Lo scandalo dei "doppi" sostegni al reddito in Piemonte
Web
News

Lo scandalo dei "doppi" sostegni al reddito in Piemonte

Assegni da 500 euro al mese finiscono nelle tasche di chi non ha bisogno: i 'non so' dell'Agenzia Piemonte Lavoro

Quattro case di cui una al mare, auto di lusso, moglie con reddito proprio, figlia indipendente. Lui, sessantenne, ex impiegato Alenia con ruoli manageriali (170 mila euro di media l’anno per incarichi svolti all’estero) e in lista di mobilità, è stato chiamato dalla Regione Piemonte a fare l’usciere: sei ore lavorative al giorno, per sei giorni alla settimana per 500 euro al mese. Ticket per il pranzo, ovviamente, a parte.

Per la Regione, questo soggetto che percepisce un assegno di mobilità pari a 940 euro al mese, è “bisognoso” di un sostegno al reddito che lo possa accompagnare dignitosamente alla pensione. L’ex dipendente Alenia, infatti, andrà definitivamente in pensione tra poco più di un anno con il “vecchio” criterio pre legge Fornero.

Peccato però che lui, come altri 4 ex impiegati Alenia con lo stesso profilo reddituale chiamati dalla Regione, beneficino già ed ampiamente, di un sostegno al reddito che è stato oggetto di un accordo nazionale tra l’azienda, i sindacati e il ministero del Lavoro.

Un accordo, ci spiega l’ex manager, che prevede l’integrazione da parte dell’azienda, di una buona parte dello stipendio percepito quando erano in attività decurtato ovviamente dell’assegno di mobilità.

“Siamo rimasti sorpresi di questa chiamata da parte degli Uffici per l’Impiego di Venaria e Torino- spiega uno dei manager in mobilità – in quanto il nostro accordo di sostegno al reddito è pubblico e soprattutto perché tra i cassaintegrati e nelle liste di mobilità vi sono soggetti che hanno veramente necessità di svolgere lavori socialmente utili e di percepire anche quei 500 euro al mese per vivere dignitosamente”.

Ma quali sono i requisiti richiesti dall’Ufficio per l’impiego e soprattutto dalla Regione Piemonte?
L’iscrizione alle liste di mobilità, il soggetto deve aver  compiuto i 50 anni, deve essere prossimo alla pensione e deve essere selezionato in base ad una professionalità simile a quella svolta nella carriera lavorativa e richiesta dalla Regione”,  spiega a Panorama.it, Franco Chiaramonte, Responsabile dell’Agenzia Piemonte Lavoro, ente della Regione piemontese.

Tutti i 4 ex dipendenti Alenia hanno superato ampiamente i 50 anni ma nessuno degli interessati ha una professionalità “simile” a quella per la quale sono stati contattati dalla Regione.

Ma tra i requisiti richiesti dalla Regione non compare la situazione reddituale dei soggetti iscritti nelle liste di mobilità che devono essere 'assunti' o almeno “sostenuti” con contratti di sei mesi rinnovabili per altri sei mesi. Ed è proprio su questo punto che l’Agenzia della Regione Piemonte, dopo aver dichiarato a Panorama.it di "non sapere e di essere all'oscuro di questa situazione", “scarica”, in parte, le colpe sugli Uffici per l’Impiego di Torino.
 “Gli Uffici hanno un margine di discrezionalità e selezione piuttosto ampio-  precisa Chiaramonte – spetta a loro la scelta dei soggetti da contattare”.

L’impiegata dell’Ufficio per l’Impiego di Venaria alla quale Panorama.it ha chiesto se la Regione avesse specificato di verificare la situazione economica dei soggetti ai quali offrire il sostegno al reddito attraverso la dichiarazione Isee oppure in altro modo, ci ha risposto di “no”, “La Regione non ce lo ha fornito come criterio”.

E successivamente è lo stesso Chiaramonte a confermare che la dichiarazione Isee non è mai stata inserita tra i requisiti. Salvo poi aggiungere: “Dovremmo con una delibera della Giunta provvedere quanto prima ad inserirla tra i requisiti indispensabili”.

Una conferma ulteriore Panorama.it, l’ha chiesta ad uno degli interessati: “Nessuna dichiarazione Isee ma neanche nessuna domanda sulla nostra situazione economica”.

L’Agenzia Piemonte Lavoro della Regione ci assicura che contatterà gli uffici territoriali per l’impiego per chiedere loro di selezionare con maggiore attenzione i soggetti da assumere per lavori socialmente utili, prestando attenzione alle mansioni svolte e ad eventuali “altri” sostegni al reddito elargiti dalle aziende presso le quali hanno svolto la loro attività prima di essere iscritti alla mobilità.

Intanto, però, oltre ai 4 ex manager sono numerosi gli impiegati ex Alenia (oltre mille sono usciti dall’azienda dai vari stabilimenti con l’accordo nazionale) ad essere stati già contattati per svolgere ruoli socialmente utili. Ovviamente, non tutti gli ex dipendenti, prossimi al pensionamento ed iscritti nelle liste di mobilità, hanno un profilo reddituale simile a quello degli ex manager.     

I più letti

avatar-icon

Nadia Francalacci