parlamento
ANSA/ANGELO CARCONI
News

Verso le elezioni del 2018: tutte le tappe

Il 4 marzo sarà "election day": si vota per le politiche e le regionali nel Lazio e in Lombardia

È deciso: andremo a votare domenica 4 marzo 2018 dalle ore 7 alle 23. È questa la data dell'election day per le prossime elezioni politiche e per le Regionali nel Lazio e in Lombardia.

Con l'approvazione della legge di bilancio, infatti, l'ultimo grande atto del Governo Gentiloni è stato firmato. Un esecutivo nato per portare a termine alcune leggi (in primis, la riforma elettorale) e che ha dunque terminato il suo scopo. Tanto che, dopo la conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio, il Presidente Mattarella ha sciolto le Camere aprendo dunque ufficialmente l'iter verso la nuova legislatura.

Paolo Gentiloni, dal canto suo, nel discorso di chiusura d'anno ha parlato chiaro: il Governo resta in carica fino al voto per garantire stabilità al paese. E non solo. Sembrerebbe essere lui la persona più accreditata per gestire un'eventuale transizione qualora dalle elezioni non uscisse una maggioranza solida. Ma questo si vedrà.

Sciolte le Camere l'attività delle Aule e delle commissione restano congelate e i parlamentari restano in carica solo per l'ordinaria amministrazione. È l'articolo 61 della nostra Costituzione infatti a prevedere che "finché non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti".

La campagna elettorale è già iniziata in grande stile tra dichiarazioni di abolizioni di provvedimenti esistenti e promesse di nuovi futuri. Ecco invece le tappe verso l'election day.

Elezioni politiche 2018

  • I simboli: vanno depositati dai partiti al Viminale tra la mattina del quarantaquattresimo e le 16 del quarantaduesimo giorno prima del voto.
  • Liste di candidati: vanno presentate tra la mattina del 35/mo e le 20 del 34/mo giorno prima del voto: dunque entro il 28 gennaio gennaio.
  • I sondaggi: è vietata la diffusione nei 15 giorni che precedono il voto.
  • Comizi e riunioni di propaganda elettorale: si possono tenere dal trentesimo giorno antecedente la data delle elezioni; sono invece vietati nel giorno precedente e in quelli stabiliti per la consultazione elettorale.
  • Le nuove camere: la prima seduta non deve avvenire oltre venti giorni dalle elezioni: visto che si vota il 4 marzo, non potrà dunque essere convocata oltre il 24 marzo. Servirà per eleggere i rispettivi presidenti ed uffici di presidenza.
  • Il nuovo governo: solo dopo l'elezione dei presidenti delle Camere e la costituzione dei gruppi parlamentari (tra due e tre giorni dalla prima seduta) sarà possibile per il presidente della Repubblica avviare le consultazioni per la formazione del nuovo governo che prima di aprile inoltrato, se ci saranno i numeri per una maggioranza, difficilmente potrà vedere la luce.

Elezioni regionali 2018

Per saperne di più

I più letti

avatar-icon

Redazione