per proteggersi

Uno zainetto che regge uno scafandro trasparente, un cappotto con una visiera integrata nel cappuccio, una mascherina hi-tech e una pensata per fare sport. Le ultime curiose novità per tenere alla larga il Covid-19

Proteggersi dal coronavirus è un'esigenza contemporanea inevitabile. Farlo attraverso metodi originali, curiosi, sorprendenti, è una tendenza che si sta consolidando. A patto di non preoccuparsi di dare troppo nell'occhio. Negli Stati Uniti, per esempio, va fortissimo ShielPod (lo vedete nella foto d'apertura), uno zainetto che consente di caricarsi addosso un'imbracatura trasparente.

Costa 80 dollari, all'incirca 65 euro, ha recensioni a cinque stelle – resta il dubbio che un po' pompate ad arte – è nato come evoluzione dell'ombrello, come scudo dalla pioggia senza dover reggere alcun manico. Oltreoceano, in quest'epoca pandemica, hanno ritenuto fosse un metodo efficace per rispettare il distanziamento sociale. D'altronde, a chi si presenta così intabarrato, viene meno la voglia di avvicinarsi.

Non ci sono filtri, quindi non è un succedaneo della mascherina, però può avere senso per i negozianti che non vogliono rifugiarsi dietro barriere di plexiglass o spendere soldi per installarle, per anziani che vogliono dotarsi di una barriera in più, per insegnanti delle scuole. Magari non materne, sennò si finisce per terrorizzare i bambini.

hut-trenchHut

Quando la moda sposa la salute

Molto più centrata e decisamente meno folkloristica è l'idea della designer Sabrina Persechino, che assieme a Giuseppe Amaro, esperto in materia di sicurezza nei grandi eventi, ha confezionato Hut. Si tratta di un trench, un capospalla questo sì con le patenti di essere anti-covid. Nel cappuccio, infatti, integra una visiera trasparente. Così gli altri possono vedere il nostro viso per intero, leggere il labiale e riconoscere un sorriso, però l'aria che respiriamo passa attraversa un tessuto filtrante agli agenti virali. Insomma, è come portare con sé una mascherina invisibile.

Hut è disponibile in blu, nero, grigio, rosso e giallo, può essere personalizzato con fodere interne a tinta unita, a righe, o con fantasie di diversi colori, ha il cappuccio e la visiera sganciabili, così si può decidere in modo semplice in che modalità utilizzarlo. «Ho voluto creare un capo alla moda che sia anche in grado di proteggere dal virus, dando così una tranquillità sociale che in epoca Covid è stata persa» spiega Persechino.

narvalo-mascheraNarvalo

Lo scudo tecnologico

Ad alto contenuto tecnologico è invece Narvalo Urban Mask, una maschera made in Italy che è di tipo FFP3, ovvero uno dei più alti standard di protezione disponibili (qui un articolo di approfondimento sulle diverse tipologie di prodotti). È in grado di filtrare il 99,9 per cento degli agenti inquinanti assieme a virus, batteri, polveri e odori.

La maschera ha una forma peculiare, ricorda il muso di un cetaceo (già, il narvalo). Di nuovo, non è proprio adatta ai cultori della discrezione, però la sua apparenza inganna. Non dà soffocamento, anzi è l'esatto opposto. È stata realizzata in uno speciale tessuto che la rende leggera e gradevole da portare, mentre la sua valvola di espirazione è stata pensata per facilitare la circolazione dell'aria ed evitare accumuli di calore e umidità. Insomma, niente sensazione di claustrofobia tipica dei prodotti che, per proteggere meglio, finiscono per isolare troppo dall'esterno, con l'effetto collaterale che non si vede l'ora di sbarazzarsene.

A lanciarla è stata la start-up omonima, Narvalo, spin-off del Politecnico di Milano, assieme a BLS, azienda che nella protezione delle vie respiratorie conta mezzo secolo di esperienza. Tradizione che si mescola con l'innovazione perché alla maschera si abbina una app per iPhone e telefoni Android. Un sensore annusa, in tempo reale, qual è la qualità dell'aria in quel momento nei dintorni. E, soprattutto, fa vedere qual è il beneficio di indossare la maschera, quanto in meglio cambia l'aria che arriva ai polmoni portandola. Uno sprone in più per non separarsene.

under-armourUnder Armour

Per sudare protetti

Sempre nel terreno delle maschere con peculiarità particolari per usi specifici, dal brand specializzato nell'abbigliamento per atleti Under Armour, ecco Sportsmask, una protezione ad hoc per i drogati di adrenalina. Resiste all'acqua (sì, potete andare a correre sotto la pioggia), può essere utilizzata più volte lavandola, è stata ingegnerizzata per ridurre il numero di goccioline che si generano con la respirazione. Dunque più benessere per chi la porta, meno rischio droplets per chi c'è intorno. Nella parte superiore, inoltre, un piccolo meccanismo la assicura al naso impedendo di soffiare aria negli occhi o appannare gli occhiali.

La sua struttura è composta da tre strati. Il primo, semplificando, crea una piccola sacca tra la maschera e il naso e la bocca, per facilitare i flussi d'aria; il secondo ostacola il passaggio dell'umidità e del sudore all'interno (per esempio quello che tipicamente scende dalle tempie negli sforzi ad alta intensità); il terzo mantiene fresca la pelle e ha di serie una tecnologia che inibisce la crescita dei batteri sulla maschera.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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