Domenico Zambetti: tutte le intercettazioni
"L'assessore ce l'abbiamo in pugno. Si è messo a piangere... se l'è fatta sotto completo...."
Domenico Zambetti aveva anche nun nomognolo datogli dalla Cosca Mancuso: era detto "u pisciaturi". Per la Procura di Milano non ci sono dubbi: sarebbe il rappresentante della cosca in Regione Lombardia, pronto anche a dare una mano per far entrare l'ndrangheta nei lavori per l'Expo 2015. Un regime di vera e propria sudditanza emersa dalle intercettazioni di Eugenio Costantino dell'11 marzo 2011.
LE INTERCETTAZIONI
Eugenio Costantino è da tempo pedinato dai carabinieri quando esce dall'associazione culturale milanese dell'assessore alla Casa con un pacchetto in mano. Sono 30mila euro, una delle tranche, dei restanti 200mila che Zambetti deve pagare alla 'ndrangheta per i 4mila voti che lo hanno fatto vincere alle elezioni del 2010.
Costantino parla con un complice calabrese:"Togli questi 30.000... gli sarà costata 200.000 euro... Ma tu lo hai capito che gli hai dato 3.000/3.500 voti, nel mio piccolo io sinceramente li meritavo 100.000 euro, nel mio piccolo io nel Magentino gli ho fatto dare 700/800 voti, ma stiamo scherzando... Lui grazie a questi spiccioli è stato eletto, altrimenti chi lo eleggeva? Sai quanto prendeva lui? 6/7.000 voti. Invece ne ha presi 11.500, giusto i quasi 4.000 voti (di distacco dal primo dei non eletti, ndr) arrivatigli da questa gente".
LE PROMESSE PER L'EXPO
Durante la telefonata, poi, racconta al boss che "u pisciaturi" ha pagato solo 50 euro a voto e non i soliti 80, come avviene al Sud, perché ha dato carta bianca sui lavori dell'Expo: loro lo trovano ("tanto noi abbiamo le cooperative e le imprese") e lui si dà da fare per assegnarglielo.
ZAMBETTI TENUTO AL "GUINZAGLIO"
"Zambetti ce l'abbiamo in pugno", prosegue Costantino. "Hai visto quel "pisciaturu" di Zambetti come ha pagato, eh, lo facevamo saltare in aria... Cirù, tu l’avevi letta la lettera che gli hanno mandato? Gli abbiamo mandato una lettera talmente scritta bene... gli hanno fatto la cronistoria di come sono iniziate le cose, di come erano i patti e di come andava a finire...". Al punto che l’assessore si è messo a piangere davanti a me e a zio Pino, e piangeva... se l’è fatta sotto completo... Ogni tanto solo così possiamo prenderci qualche soddisfazione... ".
L'assessore arrestato ieri era tenuto sotto scacco grazie a una foto che lo ritrae durante una festa mano nella mano con Pino D'Agostino. Lo stesso D'Agostino inoltre interviene quando Zambetti ritarda con i pagamenti."Dottore buonasera, come sta? Diabete se lo cura?"."È alto...", risponde intimorito il politico."E se lo deve guardare bisogna fare attenzione con il mangiare... Volevo solo salutarvi... eh mi permetto solo di ricordarle la faccenda della figlia del nostro amico (un contratto interinale alla figlia di Costantino, ndr)"."Ok, tranquillo che lo farò", assicura Zambetti."Tante tante buone cose lei e la famiglia... stia tranquillissimo su tutto", conclude D'Agostino. Non tarda molto tempo dalla telefonata quando l'assessore conclude i pagamenti per i voti e piazza la figlia di Costantino all'Alert.Le ultime sull'inchiesta della Procura di Milano